martedì 17 giugno 2014

Sabato 21 giugno 2014, alle ore 21, NELLA NOTTE DEL SOLSTIZIO Visita guidata con animazioni teatrali

Momento sacro per i culti precristiani, la notte del solstizio arde di fuochi che mettono in fuga le tenebre e danno inizio al periodo fecondo dell’Estate. Con l’avvento del Cristianesimo, agli antichi riti si sovrappone la festività di San Giovanni Battista, che però non cancella bensì incorpora la tradizione precedente: basti pensare al tradizionale “Falò di San Giovanni”. Ecco il tema del percorso di questa notte, che dal Chiostro dei Canonici della Cattedrale (sede del Museo Diocesano) condurrà fino in cima alla sue Torri, fra narrazioni, animazioni teatrali e splendide opere d’arte.

Il percorso prende avvio dalla Cattedrale stessa, dalla Cappella di San Giovanni Battista, voluta dalla Confraternita di San Giovanni Battista per salvaguardare le reliquie del Santo. I lavori di costruzione della cappella furono iniziati nel 1450 da Domenico Gagini, scultore lombardo allievo del Brunelleschi. Nella Cappella è custodita l’Arca elle reliquie di San Giovanni Battista (1225 ca.) realizzata da un anonimo maestro conosciuto come  Maestro dell’Arca del Battista (Francia – prima metà sec. XIII). L’Arca ha la forma di un edificio religioso ed è concepito in modo da poter essere sollevato per permettere la visione del reliquiario d’argento contenente le ceneri del Santo, visibili dal foro centrale a quadrifoglio. L’arca sarà eccezionalmente esposta, durante la visita, nella parte anteriore della Cappella, per permetterne una visione ravvicinata.

Molte suggestioni sparse nell’edificio offriranno lo spunto per evidenziare i rapporti fra la cultura pagana e cristiana, come ad esempio nel caso di una rappresentazione di Giano – mitico fondatore della città – e del rapporto con il dio pagano da cui prende il nome.

Il percorso proseguirà lungo le scale a chiocciola che conducono alle torri, con due soste: una nella Tribuna del Doge, bellissima balconata che offre una straordinaria veduta dall’alto della navata centrale del Duomo, e la seconda nella “stanza dei seminaristi”, ovvero la sala alla base della torre campanaria, dove appunto i seminaristi si nascosero durante l’ultima guerra. 

Nell’itinerario si cercherà inoltre di rispondere a una domanda: perché Genova ha amato e ama San Giovanni Battista? Le radici di questa devozione sono antiche e solitamente si fanno risalire all’arrivo in città delle reliquie del Santo, scoperte in maniera avventurosa nella città di Mira durante la prima Crociata: è questo l’episodio che verrà narrato, in maniera divertente, da quattro comari genovesi dell’anno 1099, intente a raccontarsi la fresca novità. 

Coronamento del percorso sarà l’arrivo alla torre loggiata della facciata del Duomo: qui si potrà contemplare la bella visione della città illuminata, sostando su alcuni scorci particolari: la Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, il campanile delle Vigne, la Lanterna, i tetti della città abbarbicata sui monti circostanti. In omaggio alla città, il tour si concluderà con un’ode a Genova, recitata da una nobildonna medievale.

Ingresso € 12, ridotto € 10. Su prenotazione. Appuntamento alla biglietteria del Museo del Tesoro alle 20,30, ingresso da Via Reggio. Con Arti&Mestieri e Ianua Temporis.

Museo Diocesano
Chiostro dei Canonici di San Lorenzo
Via T. Reggio 20r, 16123 – Genova
Tel. 0102475127 –
Cell. 331.6211723 –
E-mail:  info@museodiocesanogenova.it
http://www.museodiocesanogenova.it

lunedì 16 giugno 2014

LA POESIA DI MONTALE NELLE LINGUE DEL MONDO

Mercoledì 18 giugno 2014 alle ore 18,30, presso la Biblioteca Universitaria di Genova in Via Balbi 40, ex Hotel Colombia, si terrà l'inaugurazione della mostra bio-bibliografica "LA POESIA DI MONTALE NELLE LINGUE DEL MONDO" (19 giugno - 16 luglio 2014).
Presentazione di Bianca Montale e del Prof. Stefano Verdino dell'Università di Genova. 
La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Giorgio e Lilli Devoto in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Genova. 

