martedì 16 dicembre 2014

Iniziative del 17, 19 e 22 dicembre 2014 alla Biblioteca Universitaria di Genova

Mercoledì 17 dicembre 2014 alle ore 17:30 
Come il cinema ha visto la Grande Guerra
Evento del ciclo “LA GRANDE GUERRA IN LETTERATURA E NEL CINEMA”.
Introduzione con proiezioni a cura di Marco Salotti, Docente di Storia e Critica del Cinema, Università degli Studi di Genova.
Ideato e organizzato da Michaela Bürger-Koftis e Marco Salotti (dicembre 2014 – maggio 2015). 

La moderna totalità della Grande Guerra mobilita le risorse dell’immaginario.
Il cinema di finzione scende in campo come potente macchina della propaganda.
Le star del divismo nascente vengono arruolate per combattere sul fronte interno delle sale cinematografiche e la guerra si trasfigura in mitologia di celluloide. Il cinema crea eroi per un immane conflitto che nelle trincee viene vissuto come scontro di masse anonime.   
Sullo schermo la guerra è invece descritta come avventura, melodramma, peripezia epica e addirittura eroicomica. In Italia il gigante buono Maciste fronteggia l’esercito austriaco durante la cosiddetta Strafexpedition nel 1916 (Maciste alpino), e dopo la rotta di Caporetto nel 1917 Francesca Bertini rappresenta il destino delle donne friulane in Mariute (1918). La guerra totale coinvolge anche i bambini e il piccolo Momi combatte i nemici della patria con le sue inquietanti e tecnologiche armi-giocattolo (La guerra e il sogno di Momi, 1918).
Se nel 1918, verso la fine del conflitto, i tedeschi sono ancora raffigurati come “Unni” nel film americano di Griffith Hearts of the World, nel decennio successivo e soprattutto nei primi anni Trenta i film sulla Grande guerra si ispirano a un ideale pacifista e a una letteratura antimilitarista: The Big Parade (1925) di Vidor, Westfront 1918 di Pabst, All Quiet on the Western Front (1930)  di Milestone, Farewell to Arms (1932) di Borzage, The Man i Killed (1932) di Lubitsch, La grande illusion (1937) di Renoir. Particolarmente interessante è il confronto tra due film che descrivono la guerra alpina combattuta dagli italiani e dagli austriaci in Berge in Flammen (1931) di Trenker e Le scarpe al sole (1935) di Elter: gli uomini della montagna si affrontano  per difendere il focolare domestico, la piccola comunità dell’idilliaco paese, più che il destino della patria. Una guerra cavalleresca e quasi sportiva ad alta quota. Kaiserjager e Alpini sono fatti della stessa pasta, modellati da un’umanità semplice e insieme superiore, come le cime che raggiungono. 
(Nel 1934-1935 l’Italia fascista pratica una politica filo-austriaca contro le mire di annessione da parte di Hitler).
Nel cinema italiano del secondo dopoguerra il primo conflitto mondiale è un tema non facile da affrontare al di fuori della retorica patriottica. Impossibile realizzare un film di denuncia antimilitarista come Paths of Glory (1957) di Kubrick. Le vicende picaresche dei due antieroi   protagonisti della Grande Guerra (1959) di Monicelli si riscattano nel finale con l’estremo sacrificio sulla linea del Piave. Bisogna attendere i “politicizzati” anni settanta per raffigurare il conflitto come lotta di classe all’interno dello stesso esercito italiano. I nemici non sono gli austriaci, ma i comandi militari, le classi guerrafondaie contro il proletariato mandato al macello: Uomini contro (1970) di Rosi, tratto dal romanzo Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu,( “i nostri naturali nemici sono i generali. Se nei dintorni vi fosse il generale Cadorna, egli sarebbe il nemico principale…”). 


Venerdì 19 dicembre 2014 alle ore 17,30
Genova-Voci all’Hotel Colombia
Partecipanti:
Laura Accerboni, Giangiacomo Amoretti, Marco Berisso, Gabriella Cirone, Patrizia Corrias, 
Marco Ercolani, Lucetta Frisa, Marcello Frixione, Bruno Galluccio, Paolo Gentiluomo, 
Ginni Gibboni, Angelo Guarnieri, Rossella Maiore Tamponi,  Ely Martini,  Cetta Petrollo Pagliarani, Gianni Priano,  Maria Pia Quintavalla,  Paola Sansone, Luca Valerio, Daniele Ventre.



Lunedì 22 dicembre 2014 alle ore 16:30
I 60 anni della TV italiana: un Ricordo di Claudio G. Fava
Con  Alessandra Comazzi, Oreste De Fornari, Bruno Gambarotta, Elena Pongiglione.
Proiezioni video.
Le riprese a Claudio G. Fava sono gentilmente concesse da Cristiano Palozzi.

"Rimasi folgorato da lui 50 anni fa, fu il primo a usare le pagelle colorate per dare i voti ai film", racconta il critico cinematografico Oreste De Fornari. "Non era solo un critico, ma anche un corsivista, uno storico, uno scopritore di fiction: fu lui a portare sulla Rai 'Beautiful'". Il suo regista preferito era Melville: "Negli anni '80 dedicò al regista francese una retrospettiva. Quando ebbe finito disse: 'Ecco, adesso posso pure morire'".

Alessandra Comazzi ha voluto festeggiare i 60 anni della Televisione con un libro dal titolo addirittura provocatorio: La TV che mi piace (Torino, La Stampa, 2014). Una carrellata di situazioni, personaggi, ricordi che ci riconcilia con il piccolo schermo. E allo stesso tempo Bruno Gambarotta è uscito con un romanzo Ombra di giraffa (Milano, Garzanti, 2014) dove realtà e fantasia si mescolano nel rievocare la Tv del passato e nel raccontare divertentissimi aneddoti.

Per maggiori informazioni:

sabato 6 dicembre 2014

Sette capolavori (+ 1) di Gregorio de Ferrari per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

Grazie a un’importante acquisizione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola si arricchisce di una serie di sette tele di Gregorio de Ferrari (Porto Maurizio, 1647 - Genova, 1727), capolavori della produzione di questo pittore, che saranno esposte in modo permanente in due nuove sale del percorso museale a partire dal 6 dicembre 2014. 

I sette dipinti +1
Si tratta di quattro tele dedicate al Mito di Ercole e di tre monumentali dipinti (cm 250 x 380) con soggetti tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, cioè Pan e Siringa, in cui colpisce il corpo della ninfa con il collo esageratamente allungato nella tensione in avanti per fuggire al dio, Mercurio e Argo, con gli straordinari effetti di scorcio della figura di Mercurio proteso a controllare Argo abbandonato nel sonno grazie al suo inganno, e infine Perseo e Andromeda, opera nella quale colpisce la voluttuosa immagine della donna distesa in primo piano e liberata dalle catene dall’eroe che, accanto a lei, si rinfranca dopo la vittoria sul mostro marino. Il tutto impreziosito da una tavolozza cromatica raffinata ed elegante, che esalta ogni minimo dettaglio compositivo e le stesse ambientazioni con brani di cielo e scorci di paesaggio di grande suggestione.
Le altre tele sono invece dedicate a rappresentare quattro episodi legati al mito di Ercole: Ercole e Anteo, Ercole e il toro di Creta, Ercole e l’Idra di Lerna e infine Ercole sul rogo funebre. Si tratta di dipinti in cui emerge una notevole forza plastica, con posture potenti e statuarie. A queste tele, acquisite dal MiBACT, sarà eccezionalmente affiancata sino all’aprile 2015 la tela con Ercole accolto nell’Olimpo, facente parte della stessa serie ma attualmente in collezione privata, esposta grazie alla sponsorizzazione tecnica della ditta Sciutto di Genova e della Galleria Giamblanco di Torino che ha permesso di presentare per la prima volta la serie completa dedicata all’eroe mitologico, con Ercole che, superate le fatiche, assurge all’Olimpo degli immortali.

L’autore
Tutti i dipinti si devono alla capacità visionaria e fantastica di Gregorio de Ferrari (Porto Maurizio 1647-Genova 1727) straordinario protagonista della pittura genovese tra Seicento e Settecento, interprete di Valerio Castello e soprattutto strettamente legato a Domenico Piola, il suocero con cui condivise a lungo la bottega. Piero Torriti, che per primo nel 1970 descrisse e attribuì i dipinti, li definì espressione della “più genuina ed eccelsa voce di Gregorio” che per lo studioso, analizzando proprio questa serie e gli affreschi nei saloni di Palazzo Rosso, ”racchiude il più alto linguaggio del barocco genovese che oggi può ancor meglio inserirsi fra i primi di tutto il rococò europeo”. Secondo la critica più recente le Storie di Ercole sono databili alla fine del Seicento, mentre le altre tele all’inizio del secolo seguente, momento in cui è individuata in varie opere la collaborazione con il figlio Lorenzo, evidente in particolare nella grande tela con Perseo e Andromeda.

La provenienza
Le tele sono documentate per la prima volta in un salone di Palazzo Cattaneo Adorno in Strada Nuova, dove la tela raffigurante Perseo e Andromeda risultava inserita al centro della parete di sinistra, tra i due episodi con Ercole e l’Idra e Ercole e il toro; Pan e Siringa era invece inserita  a soffitto mentre, sulla parete sinistra, trovava sede Mercurio e Argo con ai lati Ercole e Anteo e Ercole sul rogo. Nello stesso palazzo sono storicamente descritti anche le tele con il Sacrificio di Isacco di Orazio Gentileschi e il Ratto delle sabine di Luca Giordano, anch’esse acquisite dal MiBACT ed esposte negli spazi della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.

