giovedì 4 luglio 2013

"Scintille" al Porto Antico di Genova

Domenica 14 luglio alle ore 21,30 in piazza delle Feste al Porto Antico, si terrà lo spettacolo teatrale "Scintille" (con Laura Curino, testo e regia di Laura Sicignano) che tratta, tra gli altri, il tema dell'emigrazione negli USA di tanti italiani, le loro speranze, la discriminazione spesso subita dai nostri connazionali partiti in cerca di miglior fortuna. Temi importanti al centro dell'attività di CISEI, che ha perciò voluto collaborare con il Teatro Cargo alla realizzazione di questo evento al Porto Antico.
Lo spettacolo verrà preceduto dalla proiezione del video "Emilia, una di noi", curato da Cristina Pitruzzella che illustra i contenuti della mostra omonima, promossa dalla Cgil, realizzata grazie alle indagini storiche del ricercatore Giorgio Viarengo ed ospitata sino al prossimo 30 settembre alla Lanterna di Genova: si tratta del racconto della storia di Emilia Prato e della sua famiglia, originari della Val Graveglia, la migrazione in "AMERICA", la tragica fine della protagonista e le fasi del processo ai proprietari della famigerata Triangle.

"se non ci ribelleremo, sarà solo la giusta punizione per essere state povere e docili"

"Scintille"
Con Laura CURINO
Testo e regia di Laura SICIGNANO
Ricerca storica  Silvia SURIANO 
Musiche originali  Edmondo ROMANO 
Scene di Laura BENZI 
Costumi di Maria Grazia BISIO 
Disegno luci Tiziano SCALI
Produzione Teatro Cargo

"Scintille" tratta temi attuali e importanti:
la sicurezza sul lavoro, la discriminazione subita da italiane, italiani e altri emigrati negli USA, le prime forme di organizzazione sindacale, la storia dimenticata delle donne che hanno fatto la grande Storia, le speranze dei migranti di ogni tempo e Paese, l'emancipazione femminile.
Una fabbricazione sinestetica, un’opera tattile e precisissima, pièce di alta ingegneria emozionale e storica, un evento così brutale, assurdo e veloce: 18 minuti per morire 146 persone alla TWC. 
Va eseguito con delicatezza e amore.
Scintille porta anche nel suo grembo la declinazione femminile della tragedia: tutte donne, tutte giovani, tutte povere, tutte immigrate".                                                      
[gli ALTRI - Katia Ippaso]

"Nell’interpretazione della Curino, il dolore e anche la dignità di quella “grandine di lucide scintille” di cui restano le due camicie bianche legate all’intelaiatura che rappresenta i banchi di lavoro della fabbrica…testo intenso".                                                           
[La Repubblica - Donatella Alfonso]

Lo spettacolo fa parte della rassegna Porto Antico EstateSpettacolo.

Biglietti:
Intero: 12,00 €
Ridotto: 10,00 € (ragazzi sotto i 18 anni, ultrasessantacinquenni, abbonati annuali AMT, iscritti CGIL)

Informazioni e Prenotazioni:
Tel. 010.694240
E-mail: promozione@teatrocargo.it 

"Scintille" è realizzato con il sostegno del Comune di Genova, con il patrocinio della Provincia di Genova e in collaborazione con Porto Antico di Genova S.p.A., CGIL, CISEI.

Prima dell’inizio dello spettacolo sarà proiettato il video "Emilia, una di noi", a cura della CGIL.

Il video, curato da Cristina Pitruzzella, illustra i contenuti della mostra fotografica "Emilia, una di noi”, utilizzando il materiale con il quale Getto Viarengo ha raccontato la storia di Emilia: foto e documenti storici dell'epoca, anche originali.
Il  racconto parte dalla storia di Emilia Prato e della sua famiglia, originari della Val Graveglia, la migrazione in "AMERICA", la tragica fine della protagonista e le fasi del processo ai proprietari della famigerata Triangle.

