venerdì 31 gennaio 2014

Mostra: Fascismo ultimo atto. La Repubblica Sociale Italiana

Presso il Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano, alla sala del Munizioniere di Palazzo Ducale e alla Wolsoniana di Nervi, dal 07 febbraio al 16 marzo 2014.
Attraverso manifesti, disegni, bozzetti, volantini, opuscoli, cartoline, volumi, fotografie e altro materiale delle collezioni della Wolfsoniana e dell´Istituto Mazziniano, la mostra intende documentare la storia e soprattutto l´immagine della Repubblica Sociale Italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), l´ultima e la più feroce rappresentazione del fascismo italiano. 
La mostra, curata da Matteo Fochessati e Gianni Franzone, in collaborazione con Raffaella Ponte, avvia a Palazzo Ducale un ciclo espositivo in tre appuntamenti dedicati al Novecento attraverso le raccolte della Wolfsoniana - Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo.
   
LA MOSTRA
L’autorappresentazione dell’ultimo fascismo, quello più tragico della Repubblica Sociale Italiana, costituisce una sorta di disperato tentativo di costruire un’identità e un sistema di valori in grado di sorreggere un apparato statale sostanzialmente ininfluente e interamente dipendente dal dispositivo militare nazista. Riproporre dopo settanta anni il materiale propagandistico di Salò è l’occasione per riflettere sui modelli visivi e culturali a cui il fascismo dell’ultimo atto ha consegnato la sua immagine.
Larga parte dei materiali conservati dalla Wolfsoniana e dall’Istituto Mazziniano sono esposti per la prima volta e documentano in modo esaustivo sia lo sforzo di rimotivazione ideologica della propaganda repubblichina sia l’illusorio tentativo di riattualizzare quella dimensione eversiva e di movimento che aveva caratterizzato il fascismo delle origini. 
La retorica del tradimento, dell’onore perduto, l’esaltazione della morte, del sacrificio e dell’estrema difesa della Patria consegnano in realtà un immaginario fragile e rancoroso incentrato sul lutto e sulla vendetta. 
La stessa che animò gli uomini e le donne della RSI nelle uniche funzioni a loro concesse dall’“alleato” tedesco: la repressione dell’antifascismo, la persecuzione razziale, la deportazione di uomini e macchine per alimentare l’organizzazione bellica nazista.
Luca Borzani
   
DALLA GUERRA ALL’8 SETTEMBRE
Il 25 luglio e l’8 settembre vengono riletti attraverso la chiave del tradimento.
L’esultanza popolare per la caduta del regime, l’insopportabilità della guerra, la gestione disastrosa dei fronti militari vengono rimosse e consegnate alla categoria del complotto monarchico e capitalistico. Figure centrali dell’iconografia popolare, da Garibaldi a Mazzini, sono riciclate con funzione di ammonizione e di condanna nei confronti della monarchia e poste a suggello di un’ipotetica nuova rivoluzione nazionale.



LA FATALE ALLEANZA
In alternativa alla dissoluzione dell’esercito italiano abbandonato senza indicazioni dai comandi e alla scelta di cobelligeranza dell’Italia monarchica con gli anglo-americani, la propaganda repubblichina propone il consolidamento dell’alleanza “di sangue” con la Germania. 
Negando l’insofferenza e il malcelato disprezzo tedesco per i militi della RSI, le immagini raccontano un “cameratismo dell’onore” in realtà inesistente.




I VOLTI DEL NEMICO
Non solo gli angloamericani. La RSI si autopropone come baluardo della civiltà contro la barbarie, come confine inespugnabile tra uomini e razze inferiori. La persecuzione degli ebrei è assunta come difesa dell’integrità morale e razziale del popolo italiano. La violenza dei bombardamenti alleati è la conferma che la scelta di Salò è l’unica a garantire la difesa dell’Italia. Sono temi centrali della propaganda repubblichina che, affidandosi ai suoi migliori illustratori, tra i quali Gino
Boccasile e Dante Coscia, elabora una serie di grottesche e minacciose immagini stereotipate.