L’acquisizione 
Le sette tele furono dichiarate di interesse storico artistico con decreto ministeriale del 1° giugno 1989. Presentate all’incanto nel giugno 2010, a seguito della richiesta di esercitare il diritto di prelazione da parte della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, le opere sono state acquistate nel giugno 2012 dal MiBACT per essere destinate alla Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola.

L’allestimento
Per esporre definitivamente le sette opere sono state allestite le due sale del cosiddetto “appartamento del Marchese”, annullando i limiti degli ambienti grazie a un uniforme sfondo nero profondo e puntando unicamente sulla migliore illuminazione per concentrare l’attenzione sui dipinti, resi pienamente godibili dalla qualità della luce a sorgente LED della Ditta Erco, leader internazionale in illuminazione museale, individuati grazie alla consulenza dell’architetto Mirella Vivioli, esperta illuminotecnica in ambito storico-artistico. L’allestimento è stato realizzato dalla Ditta Sciutto di Genova, da Maurizio Bonato della Ditta Nuova Coel, mentre la grafica è stata curata da Paola Marelli.

https://www.facebook.com/palazzospinola 
 https://www.twitter.com/palazzospinola

giovedì 4 dicembre 2014

La magia del Natale: il Presepe di cartapesta

Da Sabato 6 dicembre 2014 a Sabato 24 gennaio 2015.
Torna come ogni anno il tradizionale appuntamento del Museo Diocesano con “La magia del Natale: il Presepe in cartapesta” creato da Marco Laganà, artista contemporaneo esperto di questa tecnica antica. 
Questa vasto e poetico presepe, caratterizzato da figure a grandezza poco meno che naturale, sarà ambientato nella suggestiva cornice del chiostro medievale del Museo per tutto il periodo natalizio, variato nell’allestimento e nella scenografia rispetto all’edizione precedente.
È un appuntamento importante che si ripropone da diversi anni, grazie all’abilità di Marco Laganà, che ha rinnovato, con grande impeto creativo, le tradizionali figure dei presepi, inserendo personaggi di intensa suggestione, per riproporre ogni anno l’evento nuovo e antico della nascita di Gesù. 
Alberi azzurri dalle grandi fronde aperte e distese nell’aria, pietre e sassi dai colori screziati e volpi, galline, gatti e uccelli dal piumaggio fiabesco, abitanti di questo bosco fatato, accompagnano i pellegrini a omaggiare una Sacra Famiglia protetta da un riparo di fronde azzurre, avvolgenti e protettive. Non solo pastori, ma mamme con bambini un po’ capricciosi, giovanette pensose dalle lunghe chiome e contadini con ceste di doni che si recano, in una processione silenziosa, a rendere omaggio a questo Bimbo, mai così umano. Non mancano i Re Magi, ma sono tre sapienti dalle lunghe barbe che, giunti con un cavallo dal manto colore del cielo, stanno ad osservare la direzione della stella cometa per raggiungere il piccolo Re. 
Il Presepe sarà presentato al pubblico Sabato 6 dicembre, con una attività dedicata alle famiglie. Nei Sabati seguenti si terranno attività e laboratori dedicati ai bambini.

Il presepe è realizzato grazie al contributo di Latte Tigullio.

Tariffe d’ingresso:
Ingresso € 6 (con possibilità di visita al Museo del Tesoro)
Ridotto € 4,50; Famiglie: Adulto € 4, bambino € 2; Scuole: € 3

LA MAGIA DEL NATALE: 
IL PRESEPE DI CARTAPESTA - FESTA DI INAUGURAZIONE

Sabato 6 dicembre 2014 dalle h 16 - Nel primo giorno di apertura al pubblico il Museo organizza una festa per presentare il Presepe e le iniziative natalizie che accompagneranno la visita del Museo fino alla fine di gennaio: percorsi dedicati all’interno del Museo, visite guidate a tema, animazioni per famiglie e bambini.

Programma:
Alle h 15.30: primo appuntamento con il laboratorio di Cartapesta per i bambini
Alle h 16: visita guidata al percorso natalizio a cura di Paola Martini, Conservatore del Museo.
Alle h 17: concerto vocale di canti natalizi a cura della Cappella Musicale di San Lorenzo (diretta dal M. Gianfranco Giolfo). 

E per concludere, i dolci omaggi della Pasticceria Rossignotti.

Tariffe:L’ingresso al Chiostro con il Presepe e la partecipazione al Concerto sono, solo nella giornata inaugurale, gratuiti
La visita guidata e l’acceso all’intero Museo hanno per l’occasione un costo promozionale di € 3. 
Il laboratorio per bambini ha un costo di € 8.

Maggiori informazioni nel sito http://www.museodiocesanogenova.it

martedì 2 dicembre 2014

Sette capolavori di Gregorio de Ferrari per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

Grazie ad un’importante acquisizione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola si arricchisce di una serie di sette tele di Gregorio de Ferrari, capolavori della produzione di questo pittore, che sarà esposta in modo permanente in due nuove sale del percorso museale. 
Il nuovo allestimento con le quattro Fatiche di Ercole e le tre monumentali tele con soggetti tratti dalle Metamorfosi sarà presentato alla stampa venerdì 5 dicembre 2014, ore 11.00.

L’incontro sarà anche occasione per anticipare la presentazione, il prossimo 16 dicembre, di un disegno di Sebastiano Galeotti, donato alla Galleria da un gruppo di privati, preparatorio per il Concilio degli Dei affrescato dal pittore in un salotto del palazzo e quindi delle tre novità

- l’acquisizione delle sette tele di Gregorio de Ferrari
- la donazione del disegno di Sebastiano Galeotti
il prestito delle ricomparse Tentazioni di Sant’Antonio storicamente attribuite a Pieter Brueghel   il Giovane

che la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola offrirà ai propri visitatori in particolare in occasione delle prossime festività natalizie

Per maggiori informazioni:
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Piazza di Pellicceria, 1
16123 Genova

+39.010.2705300 tel
+39.010.2705322 fax     



giovedì 27 novembre 2014

DOUCE FRANCE In occasione dei 90 anni dalla pubblicazione del Manifesto del Surrealismo

Mercoledì 3 dicembre 2014 alle ore 17, presso la Biblioteca Universitaria di Genova - Sede di Via Balbi, 40 (Hotel Colombia). 
Canzoni Racconti Poesie
Marina Bonelli, Maria Elisa Gallo, Cristina Parodi
Voce: Luce Tondi
Chitarra: Stefano Mosto
Dall' “amour fou” di Jacques Brel alla lucida forma di Brassens, dal sogno anarchico di Prevert a quello visionario di Breton e Reverdy, l'astrattismo un po‟ “Dada” di Guy Rosey e la crudeltà appassionata di Rimbaud.
Ricerche e testi: Marina Bonelli
“Dedicato a Lea Ansaldo e Vittorio Centanaro: due artisti genovesi che hanno amato e fatto amare canzoni e poesie francesi”.
In collaborazione con IL TEATRO L’ATELIER.

In un mondo così dominato dalla cultura anglofona, abbiamo voluto offrire un piccolo contributo alla cultura francofona , cha amiamo da tempo. Questo mondo complesso, ben più laico e razionale del nostro, è tuttavia sempre in bilico tra sentimento e ragione, tra passione ed ironia. tra divertimento e impegno civile
Così, in occasione dei 90 anni dalla pubblicazione del manifesto del Surrealismo, che tanto ha influenzato la cultura europea e non solo, il Gruppo Teatrale l’ATELIER ha prodotto uno spettacolo fatto di parole e musica  per ricordare questo evento.
Abbiamo così selezionato alcune canzoni e poesie che ci sembra possano   rappresentare  in qualche modo un percorso attraverso lo sterminato mondo della cultura francese di fine '800 e della prima metà del '900.
Così si passa  dall' “amour fou” di Brel alla lucida forma di Brassens, all'impegno antimilitarista di Lamarque, dal sogno anarchico di Prevert a quello visionario di Breton e  Reverdy, l'astrattismo un po’ Dada di Guy Rosey, la forte personalità di Joyce Mansour e la crudeltà appassionata di Rimbaud, senza trascurare  il folklore, mai dimenticato dai francesi, ancora affascinati da tanta bellezza e classicità musicale.
Accompagnano  le canzoni e le poesie alcuni brevi racconti sulla vita e le idee degli autori ,soprattutto surrealisti, utilizzando le loro “frasi celebri” e i loro “aforismi”, in quell'intreccio di vita ed arte di cui è intessuta la cultura di quegli anni.
Le musiche sono sorrette alla chitarra da Stefano Mosto, apprezzato musicista, e cantate da Luce Tondi, intensa e appassionata interprete .
Le poesie e i racconti sono proposte da Marina Bonelli, Maria Elisa Gallo e Cristina Parodi, componenti del gruppo teatrale “ l'Atelier” fondato da Lea Ansaldo che lo ha diretto fino alla sua scomparsa.

Per maggiori informazioni
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it

Il Premio “Dante Alighieri” 2014 per la Cultura e per l’Arte al Maestro Andrea Bacchetti

Martedì 2 dicembre 2014 alle ore 17, presso la  Biblioteca Universitaria di Genova - Sede di Via Balbi, 40 (Hotel Colombia), si terrà la Cerimonia di assegnazione del Premio “Dante Alighieri” 2014 per la Cultura e per l’Arte al Maestro Andrea Bacchetti
Con la partecipazione del Prof. Roberto Iovino, Direttore del Conservatorio “Niccolò Paganini” Genova
Iniziativa promossa dalla SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI – IL MONDO IN ITALIANO Comitato di Genova

Nato nel 1977, ancora giovanissimo Andrea Bacchetti ha raccolto i consigli di personalità musicali come Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski, De l'Arrocha, Siciliani.