CISEI Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana

• raccoglie il patrimonio di esperienze del porto storico di partenza dell’emigrazione italiana e promuove studi, organizza conferenze ed eventi per contribuire alla riflessione sul tema migratorio

• in sede internazionale collabora con i principali centri studi e musei dell’America Latina, degli Stati Uniti e dell’Australia, ed è membro di AEMI - Association of European Migration Istitutions, l’associazione fra centri e istituzioni europee che si occupano di studi sui fenomeni migratori

• in sede nazionale ha avviato progetti di collaborazione con centri e musei regionali, con il MEI - Museo  Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Roma e con il MEM - Memorie e Migrazioni, il museo allestito presso il Galata Museo del Mare e della Navigazione di Genova

• sta realizzando il più grande archivio on-line dell’emigrazione italiana con l’obiettivo di dare un nome e un cognome agli emigranti partiti dall’Italia negli ultimi due secoli e di ricostruire, quando possibile, la loro storia

Ad oggi l’archivio possiede informazioni su quasi 4 milioni di emigranti

CISEI - Centro Internazionale Studi sull'Emigrazione Italiana
Commenda di Pré - Piazza della Commenda, 1
16123 Genova - Italia
Telefono: +39 010 25 18 397
E-mail: segreteria@ciseionline.it

mercoledì 3 luglio 2013

Tacet (o del cammino verso la spiritualità dal Magnificat di Monteverdi)

Venerdì 5 luglio 2013, alle ore 21 il Museo Diocesano di Genova in collaborazione con il Circolo ANSPI Ravasco Danza, presenta lo spettacolo “TACET o del cammino verso la spiritualità dal Magnificat di Monteverdi”.
Al centro di questo raffinato spettacolo di danza è il sontuoso Magnificat a sette voci tratto dal Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi (Cremona 1567 – Venezia 1643), che allude alla visita della Vergine a Sant’Elisabetta.
Magnificat è infatti la prima parola dell’intenso cantico di ringraziamento e di gioia che Maria pronuncia in risposta al saluto della cugina, riportato dal vangelo di Luca (1,39-55). L’episodio è rivisitato prendendo spunto dalla straordinaria rappresentazione pittorica che Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio (Firenze 1449-1494) realizzò nel 1491 per la cappella Tornabuoni  in Santa Maria Maddalena de’ Pazzi a Firenze ed ora conservata al Louvre.
Sotto un solenne arco trionfale, arricchito da un fregio con conchiglie e perle, allusione alla purezza della Vergine, avviene l’incontro tra Maria ed Elisabetta, entrambe beneficate dall’opera dello Spirito Santo, sullo sfondo di un vasto paesaggio che richiama Roma e Gerusalemme. Il pittore inserì nella composizione anche Maria di Cleofa e Maria Salomè, le due pie donne che assistettero alla morte e testimoniarono la Resurrezione di Cristo. La ricerca di attualizzazione dell’evento, espressa dal sapiente gioco artistico delle luci, viene rappresentata nella danza ed esaltata dalla musica monteverdiana, in un raffinato intreccio di gesti, immagini e suoni, in cui la bellezza suscitata dall’arte conduce alla percezione della spiritualità.
Lo spettacolo sarà introdotto dall’approfondimento di tre importanti opere a soggetto mariano provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Castagna di Quarto e dalla chiesa di Nostra Signora del Belvedere, recentemente restaurate sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.
Anche questa è un’occasione eccezionale per poter vedere da autentiche scoperte del nostro patrimonio artistico che, una volta ritornate alle chiese di provenienza, saranno ricollocate sugli altari e non più visibili da vicino.

