sabato 20 aprile 2013

Mostra di incisione "Il segno inciso"


Martedì 23 aprile 2013 alle ore 17.00, inaugurazione della mostra IL SEGNO INCISO, nel Museoteatro della Commenda di Prè, secondo piano. 30 opere sul tema del  paesaggio, realizzate con varie tecniche di incisione tra cui l’acquaforte, ingresso libero fino ad esaurimento posti. Becchelli Mariella, Colla Teresa, Franzone Giuliana, Rossi Antonino, Venturini Maria Teresa e Scheri Enrico, sono gli artisti protagonisti che  hanno partecipato  al corso di incisione gestito dal bravo artista genovese Marco Laganà, a cura della Cooperativa Omnibus in collaborazione con Mu.MA. 

Partecipano:  Maurizio Daccà, Vicepresidente Associazione Promotori Museo del Mare onlus, Anna Ghinatti,  Presidente Cooperativa Sociale Omnibus e Marco Laganà, Artista e docente del corso di incisione.  

   
Omnibus: Cooperativa sociale nata a Genova-Pegli nel 1987, specializzata in servizi rivolti a minori disabili ed anziani, si è sempre contraddistinta per attività e laboratori artistici di vario tipo rivolti alla popolazione genovese. Per mezzo degli educatori e dei ragazzi frequentanti il centro riabilitativo per disabili di Genova-Prà ha ideato e realizzato la mostra fotografica “Prove di sterminio - L’eliminazione dei disabili nella Germania nazista” che venne allestita per la prima volta a Febbraio 2008 presso i locali di Palazzo Ducale in Genova per poi girare varie città italiano fino ad approdare a Roma presso la Camera dei Deputati. Omnibus ha realizzato, inoltre, varie mostre fotografiche all’interno dei locali del Museo Navale di Pegli; tra queste merita particolare attenzione quella relativa alla Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto che, a Marzo 2004, è stata visitata da 5253 persone.
Marco Laganà: socio-lavoratore della Cooperativa Omnibus. Artista genovese poliedrico, suo il Presepe di cartapesta esposto nei periodi natalizi 2008 e 2009 nel Palazzo della Regione Liguria ed attualmente nelle sale del Museo Diocesano di Genova. Esperto in laboratori di animazione (una sua creazione ha vinto il Premio Luzzati 2012), teatrali (è operatore pedagogico-teatrale) e di incisione. Degno di nota un laboratorio teatrale da lui ideato dove interagiscono ragazzi disabili con normodotati.


Orari Museoteatro della Commenda di Prè
piazza della Commenda,16126 Genova 
biglietteria tel. 010 5573681
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 17.00
sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00

venerdì 19 aprile 2013

Restauri nella chiesa di Santa Maria della Castagna


Faranno presto ritorno nell’antica chiesa di Santa Maria della Castagna di Genova Quarto due importanti opere d’arte, recentemente sottoposte a un impegnativo restauro sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, intervento i cui significativi risultati saranno illustrati in occasione della presentazione organizzata martedì 23 aprile alle ore 16.30 presso il Museo Diocesano di Genova (con interventi di Paola Martini, Grazia Di Natale, Gianluca Zanelli e Antonio Silvestri), dove le opere rimarranno esposte al pubblico prima di essere ricollocate nella loro sede.  

Oggetto del restauro sono stati due manufatti di notevole rilevanza sia per la storia dell’arte ligure, sia per la comunità di Genova Quarto, da sempre legata a queste antiche effigi sacre, oggetto di profonda venerazione. Si tratta in particolare della piccola scultura lignea raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, realizzata alla fine del Duecento da un ignoto scultore ligure-piemontese, e della preziosa tavola con la Madonna con il Bambino e due angeli dipinta da Andrea “de Aste” nel 1424
   
Grazie al fondamentale interessamento del parroco, don Carlo Migliori, è stata avviata, in stretta collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, la ricerca di uno sponsor illuminato disposto a sostenere i costi del restauro, che, per il precario stato in cui versavano i manufatti, risultava non più prorogabile. A rispondere generosamente nel maggio 2011 a questa istanza è stata la Compagnia di San Paolo, che ha reso così possibile l’esecuzione delle operazioni, condotte dal laboratorio di restauro di Antonio Silvestri (Genova), coinvolto dal parroco al momento dell’individuazione sulla tavola di pericolosi sollevamenti. Numerose e grossolane ridipinture snaturavano l’originaria qualità esecutiva sia della scultura sia del dipinto, interventi che, con il trascorrere del tempo, hanno contribuito ad aumentare il degrado delle opere, interessate dall’attacco di tarli e di altri microrganismi, assieme alla notevole presenza di sollevamenti e cadute di materia pittorica. Prima e durante il restauro sono state condotte varie analisi scientifiche, in particolare sulla tavola di Andrea “de Aste”, utile guida per le scelte di restauro poi intraprese. 
   