Debutta a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone; da allora suona più volte in numerosissimi festival internazionali tra cui Lucerna, Salisburgo, Belgrado, Santander, Tolosa (Piano aux Jacobins), Lugano, Sapporo (Pacific Music Festival), La Roque d'Anthéron (per Radio France), Varsavia (Beethoven Festival), Santiago de Compostela (Ciclo de Piano A. Brage), Camerino, Bologna, Brescia e Bergamo, Roma (Uto Ughi per Roma), Torino (Settembre Musica), Vicenza, Milano (MI.TO.), Sorrento, Como, La Coruña, Zamora, Pesaro, Palermo, Bellinzona, Sermoneta, Spoleto, Ravenna, Ravello, Cervo, Sagra Musicale Malatestiana (Rimini), Sagra Musicale Umbra (Perugia), Emilia Romagna, Valcerrina, Parigi (La Serre d'Auteil), Bad Wörishofen, Husum.

Andrea Bacchetti è stato invitato ad esibirsi per molti prestigiosi centri musicali: Konzerthaus (Berlino), Salle Pleyel, Salle Gaveau (Parigi); Rudolfinum (Dvorak Hall Praga), Città del Guatemala (Bravissimo Festival), Teatro Coliseo (Buenos Aires), Ateneo Romeno (Bucarest), Rachmaninov Hall (The Moscow State Philharmonic Society), Auditorium Nacional de Espafia (ciclo di Scherzo e CNDM), Teatro Real e Teatro Monumental (Madrid), Centro Cultural Miguel Delibes (Valladolid), Casa de la Musica (Quito), Sociedad Filarmonica (Lima), De Warande (Anversa), Mozarteum Brasileiro e Cultura Artistica (San Paolo), Zentrum Paul Klee (Berna), Gewandhaus (Lipsia), Toppan Hall e Musashino Concert Hall (Tokyo).

In Italia è regolarmente ospite delle più rilevanti istituzioni concertistico-orchestrali e delle principali associazioni: Teatro alla Scala, Sala Verdi per Serate Musicali, Auditorium Cariplo, (Milano); Associazione Scarlatti (Napoli); Amici della Musica (Palermo); Università La Sapienza, Accademia Filarmonica, Parco della Musica, Palazzo del Quirinale (Roma); Unione Musicale (Torino); G.O.G. e Teatro Carlo Felice (Genova); Teatro La Fenice (Venezia), solo per citarne alcuni.

Ha suonato con più di 50 direttori e numerose orchestre di rilievo internazionale quali Lucerne Festival Strings, Camerata Salzburg, RTVE Madrid, ONBA Bordeaux, MDR Sinfonieorchester Lipsia, Sinfonica de Tenerife, Sinfonica del Estado de Mexico, Sinfonica Nacional del Ecuador Quito, Russian Chamber Philarmonic St. Petersburg, Kyoto Symphony Orchestra, Philharmonique de Nice e Philharmonique de Cannes, Prague Chamber Orchestra, Cappella Istropolitana Bratislava, Sinfonica de Castilla y Leon, European Union Chamber Orchestra, Philharmonie der Nationen (Amburgo), SWKO Pforzheim, Enesco Philharmonic di Bucarest, Filarmonica Nazionale della Lettonia, Sinfonica dell'Asturia di Oviedo, RTL di Lubiana e molte altre.
Ha tenuto tournée in Giappone e Sud America.

Fra la sua discografia internazionale sono da ricordare il CD Decca "Berio Piano Works" registrato sotto la guida del compositore; il DVD Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach; per RCA Red Seal ha registrato il SACD con le "6 Sonate" di Cherubini ed i CD dedicati alle Sonate di Galuppi, Marcello e Scarlatti (quest'ultimo CD, "The Scarlatti Manuscript Restored", ha vinto l'International Classical Music Award 2014 nella categoria Barocco Strumentale); "The French Suites" e "The Italian Bach" per Sony Music, entrambi CD del mese sulla rivista giapponese Record Geijutsu. Per Dynamic ha registrato numerose composizioni di Bach: le Invenzioni & Sinfonie (CD del mese su BBC Music Magazine), le Toccate ed una nuova versione delle Variazioni Goldberg, oltre ad alcuni concerti di Mozart con l'Orchestra di Padova e del Veneto. Queste registrazioni hanno tutte ricevuto numerosi riconoscimenti dalle più importanti riviste internazionali specializzate e da alcuni dei quotidiani più prestigiosi a livello mondiale come l'Observer, il Guardian ed El Pais.

Numerosi concerti sono stati trasmessi da emittenti quali, tra le altre, RadioTre, BBC Radio3 (UK), ORF (Austria), Radio France (alla Roque d'Anthéron) RSI e DRS2 (Svizzera), Radio della Nuova Zelanda, RNE (Spagna), MDR Lipsia, CBC Radio 3 (Canada), Poiskm (Russia).

Nel 2013 è stato nuovamente ospite della Stagione Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova sotto la bacchetta di Fabio Luisi.

È tornato all'Auditorium Nacional de Madrid con un recital dedicato a Luciano Berio che ha replicato al MI.TO., ed ha tenuto la sua prima tournée in Belgio. Ha partecipato in recital ai festeggiamenti per la 50° edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e del Festival Internazionale di Cervo; inoltre ha tenuto concerti in alcuni dei maggiori festival e teatri in Italia ed in Europa.

Nel 2014 è anche stato invitato dalla Filarmonica Toscanini ed ha registrato i concerti di Bach con la OSN-RAI di Torino; per la Stagione in corso sono previste nuove tournée in Spagna, Giappone, Germania, Libano, Hong Kong, Polonia, Lussemburgo, Messico e Russia.

Per maggiori informazioni: 

Arte Ottomana 1450-1600 in mostra a Palazzo Nicolosio Lomellino e a Palazzo Bianco

 Dal 3 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 a Palazzo Bianco: Turcherie. Suggestioni dell´arte Ottomana a Genova.
Genova e il mondo ottomano tra XVI e XVIII secolo: una storia che si snoda tra documenti, libri, preziosi tessuti e ceramiche, sculture e dipinti che testimoniano l´esistenza di rapporti commerciali e culturali tra la Sublime Porta e l´Antica Repubblica.


Dal 3 ottobre al 14 dicembre 2014 a Palazzo Nicolosio Lomellino: Natura e Astrazione. Uno sguardo sulla Sublime Porta
La mostra è promossa da Fondazione Bruschettini per l´Arte Islamica e Asiatica e Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, in collaborazione con il Comune di Genova.
Per la prima volta in Italia sarà esposta una selezione di oggetti rappresentativi della produzione artistica ottomana, specificatamente riferita al periodo 1450 – 1600.
Circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti, tra cui un Corano appartenuto a Maometto II, completo di dedica al sovrano e un importante ´tughra´ (firma ufficiale) di Solimano il Magnifico, prestito del Museo di Arte Islamica di Berlino.
Saranno esposti tappeti del XV e XVI secolo, che nell´immaginario collettivo hanno sempre rappresentato il fascino esotico dell´Oriente, raffigurati in molte opere dei più grandi pittori italiani ed europei, da Piero della Francesca a Hans Holbein il Giovane; straordinari esempi di ceramiche policrome di Iznik - fra le produzioni fittili più fantasiose ed eleganti nell´intero panorama ceramico islamico - e di produzione tessile ottomana: sete e velluti, broccati in oro e argento che stupiranno il visitatore per la loro varietà, gli accostamenti cromatici, la perfezione tecnica e la preziosità. Infine una piccola ma pregiata selezione di armi da difesa, con elmi e testiere da cavallo, marchiati con l´emblema dell´armeria imperiale turca di Sant´Irene, che ricordano la grande potenza della Turchia ottomana di quel periodo.
   
La mostra sarà aperta nei seguenti orari: 
Palazzo Lomellino:da martedì a venerdì: 15-18; sabato, domenica e festivi: 10-18. 
Palazzo Bianco: da martedì a venerdì: 9-19; sabato e domenica: 10-19
Chiuso il lunedì

Sono inoltre previsti incontri, percorsi e laboratori didattici.