NEMICI INTERNI
Per la RSI il nemico è soprattutto quello interno. Sono i “borghesi”, i “sabotatori”, i “banditi”.
La rappresentazione del nemico coincide con la logica e la cultura del complotto, dell’accerchiamento, della “pugnalata alle spalle”. Gli antifascisti sono “terroristi senza patria prezzolati dal nemico”. E in molte immagini, decisamente feroci, si mostra con estrema crudezza la fine riservata ai “ribelli”.




LA DIFESA DEI VALORI E DELL’ONORE
Al “disonore” e alla “vergogna” dell’8 settembre fanno da contrappeso i valori della RSI: dal riscatto patriottico alla celebrazione distorta dello spirito risorgimentale, al sacrificio dei militari italiani, all’esaltazione dello spirito bellico, incarnato dal fascismo e infangato dai Savoia.





LA PROPAGANDA TRA ILLUSIONE E PERSUASIONE
Tra i motivi ricorrenti dell’iconografia della Repubblica Sociale c’è la contrapposizione binaria tra diverse rappresentazioni della realtà, tra passato e presente e lo smascheramento delle menzogne propagandate dal nemico. Queste immagini - spesso dialoganti con l’incisività degli slogan - puntano sulla raffigurazione dei tragici effetti prodotti dall’azione dei cosiddetti “liberatori” o sulle nette differenze tra “l’Italia invasa” e “l’Italia repubblicana”.


CATASTROFE E PALINGENESI
La mistica del sacrificio, alimentata da agghiaccianti immagini di morte, e la sospesa atmosfera di una prossima nemesi storica che ispirano gli ultimi mesi di vita della RSI danno vita alle immagini più raccapriccianti della propaganda fascista. L’esigenza di una strenua quanto ormai disperata difesa disegna visionarie idealizzazioni di castigo e di vendetta.




http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=97373

Genova Segway - Le Bighe del Bigo, scoprire Genova in modo innovativo.

Grazie ad una collaborazione tra Genova Segway e altre istituzioni turistiche genovesi (Provincia di Genova, Acquario, Musei...) anche i turisti in visita a Genova potranno ora disporre di questo innovativo mezzo a due ruote, già presente in numerose altre città italiane e straniere, che permetterà loro di godere appieno delle bellezze che Genova offre ai suoi ospiti.
A questo preciso scopo sono stati ideati alcuni interessanti tours, la cui descrizione, assime alle indicazioni relative ai costi e alle altre informazioni generali potrà essere visionata sul sito http://www.genovasegway.it 

Il Segway è un dispositivo di trasporto personale che sfrutta un'innovativa combinazione di informatica, elettronica e meccanica. Funziona come un'estensione del corpo ed è capace di imitare l'equlibrio umano. Permatte ad una persona di muoversi su di una pedana con due ruote parallele, azionata da due motori elettrici a batterie. Ma soprattutto il Segway è un mezzo pedonale che permette a chiunque di esplorare luoghi altrimenti raggiungibili solamente a piedi. 
Solo provandolo si potrà constatare la sua semplicità, la facilità di movimento e la disinvoltura nel divertimento.

Per gli ospiti dell'Hotel Vittoria, i tours potranno essere prenotati presso l'Hotel al momento della prenotazione o direttamente alla reception nel corso del soggiorno senza alcun supplemento.