Orario d’apertura della mostra:
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18,00;
sabato, dalle ore 9 alle ore 13,00.

MOSTRA DI MONTALE TRADOTTO NELLE LINGUE DEL MONDO
Mercoledì 18 giugno, alle 17.30 nella Biblioteca Universitaria (Ex hotel Colombia), sotto l’egida della Fondazione Giorgio e Lilli Devoto, si inaugura una singolare mostra, che espone più di sessanta volumi di poesie, prose e saggi di Eugenio Montale tradotti nella varie lingue del mondo.
La collezione, di proprietà della nipote, Bianca Montale, presenta le molte traduzioni in francese, spagnolo e inglese, che si sono sedimentate in oltre cinquant’anni, con diversi traduttori (ricordiamo per l’inglese il grande critico e saggista Jonathan Galassi) e diverse edizioni, dalle raffinate plaquettes agli economici.
Varie le traduzioni in tedesco, portoghese, rumeno e ceco; ma non mancano le lingue più rare d’Europa come olandese, norvegese, serbo, croato, sloveno, lettone e recentissimo (2013) un integrale degli Ossi di seppia in macedone, mentre è imminente un Montale in lingua bulgara.
Altre raffinate curiosità sono le lingue orientali, dal turco al coreano, ma l’effetto ‘visivo’ di una Casa dei doganieri in georgiano, nella versione del dialetto letterario avrebbe sicuramente rallegrato in grande Eusebio, per un tale disguido del possibile.

TRADUZIONI DA MONTALE
Poesies I – Os de seiche, tr. P. Angelini, Gallimard, Paris 1966
Poesies II – Les occasions, tr. P. Angelini, Gallimard, Paris 1966
Poesies III – La tourmente, tr. P. Angelini, Gallimard, Paris 1966
La maison aux deux palmiers, tr. Mario Fusco, Fata Morgana, Cognac, 1983
Papillon de Dinard, tr. Mario Fusco, Fata Morgana, Cognac 1985
Italo Svevo e Trieste, Centre Pompidou, Paris 1987
Derniers poèmes, tr. P. Angelini, Gallimard, Paris 1988
Poèmes choisis (1916-1980), tr. P. Angelini, Gallimard, Paris 1991
La poésie n’existe pas, Gallimard, Paris 1994
Penna-Montale – Mon cher Piuma, tr. Tibertelli, Rocher, 1999
Voyage Florence-Gênes, Lyon 2001
En France, tr. P. Angelini, La fosse aux ours, 2002
Papillon de Dinard, tr. Mario Fusco, Verdier, Paris 2010
Commemoer Montale – le tempe parallèle – Vingt poems pour commemorer sa mort

Las ocasiones, Gregal, Valencia 1987
Poesia completa, ed. Fabio Morabito, Galaxia Gutemberg, Barcellona 1988
Fuera de casa, Madrid 1990
De la poesia, tr. Francisca Perujo, Pre textos, Valencia 1995
Xenia, tr. Jordi Cornudella, Barcellona 1995
37 poemas, Hiperion , Madrid 1996
Quaderno de cuatro anos, Messico 1999
Huesos de sepia, tr. Frabetti, Igitur, Tarragona 2000
Las ocasiones, tr. Carlos Vitale, Igitur, Tarragona 2005
Una mañana, tal vez, tr. Pablo Rosso, Univ. Cattolica del Cile, 2008
Cien poemas, tr. Fabio Morabito, Univ. Nacional  autonoma, Mexico 2008
Homenaje en commemoracion del centenario del nacimineto de Eugenio Montale, Università complutense, Madrid, 1996
Horacio Armani, Imàgines de E. M., Editorial Sudamericana, Buenos Aires, 2002
Poesias, tr. Holanda Cavalcanti, rio de Janeiro 1997
Ossos de sepia, tr. Renato Xavier, companhia des letras, Sao Paulo 2002
Viagem Florença-Génova, Ambar, Porto, 2002
Poesia, Lisbona 2004