Info Palazzo Lomellino: tel. 010.0983860 
Info Musei di Strada Nuova-Palazzo Bianco: tel 010.2759185

Prezzi
Musei di Strada Nuova: intero € 9, ridotto € 7
Palazzo Lomellino: intero € 6 - ridotto Gruppi € 5
Biglietto Cumulativo (Palazzo Lomellino e Palazzo Bianco):  € 10 
N.B.: I possessori dei seguenti biglietti: Cumulativo (Palazzo Lomellino+ Palazzo Bianco), Musei di Strada Nuova e Palazzo Lomellino potranno visitare Castello D´Albertis ad ingresso ridotto € 4,50.
 Con il solo biglietto Cumulativo (Palazzo Lomellino+ Palazzo Bianco) potranno visitare Palazzo del Principe ad ingresso ridotto € 7,00.

 http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique5

Luigi Fiorillo, l´avventuroso fotografo di Alessandria d´Egitto

Presso la Galleria di Palazzo Rosso, dal 23 ottobre 2014 all'11 gennaio 2015.
Della vita personale di Luigi Fiorillo si conosce molto poco.
Sappiamo per certo che è italiano (ma data e luogo di nascita sono ad oggi sconosciuti) ed è attivo dal 1870 circa in Egitto, Palestina e, più tardi, Eritrea. 
Luigi Fiorillo s´installa ad Alessandria dove apre uno studio. Nel 1871 espone per la prima volta le sue fotografie a Napoli. Nel 1878 partecipa all´Exposition Universelle de Paris dove guadagna la menzione di honorable. Dai cartigli stampati sul retro delle foto di studio si evince che viene premiato anche a Ottawa (Canada) e Boston (Stati Uniti d´America) nel 1884; negli anni ´80 del secolo si fregia del titolo "le photographe de Son Altesse le Prince Mohammed Toussoun Pasha."
La curiosità professionale ed umana di Luigi Fiorillo lo porta a riprendere sistematicamente la vita delle città, i mestieri, i monumenti, contribuendo a creare un´enciclopedia visuale del suo tempo.
Nel 1881 Luigi Fiorillo esegue un reportage sulla rivolta dell´esercito egiziano e nel 1882 è uno dei pochissimi occidentali a restare in Alessandria d´Egitto durante i bombardamenti navali degli inglesi (luglio 1882). Fiorillo fotografa sistematicamente le fortificazioni, i morti, le vie e i monumenti distrutti dalle bombe.
Luigi Fiorillo raccolse le immagini delle conseguenze tragiche del bombardamento inglese dell´11 luglio 1882 e dei disordini dei tre giorni successivi in un album intitolato, non senza un briciolo di cinismo, "Souvenir d´Alexandrie: Ruines, 1882". Viene l´ora dei viaggi in Africa Orientale al seguito delle spedizioni coloniali dell´esercito italiano, durante le quali {{Luigi Fiorillo}} esegue alcuni significativi reportage. 
In particolare conosciamo le suo foto della spedizione del generale Alessandro Asinari, conte di San Marzano, compiuta tra il 1887 e il 1888 per riconquistare il terreno perso dopo la tremenda sconfitta di Dogali. La spedizione di rappresaglia è composta da decine di migliaia di uomini in armi e, per la sua importanza, attira 
l´attenzione della stampa e dei fotografi, i primi reporter. 
Luigi muore nel 1898 ma già verso il 1890 lo studio di Alessandria cambia nome e si chiama L. Fiorillo & Fils; entra quindi in ditta almeno un figlio, il quale prosegue anche dopo la morte del padre, divenendo socio di A. Marques con il quale apre un nuovo studio in Assuan, per documentare i lavori del grande sbarramento sul Nilo e anche per assecondare i flussi turistici emergenti; lo studio si chiama "Marques & Fiorillo photographers & editors, Assuan".
L´attività industriale al volgere del secolo comprende, oltre alle fotografie, anche la produzione di cartes postales, delle quali diventa un´azienda leader per decenni, in Egitto e nell´Egeo. 
Le attività dello studio sono tracciabili sino a circa il 1920.

La mostra, a cura  del Centro di documentazione per la Storia, l´Arte e l´Immagine di Genova, è aperta al pubblico nei seguenti orari:
dal martedì al venerdì: 9-19; 
sabato e domenica: 10-19;
Chiuso il lunedì

Tel.: 010.2759185

http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique120&azione=eventdetail&eventoID=40415

Tra il dire e il disegnare c´è di mezzo il MARE

Al Museo-teatro della Commenda di San Giovanni di Prè dal 29 novembre 2014 al 27 gennaio 2015.
Mostra di immagini e testi per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. 
Con la partecipazione musicale di: Roberta Alloisio e Mauro Sabbione. 
Oltre 180 fra disegni e scritti sul tema del mare: un mare di culture, integrazioni e divagazioni. Il mare inteso artisticamente come elemento di incontro-confronto declinato tra fughe e speranze, memorie e progetti, partenze e approdi, sane differenze e malsane intolleranze.
Le immagini di Aglaja (vignettista e illustratrice) e gli scritti di Enzo Costa (giornalista e autore non solo satirico) tracciano in modo ora umoristico ora onirico, spesso riflessivo, talvolta surreale, un percorso che è già un viaggio, con le divagazioni necessarie per esplorare anche il mondo espressivo degli autori.
Con il patrocinio del Municipio 1 Genova Centro Est, in collaborazione con Mu.MA, Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Associazione Mater Matuta.
Pannelli espositivi forniti dal Centro Civico Buranello, impianto audio dalla Casa della Musica.

La mostra sarà aperta al pubblico nei seguenti orari: 
da martedì a venerdì: 10-17; sabato; 
domenica e festivi 10-19;
Chiuso il lunedì

Tel.: 010.5573681


http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique204

Tramare. Denise Bonapace e Lorenza Daverio

Presso la Galleria d´Arte Moderna con opere della Collezione Wolfson, dal 29 novembre 2014 al 1 marzo 2015. 
Prosegue la rassegna "NaturaConTemporanea" con l´ottavo appuntamento, offrendo la scena a Denise Bonapace, intelligente disegnatrice di moda - una moda ripensata e confortevole, sempre schierata dalla parte del corpo femminile in un sinergico rapporto anticonsumistico - e a Lorenza Daverio, nota e sensibile fotografa di tutto quel che avviene sui palcoscenici di famosi teatri nazionali e internazionali, restituiti con magia di colori e d´atmosfera.
Abituate a lavorare insieme, le due artiste questa volta ripensano spazi e immagini della Galleria d´Arte Moderna di Nervi per estendere e sviluppare le potenzialità di racconto delle opere antiche, per immergerle in una dimensione di vitale contemporaneità.
Dalla natura umana dell´espressione corporea alla natura paesaggistica, all´estensione massima del messaggio che dai marmi, dai bronzi, dalle terrecotte e dalle tele possono giungere a noi, filo dopo filo, velo dopo velo.

La mostra, sarà aperta al pubblico nei seguenti orari:
da martedì a domenica: 11-17 
Chiusa il lunedì

Prezzi: Intero € 6,00; ridotto € 5,00

Tel.: 010.3726025 

http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique16

giovedì 13 novembre 2014

PAROLE TOSSICHE: il sessismo dalla grammatica a Facebook. Una giornata dedicata al sessismo nei linguaggi, nei media, nei social network e nel quotidiano

   

Mercoledì 19 novembre 2014

Prima sessione c/o Galata Museo del Mare – Sala Auditorium 

Donne, grammatica e media, suggerimenti per l’uso dell’italiano 

Ore 9,30 
Registrazione dei partecipanti 

Ore 10 Saluti: Lorena Rambaudi, Assessora Regionale alle Pari Opportunità 
Introduce: Rita Falaschi, Rete di Donne per la Politica

Presentazione della Guida Donne, grammatica e media di Cecilia Robustelli edito da GiULiA M. Teresa Manuelli, Segretaria Nazionale di GiULiA e curatrice della guida. 

Ore 10,30 
TAVOLA ROTONDA - Presiede Monica Lanfranco, direttora della Rivista "Marea" 
Donatella Alfonso, "La Repubblica" e Coordinatrice nazionale Commissione P.O. della FNSI 
Licia Casali, Segretaria dell’Ordine dei Giornalisti Liguri 
Alessandra Costante, Segretaria dell’Associazione Ligure dei Giornalisti 
Laura Guglielmi, direttora di "Mentelocale" Eliana Miraglia, Rai-TGR Liguria. 
Nicola Stella, Il Secolo XIX 

Interverranno: Matteo Cantile, Telenord; Enzo Costa, "La Repubblica"; Franco Nativo, Telegenova, Matteo Indice, "Il Secolo XIX"


Seconda sessione 
Commenda di Prè - Museo Teatro, 2° piano, Sala Centrale
Parole tossiche, l’uso sessista e discriminatorio del linguaggio 

Ore 15 
Saluti: Carla Artelli, Biblioteca Universitaria 
Paola Ravera, Assessora Municipio Centro Est 
Introduce: Giulietta Ruggeri, Rete di Donne per la Politica 

Presentazione del libro
Parole tossiche, storie di ordinario sessismo di Graziella Priulla, edito da Settenove
con Graziella Priulla 

Ore 15,30 
TAVOLA ROTONDA – 
Presiede Silvia Neonato, giornalista della Società Italiana delle Letterate 
Cristina Canepa, Operatrice Sociale e Counsellor professionale 
Maria Carla Italia, Assessora Municipio Centro Est 
Mirella Pasini, docente di Etica della comunicazione, Università degli Studi di Genova 
Giacomo Toricelli, Operatore Sociale 
Isabella Traverso, docente e bibliotecaria 

Interverranno: Mercedes Bo, AIED; Giovanni Giaccone, Primocanale; Daniela Poggi, Respons. Formazione progetto J.C.V.G. (Giovani Contro la Violenza di Genere); Gianna Schelotto, Sessuologa; Claudio Tosi, APPRODO Arcigay.