LES PETITS RATS
Il Circolo ANSPI Ravasco Danza svolge la sua attività all'Istituto Eugenia Ravasco di Piazza Carignano 1, Genova. La danza è seguita in modo particolare dal Circolo ANSPI e dalle Suore Ravasco che vedono in essa un veicolo di disciplina, arte e cultura. Oltre alle lezioni di tecnica classica, le allieve sono accompagnate ad assistere a balletti nei teatri, visite a mostre, ascolto di concerti, lezioni con professionisti internazionali. Tutto questo bagaglio è il 'fiore all'occhiello' del settore danza che coniuga la ricerca della bellezza con l'esigenza di aiutare i giovani ad abbracciare diverse realtà della vita e, se possibile, diventarne vettori.
Le allieve (Gaia Campanini, Sabina Frigerio, Ginevra Maroni, Marta Queiroli), chiamate affettuosamente dai loro sostenitori “Les Petits Rats”, sono state ultimamente invitate alla Banca d'Italia e all'Abbazia di San Girolamo alla Cervara di Portofino. Per gli spettacoli si affrontano musiche non di solo repertorio del balletto classico ma facendo ‘incursioni’ sperimentali per esempio con Liszt (Sonata in si minore), Wolfgang Rihm, Cecconi, Monteverdi, etc.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. 
Per informazioni tel. 010 2475127 (dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19). 
Con Arti&Mestieri.

Estate con il Museo con il nuovo orario estivo!

Nei mesi di luglio, agosto e settembre 2013, il Museo Diocesano approfitterà dei lunghi pomeriggi estivi per prolungare il suo orario di apertura pomeridiano fino alle ore 19.
L’orario di apertura dei mesi estivi sarà dunque dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. 
Chiuso al mattino e la Domenica.

Il Museo del Tesoro manterrà il consueto orario: da lunedì a sabato, 9-12 e 15-18.

martedì 2 luglio 2013

Archeologia industriale e architetture contemporanee nel porto di Genova

Giovedì 4 luglio 2013, per il ciclo “Per mare, di Villa in Villa”, un’ora di navigazione con il commento di Giovanna Rosso del Brenna dell'Università degli Studi di Genova su Archeologia industriale e architetture contemporanee nel porto di Genova.   

Partenza da Camogli h 17.30 Rientro a Camogli h.20.30 € 20,00 
Partenza da Genova h 18.30 Rientro a Genova  h 19.30 c. € 15,00
Mini buffet offerto a bordo

Apre la V edizione della manifestazione “Per mare, di Villa in Villa”  la conferenza di Giovanna Rosso del Brenna, docente della Facoltà di Architettura di Genova, dedicata da un lato alle testimonianze di archeologia industriale di cui, grazie alla sua storia secolare, è ricco il porto di Genova, dall’altro alle nuove architetture che stanno creando un museo all’aperto di opere dei più affermati architetti contemporanei- Piano, Nouvel, Consuegra- e che sono soprattutto segno delle profonde trasformazioni in atto in questa fondamentale parte della città.  .
Partendo a bordo della motonave “Sagittario” della Società Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso”, ancorata davanti al Baluardo, si costeggeranno moli, calate, ponti, fino a costeggiare la pista dell’aeroporto, a ponente, e i padiglioni della Fiera del Mare a levante.

Per motivi organizzativi è indispensabile prenotare presso
Soc. Battellieri “Golfo Paradiso” tel. 0185772091
   
Così Giovanna Rosso del Brenna anticipa il percorso e i punti su cui si soffermerà:

Il porto è il luogo più complesso ( e forse il più esaltante) della storia di Genova, dove  coabitano frammenti del passato, realizzazioni contemporanee  e iniziative e progetti rivolti al futuro : come conoscerlo, se non dal mare?

Partiamo dal Mandraccio - dove esisteva l’ insenatura naturale tutto è cominciato -   e  navighiamo nel Porto antico, che è il risultato del progetto di riconversione  ideato dall’arch. Renzo Piano per le celebrazioni colombiane del 1992 , realizzato tra il 1985 e il ‘92 con  successive “rifiniture”:
Osserviamo in Darsena un campionario di interventi architettonici sui vecchi magazzini dell’Ottocento: Galata (2004 arch. Guillermo Vasques Consuegra),  Facoltà di economia, Cembalo, Istituto Nautico.
Consideriamo il futuro di Ponte Parodi  e il meccanismo dei concorsi internazionali:
se nei casi precedenti la “filosofia” era intervenire sul costruito, qui le logiche  sembrano cambiate e per la sistemazione dell’area del grande silos degli anni ‘60 vince il concorso internazionale del 2001 Ben Van Berkel (con studio ad Amsterdam, Hong Kong e a Shanghai)  che ha la meglio  su altri  progetti più rispettosi dell’esistente e interpreti della morfologia “verticale” di Genova.
Superiamo l’Hennebique, il primo edificio in cemento armato costruito a Genova,  in attesa di recupero.
Scopriamo le due Stazioni Marittime, quasi contemporanee, ma così diverse- storicista  quella di ponte dei Mille, razionalista e neorazionalista quella di ponte Andrea Doria - e il nuovo Terminal Traghetti

