domenica 26 giugno 2011

Villa Durazzo Pallavicini: il Museo di Archeologia Ligure

Situato in uno dei più celebri giardini storici il parco romantico di villa Durazzo Pallavicini, che occupa un posto di rilievo sia a livello locale che nazionale - il museo offre un’ampia rassegna di archeologia ligure.
Il Museo di Archeologia Ligure offre un ampio panorama sul passato più antico della nostra regione: dai giganteschi orsi delle caverne che 80.000 anni fa svernavano nelle nostre grotte durante i rigori dell’ultima glaciazione fino alle importanti città romane della Liguria, Genova in particolare come confermano le recenti scoperte urbane per questo periodo.
Il percorso espositivo, recentemente ampliato e dotato di numerosi supporti didattici, si snoda attraverso scoperte di sensazionale importanza, quali le sepolture paleolitiche, più cospicue e meglio conservate d’Europa di cui la più antica, circa 20.000 anni fa, è detta del Principe delle Arene Candide per la straordinaria ricchezza del corredo; le tombe dei primi abitatori di Genova, fondata nel 500 a.C., sulle rotte commerciali fra l’Etruria e la greca Marsiglia, una grande necropoli che ha restituito alla luce ceramica greca a figure rosse, bronzi etruschi, vasi di alabastro e di vetro di produzione mediorientale; la prima delle statue-stele ritrovate in Lunigiana, enigmatiche presenze di eroi-guerrieri dell’età del Rame; la Tavola di Polcevera che riporta, inciso nel bronzo, il primo atto giuridico della nostra regione.  

Notevole la preziosa ed eclettica raccolta di un collezionista del secolo scorso: il principe Odone di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele II, che alla sua morte prematura dotò Genova di un patrimonio rilevante di vasi greci, bronzi, ceramiche, vetri e gemme romane.
Nella sala egizia sono esposti oggetti appartenenti a corredi tombali (statuine di divinità, ushabti, amuleti, collane, ecc.) e teste di faraoni in pietra; il sarcofago ligneo dipinto vedi immagine, la mummia e la corazza magica con lo scarabeo del cuore di Pasherienaset; alcuni oggetti in pietra, legno e faiance, falsi storici della collezione D’Albertis. Notevole è la selezione di marmi romani, con raffigurazioni di divinità, ritratti della famiglia imperiale, marmi e iscrizioni a carattere sepolcrale.
Un nuovo percorso è dedicato al rapporto fra l’uomo e il mare in Liguria.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique34

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