Galata Museo del mare - Calata De Mari, 1 (Darsena – Via Gramsci) - 16126 Genova
tel. +39 010 2345655 – fax +39 010 2345567 accoglienzagalata@galatamuseodelmare.it

Biblioteca Universitaria di Genova – Sede di Via Balbi, 40 (Hotel Colombia) – 16126 Genova
tel. +39 010 2546453 - fax +39 010 2546454
bu-ge.eventi@beniculturali.it 

Linguaggio violento e turpiloquio sessista nei social media e nella comunicazione quotidiana

Rete di donne per la politica organizza una giornata di studi con due tavole rotonde (una di giornalisti, l’altra di studiosi della comunicazione, insegnanti, pedagogisti) incentrata sul sessismo nella lingua italiana e sulla diffusione del linguaggio violento e del turpiloquio sessista tra i/le giovani.
Con il patrocinio di Regione Liguria, Ordine dei giornalisti, Università e Comune di Genova

Parlare non è mai neutro
Noi pensiamo con le parole che abbiamo appreso, la lingua è un binario su cui viaggia il pensiero e ha il potere di in-formare la rappresentazione di sé e delle relazioni interpersonali
L'adozione di un neutro universale fittizio, di fatto maschile ha costituito un importante sostegno perché la prospettiva maschile si imponesse come rappresentazione del genere umano. L'esito è stato la cancellazione del femminile sia nella lingua che nella storia. Possiamo parlare di una violenza simbolica della lingua, attuata con l'uso di regole arbitrarie trattate come naturali: ricordiamo che il maschile, ovvero il neutro universale che comprende il femminile, ha permesso di definire suffragio universale il diritto di voto limitato agli uomini. Ed il maschile dei nomi di professioni e cariche istituzionali, ricoperte da un numero crescente di donne, oltre a creare confusione e cacofonie, mantiene inalterato il carattere maschile del potere, al quale semmai le donne (alcune) possono adeguarsi, ma mai metterlo in discussione.
Da anni, studiose e attiviste si sono dedicate allo studio del linguaggio sessuato mettendo in risalto il legame tra discriminazioni culturali e discriminazioni semantiche, tra le prime Alma Sabatini con il testo Il sessismo nella lingua italiana (1987).
É in questo filone di ricerca di buone prassi che si inserisce il volume di Cecilia Robustelli curato dalla rete di giornaliste GiULiA Donne, grammatica e media, che intendiamo, proporre in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti, a chi lavora o si sta accostando al mondo dell'informazione e della comunicazione.

La critica femminista della lingua, delle parole e delle regole con cui ci esprimiamo è strettamente intrecciata ai contenuti sessisti e agli stereotipi di genere: come veicoliamo immagini e concetti che finiscono per puntellare la cultura misogina in cui tuttora ci muoviamo? Nei testi scolastici, nei periodici e nei quotidiani, nella pubblicità, nei nuovi media e social network e nella televisione. Ricordiamo solo alcuni autori e autrici tra i molti: Ico Gasparri (mostra e libro Chi è il maestro del lupo cattivo?); Lorella Zanardo (video e libro Il corpo delle donne); Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali (convegno Educare alle
differenze); Un altro genere di comunicazione (blog contro il sessismo, l'omofobia e tutte le diseguaglianze di genere).
Linguaggio e comunicazione oggi ci vengono restituiti con una dose di violenza di cui ancora non siamo pienamente consapevoli e su cui ci fa riflettere il libro di Graziella Priulla, Parole tossiche - Cronache di ordinario sessismo. Scrive Rosangela Pesenti nel numero 3/2013 della rivista Marea: "Il turpiloquio e l'insulto sono diventati, nella lingua parlata adolescente (e non solo) una funzione di contatto, una sorta di eloquio criptato i cui significati non sono governati dai soggetti stessi che li usano. Maschi e femmine, senza distinzione, cresciuti insieme nell'uguaglianza neutra (e quindi maschilista) della scuola e nelle attribuzioni stereotipate di genere propugnate dai media, si parlano con epiteti che ancora solo pochi anni fa circolavano solo nei litigi più feroci."

La Rete di donne per la politica di Genova è due anni fa raccogliendo singole donne e associazioni che insieme promuovono pratiche politiche orientate al genere con le/i rappresentanti delle istituzioni locali. 

Al Palazzo Ducale di Genova la presentazione del libro di poesie di Anna Maria margherita Zanetti "Ritorno in Liguria"

 Mercoledì 19 novembre alle ore 18.00 presso la Galleria San Lorenzo al Ducale, nel Cortile Minore del  Palazzo Ducale di Genova, si terrà la presentazione del libro di poesie “Ritorno in Liguria” poesie di Anna Maria Margherita Zanetti, con la copertina di Gian Marco Crovetto, edizioni Liberodiscrivere.
Alla presenza dell’autrice interverranno: lo scrittore Pier Guido Quartero, l’artista Gian Marco Crovetto e l’editore Antonello Cassan.
Il direttore della galleria San Lorenzo Roberto Licata, per l’occasione, esporrà alcuni quadri inediti di Gian Marco Crovetto.

Portoia, Piccapria, Cheullia: i luoghi più cari per Anna Maria Margherita Zanetti che da Cesenatico torna a vedere Genova e la Liguria, sua terra d'origine, dipingendone con il pennello di Matisse (vicino al gatto un amuleto rosso ed un centrino; o anche: chiacchiere sonnacchiose nel dopo pranzo deserto) i colori e le luci, sotto il sole mediterraneo o con la pioggia che batte sui tetti. Salmastri e verdeazzurri, talvolta grigio ardesia, gli angoli più lontani e i più domestici di questo paese dell'anima (i giardinetti, Coronata, Punta Chiappa, Varigotti...) portano Zanetti al dialogo con altri poeti e scrittori che di questa terra sono stati espressione, con parole ora asciutte ed essenziali ("A Camillo", "Ad Eugenio"), ora giocose ("A Nico": I gatti di Cervo hanno un fare protervo... I gatti di Varazze amano le ragazze). Buona lettura. Pier Guido Quartero

Anna Maria Margherita Zanetti nata a Genova, il 3 Luglio 1951 e da molti anni è residente a Cesenatico (FC). Ha insegnato con profonda passione Lettere nella Scuola secondaria di primo grado ed ora è da quattro anni in pensione. Dopo un periodo in cui ha scritto numerose poesie, soprattutto grazie alla sua attiva partecipazione al gruppo "Scrivere per vivere", una scelta delle quali è presente nella prima parte della raccolta "Sul molo di Levante", ha iniziato a comporre principalmente testi di poesia giapponese come haiku, senryu e tanka. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni e importanti riconoscimenti.

Autore Anna Maria Margherita Zanetti;
Titolo Ritorno in Liguria;
Genere poesia;
ISBN 9788873885283;
Pagine 104;
Prezzo 10,00 Euro;
collana Spazioautori 3509;
Editore Liberodiscrivere.

http://www.liberodiscrivere.it/ 
http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp

mercoledì 12 novembre 2014

Chiese e Oratori di Genova. Visite guidate alla scoperta del patrimonio artistico religioso della città

Il Museo Diocesano vi propone un doppio appuntamento con due diversi itinerari che partendo dal Chiostro dei Canonici di San Lorenzo – sede del museo – conducono alla scoperta di dodici edifici religiosi, autentici scrigni d’arte e di storia, di cui è garantita l’apertura al pubblico da parte dei Custodi Volontari della Diocesi. Il percorso si snoda nel cuore del centro storico genovese alla scoperta dello straordinario patrimonio di arte, fede e tradizione rappresentato dalle antiche chiese e oratori, ben esemplificato dal volume e dalla mappa, realizzato con il contributo del progetto europeo Accessit, curato dalla Regione Liguria e presentato al Museo lo scorso 30 settembre.

 Chiese o oratori di sabato 15 novembre 2014
Chiesa di N.S. delle Vigne, Chiesa San Luca, Chiesa di San Filippo Neri e Oratorio di San Filippo Neri. 

Chiese o oratori di sabato 29 novembre 2014
Chiesa delle Scuole Pie, Chiesa di San Pietro in Banchi, Oratorio dei Santi Pietro e Paolo, Chiesa dei Santi Cosma e Damiano e la Chiesa di San Marco al Molo.

Su prenotazione. Costo per ciascun appuntamento 10 euro. Ai primi prenotati di tutte e due gli appuntamenti verrà regalato il volume “Chiese e Oratori di Genova”  con la relativa mappa.

Appuntamento alla Biglietteria del Museo Diocesano, ore 15. Con Arti&Mestieri. 

domenica 9 novembre 2014

Incontro dedicato ad Attilio Mangini 12 novembre 2014 Biblioteca Universitaria di Genova

Mercoledì 12 novembre 2014 alle ore 17 presso la Biblioteca Universitaria di Genova - Sede di Via Balbi, 40 (Hotel Colombia), Silvio Ferrari, Giovanna Rotondi Terminiello e Salvatore Vento 
ricorderanno il pittore genovese Attilio Mangini a dieci anni dalla sua scomparsa in un incontro a lui dedicato dal titolo “Genova tra realtà e sogno. Ricordo di Attilio Mangini”.
Alla presenza della figlia dell’Artista e attraverso la proiezione di immagini di sue opere sarà posto l’accento sul pittore della città operaia, dell' acciaio e del porto che raffigurava gli oggetti del lavoro e gli attrezzi del porto stesso ma anche figure quasi “felliniane” sospese nell’aria, non solo nelle opere che hanno come soggetto il mondo circense, ma più in generale in quelle che regalano l’immagine della sua Genova come una nuvola leggera veleggiante nello spazio e nei colori.
Una realtà sempre un po’ sospesa nel sogno permeata di poetica levità, originalità e freschezza come lo è stata forse la sua esistenza davvero un po’ straordinaria per impegno in un intreccio ricco di affetti, serenità, entusiasmo, idee e passioni.

venerdì 31 ottobre 2014

Weekend di Ognissanti a Palazzo Spinola

La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola sarà aperta al pubblico nel fine settimana di Ognissanti con orario festivo. Per necessità organizzative, come ormai consuetudine nelle aperture in giorni festivi, l’accesso alle sale del secondo piano nobile e del terzo piano sarà possibile ogni ora per massimo 30 persone  alle ore 13.30, 14.30, 15.30, 16.30, 17.30, 18.30 e la visita durerà al massimo un’ora.
I visitatori potranno ammirare la celebre quadreria allestita, unitamente agli arredi originali settecenteschi, nelle sale del secondo piano nobile decorato con preziosi affreschi di Lazzaro Tavarone, Lorenzo De Ferrari e Sebastiano Galeotti, mentre al terzo piano, oltre ai capolavori di Giovanni Pisano, Barnaba da Modena, Antonello da Messina, Ludovico Brea, Joos van Cleve, Pieter Paul Rubens e Orazio Gentileschi, potranno ammirare una delle più celebri opere conservate nelle storiche collezioni genovesi e documentata nella seicentesca dimora di Francesco Maria Balbi. Si tratta della tavola raffigurante Le tentazioni di Sant’Antonio, tradizionalmente attribuita a Pieter Brueghel il Giovane, non più esposta al pubblico dopo una mostra genovese nel 1946.