Tutto cambia quando – attraverso il varco aperto  nel molo Galliera,  che ricorda nel nome il patrizio genovese che con la sua storica donazione rese possibili in tempi brevi i lavori di ampliamento e modernizzazione di fine Ottocento – usciamo dal vecchio porto: 
Da Calata Sanità, lungo i ponti a pettine di Sampierdarena dati in gestione a terminalisti privati – dove sono in corso i grandi riempimenti per la costruzione di banchine continue -  
fino alla pista dell’aeroporto
 Il presente e il futuro ci assalgono con un paesaggio in movimento di gigantesche gru, navi, containers,  di cui non è possibile percepire la (inquietante) bellezza.

Il ritorno “ a diritta”, lungo la Diga Foranea  ci offrirà un momento di calma , per raccogliere le idee e respirare :  fino alla  Fiera del mare,  e al Padiglione Blu dell’architetto Jean Nouvel. 

Poi costeggeremo  il Porticciolo Duca degli Abruzzi ( con la sede de Yacht Club Italiano), 
le  Riparazioni  Navali , i Bacini di carenaggio e  la vecchia sede dell’ “OARN” al molo Giano,
a calata Boccardo il  Langher Heinrich, l’ormai famosa gru galleggiante del 1915,  la prima attrezzatura portuale restaurata da un armatore privato e vincolata come bene culturale 
Calata Gadda con le Lavanderie Italia
I Magazzini del cotone.. 

e il viaggio nel tempo si chiude con l’approdo ai piedi dell’ultima a gru idraulica del porto vecchio, davanti al Baluardo da dove si era partiti  

Giovanna Rosso Del Brenna (Genova, 1942)
Storica dell’arte  (i suoi primi studi pubblicati riguardavano, nei lontani anni ‘70, gli affreschi del ‘500 nei palazzi genovesi e in particolare l’opera di Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco), si è dedicata soprattutto alla storia della città, prima con Eugenio Battisti al Politecnico di Milano, poi  in Brasile ,  dove ha insegnato per molti anni all’Università  Cattolica  di Rio de Janeiro (PUCRJ),  coordinato un centro di studi e realizzato mostre, pubblicazioni  e convegni sulla storia urbana di Rio  e sul tema del trasferimento dei modelli urbani europei nell’America Latina.
Per questa attività culturale e scientifica le è stato conferito il titolo di cittadino onorario del Municipio di Rio de Janeiro.
Rientrata in Italia negli anni 90, ha coordinato a Milano presso il Dipartimento di Scienze del Territorio del Politecnico un programma interuniversitario di studi comparativi sulla città e il territorio in Europa e in America Latina, collaborando come visiting professor con le Facoltà di Architettura dell’Universidad Nacional di Buenos Aires, dell’Universidad de los Andes, Venezuela e  con il programma di Dottorato in “Historia del arte y de  la arquitectura en Iberoamérica”, dell’Universidad Pablo de Olavide, di Siviglia.
Dal 1998 svolge attività docente in Italia, come professore a contratto del corso di laurea in Conservazione dei Beni culturali  (fino al 2010) e delle scuole di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Genova e dell’Università Cattolica di Milano.  
Attualmente insegna “Archeologia industriale” e “Storia delle arti decorative e industriali”  presso queste due università ed è  membro del collegio docente del Dottorato in Storia e Conservazione dei Beni culturali artistici e architettonici  diretto da Lauro Magnani;  ma non ha mai abbandonato del tutto  i suoi studi ”americani”.

E’ autore di  numerosi interventi in convegni internazionali  e di una  sessantina tra libri e articoli di storia dell’arte e storia della città.