mercoledì 29 gennaio 2014

Jackie Saccoccio Portrait Gallery /Galleria di Ritratti

Al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, dal 16 gennaio al 9 marzo 2014.
Villa Croce presenta la prima mostra monografica in un museo europeo di Jackie Saccoccio, pittrice americana classe 1963, che vive e lavora tra New York e il Conneticut. A Genova l’artista allestisce una nuova serie di lavori riuniti nella mostra Portrait Gallery /Galleria di Ritratti; un’installazione che pone le tele, con le loro masse imbronciate e centripete in dialogo con lo spazio della villa, giocando con il suo aspetto monumentale, ricreando un allestimento da pinacoteca classica.
I suoi grandi quadri astratti riflettono la luce mediterranea delle sale bianche della villa attraverso macchie di colore espressive e grumose. Nella grande sala affrescata l’artista ha ricreato una galleria di ritratti, satura di opere e di colori, in cui ciascuna tela emana un’aurea, una presenza. Disposti come una serie di ritratti ufficiali mostrano ciascuno un’astrazione,
capace di raccontare attraverso pigmenti e forme, l’essenza di una personalità, il suo spirito attraverso il peso e i toni del colore, dalle sovrapposizioni e dalla materia pittorica. Fa da contro altare alla sala dei ritratti una sala apparentemente vuota, dal titolo Portrait (Absence), Ritratto (Assenza). L’artista ha creato al museo un wall drawing (quasi un affresco) monocromo
di linee non intersecanti segnate dal vuoto lasciato da una serie di tele rimosse. Lo spazio bianco lasciato dai ritratti mancanti nel wall-drawing evoca prepotentemente un’assenza, in contrasto al pieno della sala adiacente mettendo in moto un gioco dinamico di vuoti e pieni. In altre sale l’interferenza tra pieno e vuoto viene esplorata attraverso grandi tele in cui spirali labirintiche scherzano con il vuoto rendendo il visitatore una figura lillipuziana confrontata dalla forza dell’arte.

http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique26

Mare dentro. Mostra di Alessio Gessati ed Ersoy Yilmaz

Al Galata Museo del Mare dal 6 dicembre 2013 al 5 marzo 2014
L´esposizione mette a confronto due personalità molto diverse tra loro per cultura, formazione e tipo di ricerca artistica, ma accomunate da una passione: il cinema. Da qui l´idea della curatrice Adelinda Allegretti, di far lavorare Alessio Gessati ed Ersoy Yilmaz su quell´unico piano comune, chiedendo loro di realizzare delle apposite opere inedite.
Il pubblico genovese, pertanto, ritroverà nei lavori esposti il mare, concepito come iconografico trait d´union tra Italia e Turchia, in un continuo rimando tra scene famosissime desunte dal cinema internazionale di tutti i tempi e film d´autore, per palati più fini.
Il titolo della mostra, “Mare dentro”, prende spunto dall´omonimo film (Mar adentro) del 2004 diretto da Alejandro Amenábar. Per fare subito un confronto tra i due artisti: mentre Alessio Gessati ritrae il protagonista, Ramón Sampedro interpretato da Javier Bardem, nel pieno della sua giovinezza e forza fisica, prima di quel tuffo che lo costringerà a letto per il resto della vita e creando pertanto il presupposto per la vera tematica del film, l´eutanasia, Ersoy Yilmaz lo ritrae ormai maturo, sdraiato nel suo letto, mentre con la fantasia continua a godere delle onde marine.
 Sullo sfondo, come sempre nelle sue opere, un chiaro riferimento all´iconografia tradizionale turca, con la riproduzione di una classica scena di navigazione.In collaborazione con l´Ufficio Cultura e Informazioni della Turchia, in Roma.

http://www.galatamuseodelmare.it

Cantare, sonare ovvero improvvisare Musica antica a Palazzo

A Genova dal mese di ottobre presso il Museo di Palazzo Bianco in via Garibaldi hanno preso avvio i Laboratori Musicali di Musica Antica: canto, viola da gamba, flauto dolce, percussioni storiche.
L´iniziativa, curata da un coordinamento di associazioni che da tempo operano in questo ambito, rappresenta una vera novità nella proposta della didattica musicale a Genova.
Si tratta di incontri settimanali aperti ad appassionati e curiosi o a musicisti esperti, che Si articolano in moduli bi-trimestrali in cui viene affrontato il repertorio antico, medioevale e rinascimentale, privilegiando la musica d´assieme. 
Gli incontri propongono un approccio diverso, che parte dall´esame di fonti storiche originali, e tuttavia non richiedono una formazione musicale specifica: in questa inversione di prospettiva ciò che generalmente è un percorso specialistico di nicchia viene affrontato in maniera accessibile e offre spunti e curiosità che possono trovare prosecuzione e approfondimento individuale.
Il nuovo modulo inizierà il 14 gennaio e si concluderà simbolicamente con la Giornata Europea della Musica Antica il 21 marzo 2014.
E´ possibile partecipare agli incotri della prima settimana senza obbligo di iscrizione.