Domenica 2 novembre, in ottemperanza alla decisione ministeriale relativa ai musei statali, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola sarà visitabile con ingresso gratuito.
Fino a domenica 2 novembre, inoltre, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ospiterà l’evento Andare a tempo che permetterà di scoprire, attraverso un percorso guidato incentrato sulle carte geografiche olandesi seicentesche e sugli antichi orologi conservati nel palazzo, il nesso tra la rappresentazione del mondo, la navigazione e la misurazione del tempo (percorso ogni ora dalle ore 14.00 alle ore 18.00 per i possessori di biglietto del Festival della Scienza).

https://www.facebook.com/palazzospinola  
https://www.twitter.com/palazzospinola

giovedì 16 ottobre 2014

Eventi musicali a Palazzo Spinola 16-22-23 ottobre 2014

Si è aperta con il concerto per pianoforte di Elena Piccione e Giovanni Alvino, la IX^ edizione dei Concerti d’autunno proposti dalla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola in collaborazione con l'Associazione Amici del Carlo Felice e del Conservatorio “Nicolò Paganini”. I due appuntamenti di questa stagione sono dedicati all’esecuzione integrale delle sonate di Mozart per pianoforte a quattro mani: dopo l’esecuzione della Sonate K381, K357 e K358, la rassegna proseguirà giovedì 23 ottobre, con il secondo concerto di Elena Piccione e Giovanni Alvino che eseguiranno le Sonate K497 e K521. I possessori di biglietto di ingresso al museo hanno libero accesso ai concerti.

Ai concerti si inframezza l’incontro di mercoledì 22 ottobre, ore 17.30 per la presentazione del libro Musica e musicisti nella storia a cura di Roberto Iovino con contributi di Dario Bonuccelli, Edoardo Lattes, Caterina Picasso, Alice Quario Rondo e Paola Siragna durante la quale saranno eseguiti brani musicali a cura degli autori.

Biglietti:
intero € 4,00 | ridotto (tra 18 e 25 anni) € 2,00
cumulativo Palazzo Spinola e Palazzo Reale: intero € 6,50 | ridotto (tra 18 e 25 anni) € 3,25
gratuito per i minori di 18 anni e per gli studenti universitari in materie umanistiche

Per maggiori informazioni:
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Piazza di Pellicceria, 1
16123 Genova
Tel. +39.010.2705300
Fax +39.010.2705322    
palazzospinola@beniculturali.it


mercoledì 8 ottobre 2014

Eventi presso la Cattedrale di San Lorenzo e il Museo Diocesano di Genova

Sabato 11 ottobre 2014, ore 15,30, appuntamento unico per l’autunno con la Cattedrale segreta, visita guidata alla scoperta del complesso monumentale della Cattedrale di Genova.

Torna a grande richiesta l’itinerario che permetterà di scoprire il complesso monumentale di San Lorenzo con la sua storia, il patrimonio d’arte e di fede, i luoghi più nascosti: dal Chiostro medievale sede del Museo Diocesano, al Battistero, alla Tribuna del Doge, fino alle superbe Torri da cui godere del suggestivo panorama dei tetti genovesi.
Su prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili. Ingresso € 10. 
Appuntamento nella biglietteria del Museo del Tesoro (apertura dalle h 15). 
Evento realizzato in collaborazione con Arti&Mestieri.
Per informazioni e prenotazioni
Tel. 010 2475127 (dal lunedì al sabato, dalle 15 alle 19).

Da Sabato 11 ottobre ore 15.30
IL MUSEO INCANTATO! 
A tutto Medioevo …
Laboratorio per bambini fra i 5 e gli 11 anni

Torna dopo il grande successo delle edizioni passate Il Museo Incantato, un modo nuovo e coinvolgente per accostare i bambini al patrimonio culturale della nostra città, attraverso giochi, laboratori e attività ispirate a temi diversi ogni mese: il Medioevo con le sue storie affascinanti e la rievocazione della scuola d’armi, la danza, la pittura fatta con le uova. E poi la storia del jeans, il tessuto più amato di tutti i tempi, partendo da un’opera antica che ha contribuito alla sua evoluzione; infine la cartapesta e le prescrizioni all’origine di questa tecnica d’arte … sono solo alcune delle tematiche affrontate! Gli incontri, che si terranno ogni sabato pomeriggio (con orario 15.30 – 17.30) sono rivolti ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.

Si riprende con A tutto Medioevo! Ogni sabato di ottobre le animazioni intratterranno i più piccoli facendo scoprire, con coinvolgenti storie, le meraviglie dell’arte e le avventurose imprese del Medioevo. Giovani cavalieri e dame alla scoperta di un mondo nascosto... Ogni bambino, dopo essere stato travestito con coloratissime tuniche, potrà ascoltare racconti fantastici, immedesimarsi in antichi personaggi, cimentarsi con la scuola d’armi, condividere giochi coinvolgenti, provare a dipingere come nel Medioevo e tanto altro!

Ecco il programma:
sabato 11, h 15.30: Alla scoperta del Santo Graal
sabato 18, h 15.30: In punta di pennello
sabato 25, h 15.30: Tra stemmi e stratagemmi

Le attività si tengono solo su prenotazione con una quota di partecipazione di € 8. Durante l’animazione, che può essere fruita senza l’assistenza degli adulti, gli accompagnatori possono scegliere di visitare gratuitamente il Museo.

Con Arti&Mestieri e Ianua temporis.
Visita il sito http://www.ianuatemporis.it

Info e prenotazioni: 
Tel. 010.2475127
info@museodiocesanogenova.it
didattica@arti-e-mestieri.it


Da Venerdì 17 ottobre  2014, ore 15,30 Sono aperte le iscrizioni ai CORSI DI ARTE ANTICA

Con la calligrafia, che letteralmente significa “bella scrittura”, si potranno acquisire alcune capacità specifiche come l’uso della penna d’oca, per scrivere con inchiostri naturali ricavati dalla galla di quercia o dall’indaco e poi applicati ad alfabeti e testi quattrocenteschi, per giungere ad una simpatica applicazione pratica nel corso degli “auguri di Natale“. Con la pittura a tempera su tavola ci si addentrerà nei segreti di una bottega di pittura del tempo di Giotto e “svelati” nel testo di un suo allievo spirituale, Cennino Cennini. Con la miniatura si impareranno le tecniche di decorazione degli antichi testi manoscritti, prendendo le mosse da quelli conservati nell’Archivio Storico Diocesano, in deposito presso il Museo. Con il corso dei “preziosi cofanetti“, la tecnica della tempera approda a diversi esiti artistici con l’applicazione su supporto tridimensionale, prendendo diretta ispirazione dalla “Custodia lignea per il reliquiario della mano di Santo Stefano” (inizio sec. XIV) visibile nel percorso museale. Infine, quest’anno viene proposto un mini-corso per gruppi concentrato in un solo appuntamento, chiamato “Assaggi d’arte“: si risponde così all’esigenza di diverse richieste, sottoposteci nell’arco degli anni, di poter acquisire i rudimenti base di alcune tecniche in un solo appuntamento della durata di circa 4h.

Docente dei corsi di pittura è la Maestra d’Arte Francesca Cristini, che, nata come acquarellista, coltiva per passione da più di un decennio lo studio e la riproposizione delle tecniche pittoriche medievali con attenzione filologica. L’arte della “bella scrittura” è invece insegnata dal dott. Yuri Zanelli, ricostruttore appassionato di questa disciplina.