Si è trattato quindi di restauri complessi, i quali non soltanto hanno interrotto il degrado e garantito la futura sopravvivenza delle opere, ma ne hanno recuperato in gran parte le forme e le cromie, prima offuscate da ridipinture che non consentivano la corretta lettura. Un intervento che è diventando anche occasione per nuovi approfondimenti critici condotti da Gianluca Zanelli e pubblicati, assieme a un contributo di Grazia Di Natale dedicato alla ricostruzione delle vicende devozionali delle immagini e alle schede di restauro redatte da Antonio Silvestri, nel volume, edito dalla Sagep Editori di Genova, che verrà presentato nell’occasione.
Durante l’incontro, ospitato presso il Museo Diocesano di Genova, saranno brevemente presentati i risultati delle ricerche storico-artistiche, che per quanto riguarda la tavola di Andrea “de Aste” vedono coinvolti anche contesti culturali diversi da quello della Superba. L’opera evidenzia complesse caratteristiche culturali, proprie di un maestro, forse di origini piemontesi ma genovese di formazione, che fu protagonista della produzione pittorica ligure dei primi decenni del Quattrocento (sue sono la Madonna e il Bambino conservata a Porto Venere nel Santuario di Santa Maria delle Grazie e il dipinto di analogo soggetto pervenuto al Museum of Art di El Paso). L’immagine della Castagna costituisce il fulcro di una complessa ricostruzione del percorso di una personalità fondamentale della cultura tardo-gotica italiana, un’esperienza di notevole spessore che, come suggerito da una parte della critica, si sviluppò nel corso dei primi decenni del Quattrocento verosimilmente tra Genova, il Basso Piemonte e Napoli. Ad Andrea “de Aste” vengono infatti riferite da alcuni studiosi, oltre al polittico della chiesa del Carmine di Incisa Scapaccino (Asti), anche le opere precedentemente ascritte al “Maestro dei Penna”, tra cui un trittico proveniente dall’oratorio di Santa Monica a Napoli raffigurante al centro la Madonna col Bambino e due angeli, e un’Adorazione dei Magi già nella collezione Imperiale a Genova, ciò a testimonianza di un profondo dialogo tra le due realtà culturali nell’ambito di un suggestivo percorso.
   
Nella tavola di Quarto convivono richiami sia all’arte ligure tardo-trecentesca, negli angeli speculari che reggono le tende, sia “nuovi” caratteri di eleganza e raffinatezza propri della cultura cortese. La Vergine, dalla dolce espressività, regge con la mano il Bambino, che, al gesto tenero del dito in bocca, contrappone quello solenne della benedizione, e veste due vezzosi stivali a punta, simili a quelli dei cacciatori e dei cavalieri dell’epoca, quasi si trattasse di un’atmosfera da fiaba. L’opera di Andrea “de Aste” era conservata e venerata fin dal 1427 nella chiesa del Chiappeto; quando l’eremo venne sopresso, nel 1811, la tavola giunse alla Castagna, dove divenne in breve tempo oggetto di profonda venerazione.
Per quanto riguarda invece il simulacro raffigurante la Madonna col Bambino in trono di un ignoto scultore ligure-piemontese, la tradizione popolare vuole che l’opera sia stata ritrovata miracolosamente all’interno di un albero di castagno cavo, come testimoniano alcuni ex voto conservati nella sacrestia. Tra le rare sculture medioevali in legno ancora conservate all’intero del territorio ligure, l’immagine appare un’importante testimonianza del clima artistico della fine del Duecento, quando, sulla tradizione locale, si innestarono stilemi provenienti da ambiti come il Piemonte e l’area “d’Oltralpe”.
   