Informazioni: 
E-mail: ciacgenova@gmail.com 
Cell. 338.1965248

Orari: 17.15-18.45
- Martedì: Percussioni storiche
- Mercoledì: Pizzichi e Viola da gamba
- Giovedì: Laboratorio Vocale “G” e Flauto dolce
- Venerdì: Laboratorio Vocale “V”

martedì 28 gennaio 2014

Camicie Rosse nella Grande Guerra. La Legione Garibaldina del 1914 nelle collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini

Presso l'Istituto Mazziniano - Museo del Risorgimento di Genova, dal 31 Gennaio al 12 febbraio 2014, si terrà la mostra documentaria e fotografica "La Legione Garibaldina del 1914 nelle collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini".

A cura di Annita Garibaldi Jallet e Letizia Paolini
La mostra, curata da Annita Garibaldi Jallet, Presidente nazionale dell’A.N.V.R.G, Letizia Paolini
e l’Ufficio Storico dell’Associazione Nazionale in Porta San Pancrazio (Roma), apre le
celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale, attraverso una serie di testimonianze
fotografiche e documentarie che illustrano la storia della Legione di volontari garibaldini, che
combatterono nelle Argonne.
Tale vicenda, che può essere considerata come l’ultima fiammata delle Camicie Rosse
risorgimentali, fu a lungo ignorata, sia perché giudicata episodio marginale della Grande Guerra, sia
perché ben presto strumentalizzata dal fascismo.
I materiali fotografici esposti riproducono documenti, fotografie e cimeli conservati nelle collezioni
del Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina di Roma e del Museo “Villa
Garibaldi” di Riofreddo, per gentile concessione dei rispettivi direttori, Mara Minasi e Andrea
Sebastiani.
L’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (A.N.V.R.G.), eretta a Ente morale e
riconosciuta dal Ministero della Difesa, è proprietaria e custode di cimeli lasciati in eredità da
garibaldini o donati da loro discendenti. In particolare una delle figlie di Ricciotti Garibaldi, Annita
Italia, ha donato una parte importante di cimeli della sua famiglia per costituire il Museo sito nella
sede dell’ A.N.V.R.G. in Porta San Pancrazio a Roma. Le Sezioni dell’ A.N.V.R.G. conservano
cimeli e documenti a loro affidati in ambito locale. L’Associazione si avvale delle Sezioni per
realizzare i suoi progetti culturali, e nel caso della mostra “Camicie Rosse nella Grande Guerra” è
stata coinvolta la Sezione di Riofreddo.
La mostra, proveniente da Milano, dopo Genova farà tappa a Jesi (AN). L’allestimento genovese è
frutto della collaborazione dell’Istituto Mazziniano – Settore Musei e Biblioteche, con
L’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (A.N.V.R.G.) e la sezione di Genova-
Chiavari “Sante Garibaldi”.
Orario: martedì- venerdì 9/13, mercoledì 9/19, sabato 10/19, domenica-lunedì e giovedì chiuso

Iniziative collegate:
11 febbraio 2014 ore 9,30 La legione garibaldina nelle Argonne (1914-1915), laboratorio a cura
di Liliana Bertuzzi (Istituto Mazziniano) dedicato alle scuole, nell’ambito del progetto nazionale
“Cittadinanza attiva” del Mibac (http://www.articolo9dellacostituzione.it)
12 febbraio ore 17,00, tavola rotonda I volontari liguri nelle Argonne, in collaborazione con
l’Associazione Mazziniana Italiana - sezione di Genova, l’ A.N.V.R.G e la sezione di Genova
– Chiavari “Sante Garibaldi”, con interventi di Bianca Montale, Università di Genova,Annita
Garibaldi Jallet, Presidente nazionale dell’A.N.V.R.G, Agostino Pendola, Presidente A.M.I –
sezione di Genova,Marilena Mezzatesta, A.M.I – Genova, Maria Lazzarino Del Grosso, Presidente
della Sezione di Genova – Chiavari “Sante Garibaldi” dell’A.N.V.R.G, Raffaella Ponte Direttrice
Istituto Mazziniano.
Informazioni: http://www.mazziniano.museidigenova.it, museorisorgimento@comune.genova.it,
telefono: 010/2465843

“PEOPLE PROFIT PLANET FOR A SUSTAINABLE MARITIME WORLD” , convegno al Galata Museo del Mare