Con  Arti&Mestieri e Ianua temporis.
Info e prenotazioni:
Tel. 010.2475127
http://www.museodiocesanogenova.it/servizi-educativi/corsi-e-seminari/

sabato 4 ottobre 2014

Genova per Colombo. La chitarra di Giuseppe Mazzini in concerto

Mercoledì 8 ottobre 2014, alle ore 17.00, al Museo del Risorgimento, in via Lomellini 11 a Genova,
il Maestro Josè Scanu terrà un concerto solista con la chitarra di Giuseppe Mazzini dal titolo 
I temi variati dell’ottocento italiano

Mauro Giuliani: Tema e Variazioni su la “Folia de Espana” op. 45

Nicolò Paganini: Due sonate dalle 37 Sonate M.S. 84: 

Mauro Giuliani: Tema e Variazioni su un tema di Haendel dal “Fabbro armonioso” op. 107

Ferdinando Carulli: Fantasia variata su “La Marsigliese” op.330

Matteo Carcassi: I e III me pout-pourri sur les Airs de Gioacchino Rossini

José Scanu  ha iniziato lo studio della chitarra nella sua città, Imperia, all’età di 8 anni, dove ha iniziato la sua carriera artistica, effettuando il suo primo concerto pubblico oltre trent’anni fa. Ha studiato con gli allievi italiani del grande Andrés Segovia, che egli stesso ha incontrato in varie occasioni: Ruggero Chiesa,  Oscar Ghiglia, Aldo Minella e Guido Margaria, con il quale si è brillantemente diplomato al Conservatorio “Vivaldi“ di Alessandria. 
Laureato con lode e dignità di stampa in lettere e filosofia all’Università di Genova con una tesi sui Lieder di Gustav Mahler (relatore il prof.Leopoldo Gamberini), e dopo studi di composizione compiuti con Carlo Mosso e Raffaele Cecconi, ha intrapreso fin da giovanissimo la carriera concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche, ospite delle maggiori istituzioni musicali e concertistiche nazionali ed internazionali in Europa, Asia e America. 
Suona dal 1990 in duo con il violinista Mario Trabucco, curatore del violino di Paganini, il celebre “Cannone”, con il quale ha tenuto tour e concerti in Europa, Russia, Giappone e dirette radiofoniche e televisive, alcune  trasmesse nel circuito Euroradio in 25 Paesi europei, su Radio Tre e nel circuito della Filodiffusione Rai, nonché per numerose emittenti televisive private regionali e nazionali.
E’ il fondatore della Camerata Musicale Ligure in attività dal 1989, con la quale ha effettuato centinaia di concerti, con un repertorio che spazia dal barocco alla musica moderna.
Già direttore e consulente artistico di numerosi festival musicali , è stato curatore scientifico del Fondo-Archivio musicale Edward Neill della Fondazione De Ferrari di Genova. 
 Scanu ha registrato per la RAI, per varie case discografiche (Philarmonia, DeVega, Raro, Dynamic ), e alterna interventi di docenza all’Università di Genova e al DAMS.
Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti alla carriera e per la sua attività sia con la Camerata Musicale Ligure che con il duo violino-chitarra Mario Trabucco – José Scanu, tra cui il "XXXI Premio Regionale Ligure" per la musica e dalla Sindaco di Genova il “Bigo d’argento”, massima onorificenza conferita dal  Comune di Genova per l’arte e la cultura.
Dal giugno 2012 il Comune di Genova - Museo del Risorgimento gli ha conferito il prestigioso incarico di valorizzare attraverso esecuzioni periodiche e in particolari eventi istituzionali la chitarra Gennaro Fabbricatore del 1821, liutaio in Napoli,  appartenuta a Giuseppe Mazzini.

giovedì 2 ottobre 2014

Festa grande nel Chiostro della Cattedrale, dalle 15 alle 18.30, per presentare tutte le attività in previsione per l’anno 2014-2015 nel Museo Diocesano e nel Museo del Tesoro. Nella splendida cornice del Chiostro e nelle sale del Museo Diocesano saranno infatti allestite alcune postazioni che offriranno informazioni e “prove” delle varie attività, con notizie sugli eventi, i viaggi, il volontariato culturale e l’offerta didattica, ma anche dimostrazioni di pittura antica, animazioni e piccole performance teatrali, mentre le guide del Museo Diocesano aiuteranno a scoprire angoli nascosti del sito con brevi visite a ciclo continuo.
Potrete così conoscere la programmazione degli eventi dedicati agli amanti dell’arte e della storia genovese, come le interessanti conferenze dedicate ai lavori dei giovani ricercatori dell’Università, o il ciclo di visite guidate dedicate, fra cui la “Cattedrale segreta”, che conduce dalle arcate del Chiostro alla sommità della Cattedrale, usufruendo inoltre di alcuni piccoli “assaggi” del patrimonio culturale del complesso monumentale del Duomo già durante il pomeriggio; oppure potrete ritirare il calendario delle attività per famiglie del sabato, che si tengono da ottobre a maggio per svelare ai bambini che, oltre a quello … ufficiale, esiste anche un “Museo incantato”; o ancora, potrete rimanere affascinati dalle antiche tecniche artistiche del Medioevo, come la pittura a tempera su tavola, la miniatura o la calligrafia: un’attività gratificante e rilassante sulle tracce di antichi maestri d’arte!
Un pomeriggio diverso, aperto a tutti e pensato anche per le famiglie, da vivere in maniera totalmente libera e rilassante. L’ingresso e la partecipazione a tutte le attività sono gratuiti. Le attività per bambini sono gratuite fino a esaurimento dei posti disponibili (è possibile prenotare).

 Programma del pomeriggio: 
ore 15 apertura del museo

ore 15,30 “Il Museo Incantato” – animazioni per bambini dai 5 agli 11 anni

ore 16 Visita guidata a cura del Conservatore del Museo, dott. Paola Martini

ore 16,30 “Il Museo Incantato” – animazioni per bambini dai 5 agli 11 anni

ore 17 Visita guidata al Museo: angoli da scoprire

ore 17,30 “Il Museo Incantato” – animazioni per bambini dai 5 agli 11 anni

Saranno inoltre presenti per presentare le loro attività: Il Cittadino – Settimanale Cattolico; Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici; La Via – Agenzia di Viaggi Diocesana e Gemi Eventi. 

Per vedere in anteprima i nostri eventi si visiti il sito:  

C’E’ CIBO E CIBO...UN CIBO PER LA MENTE . Presentazione del libro “Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di 'paesi'. Arte, scienza e illustrazione botanica nel XVI secolo”

La Biblioteca Universitaria di Genova – Hotel Colombia riprende le sue attività culturali, dopo la pausa estiva, nella splendida Sala da Ballo della sua nuova sede di fronte alla Stazione Principe con una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei Liguri e di Palazzo Ducale e il Garden Club Genova aderente all’AGI Associazione Giardini Italiani.
Giovedì 9 ottobre alle ore 17 sarà presentato il libro “Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di 'paesi'. Arte, scienza e illustrazione botanica nel XVI secolo” di Giorgio Mangani e Lucia Tongiorgi Tomasi edito nel 2013 da Il Lavoro Editoriale di Ancona.
Con gli autori interverranno Mauro Giorgio Mariotti, Ordinario di Botanica, Università di Genova, Giovanna Rotondi Terminiello, Storica dell’Arte, Paolo Santini, Presidente Centro Studi Arceviesi di documentazione e ricerca per le Marche.
Il perché della presenza di studiosi di così alto livello internazionale e di varie discipline sta proprio nella varietà e ricchezza della figura di Gherardo Cibo.

Nel 1540 il genovese Gherardo Cibo (1512-1600), nobile cavaliere pronipote di papa Innocenzo VIII e nipote di Caterina Cibo, duchessa di Camerino, parente dei della Rovere, decide di ritirarsi a Rocca Contrada, nel Ducato di Urbino (oggi Arcevia), per dedicarsi completamente allo studio delle piante, alla pittura di paesaggio ed alla sperimentazione di tecniche innovative nella conservazione e riproduzione delle specie botaniche, cimentandosi nella miniatura, nel disegno di paesaggio, nell’arte di fare i colori, nella stampa a matrice naturale delle piante, nella preparazione di erbari secchi e dipinti.
Artista e scienziato allo stesso tempo, Cibo è in contatto con i maggiori studiosi del tempo come Pietro Andrea Mattioli e Ulisse Aldrovandi e si dedica a rappresentare, sullo sfondo delle piante rintracciate nel corso delle sue numerose spedizioni botaniche, i paesaggi delle Marche e dell’Umbria, restituendo lo skyline rurale e urbano del tempo, mescolando la fedeltà al dato naturale con una sorta di idealizzazione arcadica della semplicità della vita in campagna, che è anche espressione di una sensibilità religiosa evangelica ispirata alle idee della Riforma.
Dell’opera di Cibo, personalità riservata e modesta, si perse ben presto memoria e i suoi disegni andarono dispersi in numerose biblioteche del mondo, spesso attribuiti ad artisti nordici o fiamminghi, fino a quando diversi codici e disegni furono rintracciati ed a lui attribuiti da Lucia Tongiorgi Tomasi che, grazie soprattutto al reperimento di tre straordinari codici miniati sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso presso la British Library e la Biblioteca Marucelliana di Firenze, delineò l’identità di Gherardo Cibo.  Ora sono raccolti, catalogati, riprodotti e studiati nello straordinario volume illustrato che verrà presentato e che spiega anche per quale motivo il paesaggio marchigiano sia stato percepito per molto tempo come un’Arcadia ideale.

L’incontro permetterà di conoscere la figura di Cibo dal punto di vista biografico con Paolo Santini, in un percorso tra arte e scienza che sarà delineato da Giovanna Rotondi Terminiello e da Mauro Giorgio Mariotti. Si cercherà di ricostruire i suoi riferimenti culturali, religiosi e scientifici.
Ad arricchimento dell’iniziativa e quale testimonianza dello stretto rapporto fra Cibo e Mattioli, Duilio Contin, Direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum a Sansepolcro (AR) che di recente ha presentato un’anteprima di prossima uscita dell’edizione anastatica del “Dioscoride” del Mattioli colorato e miniato da Gherardo Cibo, omaggerà i presenti all’incontro proprio con una tavola botanica tratta da un erbario del Mattioli dipinto da Gherardo Cibo.
Il volume che verrà presentato presso la Biblioteca Universitaria di Genova, ha ottenuto il premio “Arca dell'Arte, premio Rotondi ai Salvatori dell'Arte” – sezione Marche 2014, e l’iniziativa é dedicata, anche da parte del Garden Club Genova,  alla memoria di Mauro Del Corso, Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei, che segnaló tempestivamente il libro incentrato su un personaggio vissuto nelle Marche, ma di origine genovese finalmente riscoperto.