Interverranno alla presentazione: 
Arch. Maurizio Galletti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Mons. Marco Doldi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Genova
Dott. Andrea Muzzi, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
Dott. Roberto Giovanni Timossi, Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo
Don Carlo Migliori, Parroco della Chiesa di Santa Maria della Castagna

mercoledì 17 aprile 2013

L’Associazione Culturale Betasom donerà al Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni un modello del sommergibile Nazario Sauro.


Sabato 20 aprile 2013 a partire dalle ore 10.00 presso l'Auditorium del Galata Museo del Mare di Genova l'Associazione Culturale BETASOM (http://www.betasom.it) donerà al Mu.MA un modello del Sommergibile NAZARIO SAURO - S-518. Con l'occasione verranno approfondite tematiche storiche legate al personaggio di Nazario Sauro, eroe del primo conflitto mondiale, e all'attività operativa del sommergibile che ne porta il nome e che è parte integrante del Galata Museo del Mare dal 2010.

Il modello, completamente autocostruito dagli iscritti all’Associazione attraverso una collaborazione che ha coinvolto città lontane, dall’anseatica Amburgo a Bassano del Grappa, a Genova, Milano, Ascoli Piceno e Ventimiglia, è in legno massello arricchito di parti foto-incise e in resina. La verniciatura, a colori acrilici, ha richiesto l’interessamento di una ditta specializzata che ha prodotto per l’occasione la particolare miscela riproducente l’esatto colore mimetico dell’originale. In scala 1:50 raggiunge la lunghezza di 130 cm. e 13 kg di peso.

Programma della giornata:
* Ore 10.00 apertura lavori
* Ore 10.15 conferenza sul tema Sauro, i sommergibili e l'Eroe. 

Relatori: dott. Maurizio Brescia, pubblicista navale, e avv. Andrea Tirondola, presidente dell’Associazione BETASOM.

Seguirà la proiezione del documento filmato 18 settembre 2009 - S-518 Nazario Sauro: Ultima missione , il racconto dell’ultimo viaggio del Sauro e il principio della sua nuova vita, a cura di Roberto Bajano.
* Ore 11.30  Cerimonia di donazione del modello del Sommergibile SAURO al Galata Museo del Mare.

La partecipazione alla manifestazione è libera, tanto per i visitatori del "Galata Museo del Mare" quanto per tutta la cittadinanza, che è invitata a partecipare.

Con tale evento l'Associazione BETASOM intende rafforzare i vincoli culturali con il Galata Museo del Mare, quale ideale prosecuzione del contributo fornito alla musealizzazione del Sommergibile SAURO, dal 2010 visitabile nella Vecchia Darsena di Genova.

L'associazione Betasom, nata come comunità internet nel 2002 (http://www.betasom.it) , ha nel tempo sviluppato le proprie attività nell'ambito della ricerca storico-navale, della simulazione sommergibilistica computerizzata, della pubblicistica, del modellismo e del collezionismo e vanta oggi quasi 5.000 iscritti, molti dei quali ufficiali e sottufficiali in servizio della Marina Militare, storici, giornalisti, pubblicisti della stampa di settore e modellisti di livello internazionale.
Nella fattispecie, preparati e autorevoli membri dell'Associazione hanno fattivamente collaborato, nel recente passato, con il "Galata Museo del Mare" per le attività che - a maggio 2010 - hanno portato all'apertura al pubblico del sommergibile SSK 518 Nazario Sauro.
La denominazione Betasom ricorda a sua volta l'omonima base di Bordeaux da cui - nel corso della seconda guerra mondiale - operarono i sommergibili italiani destinati in Atlantico che scrissero alcune delle più gloriose pagine della storia della nostra Marina durante il conflitto.

http://www.galatamuseodelmare.it

martedì 16 aprile 2013

La Porta del Tempo IV Edizione


Sabato 20 e Domenica 21 aprile 2013 torna l’appuntamento con l’arte e la storia di Genova nella quarta edizione de “La Porta del tempo”, evento-spettacolo in cui le sale e il Chiostro medievale del Museo Diocesano di Genova si animano di personalità storiche della città e di personaggi che escono dalle opere d’arte del museo per narrare le loro vicende.

La frizzante atmosfera di un mercato medievale di fine Trecento, la principessa egiziana che salvò Mosè dalle acque, il pittore cinquecentesco Luca Cambiaso presso un’opera da lui realizzata, una struggente Maddalena che piange, in canto, la morte del suo Signore: queste ed altre le suggestioni che saranno proposte nel percorso guidato, dove il tatto, la vista, l’odorato e l’udito vengono stuzzicati dai molteplici stimoli delle diverse scene, nell’intento di  creare un’esperienza immersiva e coinvolgente che trasmetta l’emozione di essere stati davvero presenti alle vicende che vengono narrate.

Numerosissimi i volontari coinvolti nella rappresentazione, con un unico scopo: valorizzare e far conoscere la storia di Genova e uno dei suoi musei più affascinanti: il Museo Diocesano. Ecco nel dettaglio le tappe di quest’anno:

Il mercato:
In un mercato medievale del secolo XIV, tra drappieri, sarti, merciai, besagnini e speziali, giunge inaspettato un gruppo di forestieri … quale ghiotta occasione d’affari per i pronti mercanti genovesi! L’attenzione dei nuovi venuti è strattonata a destra e a manca, nel tentativo di vendere le proprie mercanzie e, a tale scopo, i venditori non esitano a narrare numerose storie divertenti …

Il Santo che non esiste
Cosa vi viene in mente se si dice: San Lazzaro? Con molta probabilità, non avete pensato a quello giusto! Ve lo racconterà il Santo stesso, uscito dal quadro che lo rappresenta, con un poco di invidia e molta ironia…

Il lamento di Maddalena
Uno struggente canto di malinconia e perdita, accanto a tre opere che ritraggono Maria Maddalena. Opere diverse – una è un ricamo antico, le altre due sono tavole dipinte – ma che raffigurano sempre il medesimo dolore di fronte alla Croce. Ma il dolore si aprirà infine verso la gioia della Resurrezione!

Il martirio di Sant’Andrea
Accanto ad Andrea, legato sulla croce, si muove una folla soffocante: popolani e signori, uomini, donne e bambini, taluni interessati, altri indifferenti rispetto alla tragedia che si sta compiendo. Una figura si stacca dalla folla per interloquire con i visitatori: è una delle testimoni della vicenda, che ci racconterà la sua esperienza.

L’Ultima Cena di Luca
Nella celebre “Ultima Cena” di Luca Cambiaso, datata circa 1575, Gesù Cristo e gli Apostoli sono disposti lungo la tavolata secondo l’innovativo modello di Leonardo da Vinci, il quale non volle rappresentare il momento della condivisione del pane e del vino, ma quella, assai più drammatica, della rivelazione del prossimo tradimento. Ma perché Luca aderisce a tale scelta? Il pittore stesso, raffigurato anch’esso a margine del dipinto, ce lo rivela.

La principessa egiziana
Tra i giunchi che contornano il grande Nilo, la figlia del Faraone scorge una cesta: dentro, un bimbo appena nato, che la madre ebrea ha così voluto sottrarre a morte certa.  La principessa decide subito di adottarlo come suo: lo chiamerà Mosè.  La sua storia è narrata in prima persona di fronte alla tela di Anton Maria Vassallo che rappresenta la vicenda.

Orari
Sabato 20 aprile 2013 alle ore 15.30, 16, 16.30, 17, 17.30, 18, 21
Domenica 21 aprile 2013 alle ore 15.30, 16, 16.30, 17, 17.30, 18
I tour delle 15.30 sono dedicati alle famiglie con bambini (5-11 anni).

A cura di Arti&Mestieri e Ianua temporis. Regia di Fabrizio Giacomazzi (Studio Associato Attori). 

Con Valeria Agrosì, Bianca Alloisio, Tiziana Ciresola, Francesca Cristini, Armida Di Garbo, Marcella Di Garbo, Andrea Facco, Alessandra Lusso, Massimo Orsetti, Valentina Roncallo, Michele Serafica, Yuri Zanelli.  Con la partecipazione di: Gruppo Storico San Giorgio, Gruppo Storico Culturale Sextum.
Costumi di Gabriella Lussana.

Ingresso € 12, ridotto € 10, per bambini e ragazzi (5-18 anni) € 7, gratis sotto i 4 anni.

La riduzione è riservata ai possessori di Card Cittadino, ai Soci Coop  e fino a due accompagnatori del tour “famiglie”.

Info e prenotazioni: Museo Diocesano di Genova, via T. Reggio 20r. Tel. 0102475127 (biglietteria), e-mail  info@museodiocesanogenova.it

http://www.ianuatemporis.it

La nuova Bottega Solidale incontra la moda etica di Marina Spadafora


Equa, solidale, sostenibile, originale e realizzata senza sfruttamento, la nuova collezione di Marina Spadafora, direttore creativo di Auteurs du Monde - linea moda Altromercato - sarà protagonista mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 presso l'Auditorium del Galata Museo del Mare.