L’ingresso all’iniziativa è libero ed aperto a tutta la cittadinanza.

Giorgio Mangani
Ha tenuto corsi su materie geografiche nelle Università di Bergamo, Bologna, Urbino e Politecnica delle Marche (Ancona). Si occupa di storia della geografia e della cartografia. 
Tra i suoi libri, “Il ‘mondo’ di Abramo Ortelio. Misticismo, geografia, e collezionismo nel rinascimento dei Paesi Bassi” (1998, rist. 2006); “Geopolitica del paesaggio. Storie e geografie dell’identità marchigiana” (2012).

Lucia Tongiorgi Tomasi
Già professore di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Pisa, della quale è stata per diversi anni Prorettore, si occupa di rapporti tra arte e scienza, storia dei  giardini, storia dell’iconografia naturalistica e di arte toscana tra Cinquecento e Settecento.
E’stata Visiting Professor al Getty Center for History of Art di Malibu, all’Università di Oxford e ha tenuto seminari nelle Università di San Paulo e di Campinas (Brasile).
Autrice di numerosi saggi, ha curato esposizioni scientifiche internazionali come Italian Botanical Art Today (Washington 2001), Flowering of Florence. Botanical Art for the Medici (Washington 2002).
Fa parte del comitato editoriale di numerose riviste come “Garden and Landscape Studies”, “Journal of Garden History” e dirige la collana “Giardini e paesaggio” della casa editrice Olschki.


Relatori

Mauro Mariotti
Già ricercatore presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Siena dal 1983 al 1992 e professore associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano dal 1992 al 2005, è stato Professore Straordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova dal 2005 al 2008 e dal 1 novembre 2008 è Professore Ordinario di Botanica Ambientale e Applicata presso la Facoltà (ora Scuola) di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della stessa università.
Relativamente all’attività didattica, dal 1990 ha svolto insegnamenti attinenti ai SSD della biologia vegetale BIO/03 e BIO/01 con particolare riguardo agli aspetti applicativi, sia in corsi di laurea sia in corsi di specializzazione (Master). Attualmente è docente di Botanica e Laboratorio (Corso di Laurea in Scienze Biologiche), di Rilevamento, cartografia e monitoraggio di flora e vegetazione e di Pianificazione e progettazione in ambiti naturali e valutazione di incidenza (Corso di Laurea Magistrale in Scienze dei Sistemi naturali).
Dal novembre 2010 è Coordinatore (già Presidente) del Consiglio di Corso di Studi di Scienze Naturali della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Genova. Dal 2007 è Coordinatore del Corso di Dottorato in Botanica applicata all’agricoltura e all’ambiente.
Dal 2006 è responsabile del Polo Botanico Hanbury (ex Istituto di Botanica e Orto Botanico dell’Università). Dal 2008 è Presidente e dal 2010 direttore ad interim del Centro universitario di servizi Giardini Botanici Hanbury, ente gestore dell’Area Protetta regionale omonima e dei Siti d’importanza comunitaria di Capo Mortola e relativi fondali marini.
Fa parte del Collegio consultivo della Società Botanica Italiana, di cui è presidente della Sezione regionale ligure; dal 2012 è presidente della Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione Ex Situ della flora spontanea italiana onlus (RIBES).
È referee per diverse riviste scientifiche internazionali (Biological Conservation, Folia Geobotanica & Phytotaxonomica, Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine, Plant Systematic and Evolution, Arid Land Research and Management) ed ha partecipato ai lavori di revisione e selezione di progetti di ricerca d’interesse nazionale dell’area biologica. È stato ed è Responsabile di diversi progetti di studio finanziati dalla Comunità Europea o da enti locali (Regione Liguria, Province, Comuni e Aree Protette). Ha partecipato a diversi progetti e studi spesso in qualità di responsabile scientifico, nel campo dell’analisi, del rilevamento, della valutazione e della pianificazione e gestione ambientale, con particolare riguardo alla componente vegetale, nonché per la valutazione delle potenzialità di utilizzo di vegetali per finalità differenti (alimentazione, fitobonifica, monitoraggio, ecc.).
E’ autore o coautore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e nazionali, nonché di monografie e contributi in atti di congressi.

Giovanna Rotondi Terminiello
Laureata in lettere e filosofia a Genova, ha frequentato la scuola di perfezionamento in storia dell’arte medioevale e moderna presso l’Università degli Studi di Roma.
Negli anni 1961 – 1963 è stata assistente del prof. Giulio Carlo Argan, ordinario di Storia dell’arte moderna presso quell’Università. Nel 1964 è stata assunta per concorso nell’Amministrazione dello Stato (Ministero per i beni e le attività culturali) entrando in servizio presso la Soprintendenza ai Monumenti della Liguria e, dal 1974, presso la Soprintendenza per i beni artistici e storici della Liguria di cui dal 1976 al 1996 è stata soprintendente dirigente. In tale veste ha coordinato le campagne di restauro nel territorio di competenza dirigendo numerosi cantieri. Tra gli interventi più importanti il restauro di varie tavole e tele di Maestri fiamminghi, da Van Cleve a Rubens, di cicli di affreschi tra cui quelli quattrocenteschi del Convento domenicano di S. Maria di Castello a Genova, dei monasteri olivetani di S. Girolamo di Quarto e delle Grazie di Portovenere e della Cappella Sistina di Savona; inoltre ha diretto il recupero conservativo dei decori barocchi della chiesa genovese di S. Siro e, sempre a Genova, degli affreschi dei Palazzi Reale, Balbi e Tursi.
Si è occupata di tutela, conservazione, catalogazione e restauro dei beni culturali di Genova e della Liguria. Ha inoltre operato nel campo espositivo e museale. Sono dovuti a lei il restauro della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola e l’apertura della Galleria Nazionale della Liguria, l’istituzione del Museo diocesano di Albenga e di Chiavari, il riallestimento del Museo del Tesoro del Santuario di N.S. di Misericordia a Savona.
Ha promosso e curato a Genova e in Liguria una serie di mostre tra le quali Genua picta (1982), Giovanni Pisano a Genova (1987) – entrambe allestite in seconda battuta in USA (rispettivamente a Columbus Ohio e a New York-Metropolitan Museum) – Giovanni Benedetto Castiglione il Grechetto (1990), Genova nell’Età barocca (1992), Bernardo Strozzi (1995, allestita anche a Venezia e Baltimora, USA), Gli argenti genovesi e Il Presepe genovese (entrambe per la Galleria Nazionale del Canada, Ottawa).
Ha organizzato vari Convegni internazionali, curandone poi gli Atti, tra i quali Problemi di conservazione e restauro delle facciate dipinte (Genova 1982), Sisto IV e Giulio II mecenati e promotori di cultura (Savona, 1987), Giulio II papa, politico, mecenate (Savona, 2004).
Dal 1997 al 2007 ha insegnato a contratto “Storia e tecnica del restauro” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova.
E’ presidente del “Premio Rotondi ai Salvatori dell’Arte” (diventato legge dello Stato nel 2009)
E’ vice presidente dell’ Associazione Amici dei Musei Liguri e di Palazzo Ducale.
E’ autrice di molte pubblicazioni scientifiche tra cui, ultima in ordine di tempo (2008-2009), il catalogo in due volumi del patrimonio storico-artistico di Banca Carige e del suo gruppo.

Paolo Santini 
Nato in Arcevia , è  da tempo residente a Roma. 
Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, si è dedicato sin da giovane allo studio della storia ed arte delle Marche con particolare riferimento ad Arcevia ed al suo territorio. Nel 1988 gli è stato assegnato il premio nazionale della cultura per la storia locale.
Autore di pubblicazioni anche a carattere divulgativo e tematico, ha collaborato  con riviste e periodici  e diretto una rivista d’arte a Roma. 
Svolge dagli anni Settanta attività di ricerca nel campo artistico come pittore e grafico con al suo attivo mostre personali e collettive anche in ambito nazionale. Nel 1978 è stato nominato Accademico Tiberino.
‘E stato presidente e membro di giurie di premi, concorsi e manifestazioni d’arte, presentando artisti in cataloghi e riviste specializzate.
Ha ricoperto  l’incarico di consulente storico-artistico per il piano regolatore del comune di Arcevia.
‘E presidente dal 1994 del Centro Studi Arceviesi di documentazione e ricerca per le Marche, nonché uno dei fondatori e direttore della omonima pubblicazione periodica.
Ha avuto esperienze professionali anche nel settore legale, bancario e finanziario.

Duilio Contin
Friulano, nato nel 1949, è direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum di Sansepolcro. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali, si occupa di Beni artistici e librari, frequentando assiduamente le più importanti collezioni europee nell'ambito dell'attività di ricerca per conto di Enti pubblici e privati. Appassionato bibliologo, ha un particolare interesse per la storia delle teniche di illustrazione. Ha pubblicato contributi critici su testi di storia dell’arte rinascimentale e di illustrazione botanica. Fra i più recenti, per l'editore Aboca: Gli scacchi di Luca Pacioli (2008), Antologia della Divina Proportione (2010), Hortus Amoenissimus (2012). Studioso di tradizioni popolari, per l'editore il Bulino ha commentato la recente ristampa dell'Album pittorico del Friuli (2012). Numerosi articoli di carattere storico-bibliografico sono comparsi sui maggiori quotidiani o su mensili specializzati in bibliofilia; ha curato mostre di notevole rilievo di libri antichi e stampe in varie regioni, in particolare in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Toscana. Ha organizzato convegni di carattere storico, artistico e filosofico.

Per maggiori informazioni sull'evento visitate il sito