La Bottega Solidale di Genova “scende in passerella” con le creazioni green oriented di Marina Spadafora per festeggiare il nuovo punto vendita a Porto Antico che aprirà al pubblico giovedì 18 aprile a Palazzo Millo, in una posizione centrale, a ridosso del mare, ideale crocevia di popoli e di culture. La stilista racconterà come nasce un abito fair trade, complici e interpreti la speaker radiofonica Marina Minetti e l’attrice Emanuela Rolla con le sue giovani allieve. Un viaggio tra valori e volti del commercio equo, in cui abiti, immagini e parole raccontano di etica, giustizia sociale e diritti. "Ci piace creare prodotti belli, che piacciono alle persone che li acquistano ma la nostra gioia più grande è che questo significa anche la creazione di sviluppo e progetti sociali per le comunità dei nostri partner, i piccoli  produttori di Asia, Africa e America latina"

Peculiarità della nuova Bottega Solidale, uno dei 33 punti vendita in partnership con ctm altromercato - la più grande organizzazione di commercio equo italiana -, saranno gli allestimenti in legno, naturali e artigianali, dai colori caldi, accoglienti e marinari. Al suo interno sarà possibile curiosare tra prodotti solidali provenienti da tutto il mondo, nel rispetto di un’economia equa e sostenibile, sensibile al pianeta e a chi lo abita.

Novità tutta genovese sarà il CORNER DELLE ALLEANZE, uno spazio messo a disposizione dei compagni di viaggio de La Bottega Solidale – associazioni, ONG, cooperative – impegnati sul territorio nel sensibilizzare i genovesi. Obiettivi principali: rafforzare la rete e dare spazio ad altre  progetti di economia solidale e umanitari. “Gli ospiti” si alterneranno a rotazione, il primo ad inaugurarlo sarà LIBERA, associazione di promozione sociale, nata il 25 marzo 1995, con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.

Un altra proposta speciale della nuova bottega sarà uno spazio interamente dedicato a Fabrizio De André: partendo dalle t-shirt colorate e originali di Canzoni oltre le sbarre - ispirate ai versi del cantautore genovese,  realizzate dai detenuti a Casa Circondariale di Genova Marassi all'interno del progetto di economia carceraria che la Bottega Solidale ha avviato grazie alla collaborazione con la Fondazione De Andrè – ai  libri, musica e altre proposte dedicate al cantautore genovese la cui poetica, dedicata a dar voce agli emarginati, gli ultimi e i ribelli, sembra animare anche i valori del commercio equo e solidale.

APPROFONDIMENTI
MARINA SPADAFORA, negli anni '90 è stata tra le designer più sperimentali delle  passerelle milanesi.  Docente di fashion design al Naba, la Nuova accademia di Belle Arti a Milano, e direttore creativo del marchio di Altromercato Auteurs du Monde, una linea di moda sostenibile e raffinata che è espressione dell'abilità di centinaia di artigiani, donne per la maggior parte, che vivono e lavorano in Asia, America Latina e Africa. Designer della collezione pret à porter, lavora con materiali biologici e certificati Fairtrade e definisce antropologica la sua collezione: “ogni capo ha una sua storia e identità, ed è rifinito a mano da artigiani provenienti dal sud del mondo”.  

LA BOTTEGA SOLIDALE è un’organizzazione no profit che da 20 anni promuove a Genova il commercio  equo e solidale, un economia fondata sui principi di equità, sostenibilità, trasparenza e solidarietà. Nelle cinque Botteghe genovesi, nelle attività per le scuole, nelle iniziative di piazza La Bottega Solidale promuove prodotti, progetti e culture dal Sud del Mondo, per costruire una società e un economia che  mette al centro le persone e il rispetto l’ambiente. Grazie all’impegno di oltre 1.000 soci, 130 volontari e 20 lavoratori, La Bottega Solidale propone ai cittadini azioni concrete per un cambiamento sociale ed economico, attraverso le proposte di commercio equo, Finanza etica, Turismo responsabile e i progetti di sensibilizzazione sul territorio. Per costruire insieme un mondo più giusto.

Per informazioni
La Bottega Solidale Tel 010 265828
http://www.bottegasolidale.it