Caiet pe pa truani [Quaderno di quattro anni], Bucarest 1981
Poeme alese, tr. Vranceanu, Bucarest 1983

The second life of art, tr. J. Galassi, Ecco Press, NY, 1982
The bones of cuttlefish, tr. Mazza, Moaic press, Oakville, Canada 1983
Otherwise, tr. J. Galassi, Random House, 1984 (con bibl. tr. Ingl)
The storm and other things, tr. Arrowsmith, Norton &co, NY -London, 1984
The empty set – Five essays , Twentuet century poetry, Queens college press, 1985
The coastguard’s house, tr. J. Reed, Bloodaxe, Newcastle upon Tyne, 1990
Collected poems (1920-1954), tr. J. Galassi, Farrar, NY 2000
Montale in English, wd. By Harry Thomas, Penguin, NY 2004
G. Cambon, Eugenio Montale’s poetry, Princeton Un. Press, 1982

Die strusse feder  (La farfalla), Monaco 1971
Der Sturmwind und anderes, tr. Michael Salzer, Zurich 1975
Gloire des Mittags, Piper, Monaco 1975
Gediche (1920-54), tr. Hanno Hebling, Monaco-Vienna 1987
Satura, Piper, Monaco 1988
Was Bleibt – Gedichte 1920-80, tr. C. Ferben, Mainz  2013
Cees Nootebom, Entdeckt E. M., Amburgo-Vienna 2001

Einding (Eva Gerlach), Amsterdam 2002

Annerledes, Oslo 1995

Deptiz iz dinara, Belgrado 1979
Sipine kosti, tr. Milan Kommenic, Belgrado 1982
Nobelova nagrada za knjizevnost, tr. M. Machiedo, Zagreb 1993
Satura, Lubiana, 2011

Pelynek s Medem, Odeon, Praga 1981?
Anglicky roh Paseka, Praga, 2001

Cilveki ar murdiem, Minerva , Riga 2007

Ossi di seppia (macedone),  Skopje 2013

Ossi di seppia, tr. S. Oncel, Ankara 1995
Xenia, Berlz, Ankara 2000

Portami il girasole, Seul 1998
Ossi di seppia (coreano), Seul 2003

Per maggiori informazioni visitate il sito
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it

Presentazione del libro “La Strada di Henriquet – 30 anni della Gigi Ghirotti nella storia del suo fondatore”

Mercoledì 18 giugno 2014 alle ore 16,30, presso la Biblioteca Universitaria di Genova in Via Balbi 40, ex Hotel Colombia, si terrà la presentazione del libro “La Strada di Henriquet – 30 anni della Gigi Ghirotti nella storia del suo fondatore” di Franco Henriquet con Enrico Cirone, Chinaski Edizioni.
Intervengono gli Autori.
Modera Alessandra Rissotto, giornalista Rai ed ex collaboratrice a il Fatto di Enzo Biagi

Franco Henriquet fondatore dell’Associazione Gigi Ghirotti racconta trent'anni di esperienze sempre al fianco dei malati. 
La malattia non è una maledizione divina, non è vergogna, non è peccato.
È la dimensione più oscura della nostra esistenza che, ad un tratto, emerge attraverso la riga di un referto o una macchia nella radiografia. All’inizio appare come un pozzo nero: sapevamo che ci poteva essere, lo avevamo scoperto quando ci siamo specchiati nella vita degli altri.
“Vi voglio raccontare di persone, di anime innocenti che, messe improvvisamente davanti a una sentenza spietata, hanno reagito, lottato, aiutato chi li aiutava a realizzare qualcosa” spiega il professor Franco Henriquet, presidente della “Gigi Ghirotti”, l’Associazione che nel 1984 segnò il passaggio dall’assistenza dei malati di tumore all’interno degli ospedali a quella domiciliare nell’area della provincia di Genova e che dal 2001 aprì gli hospice anche ai malati di Aids e di Sla.
Più forte della malattia, rimane il lascito di un impetuoso flusso vitale che si può sentire scorrere in queste pagine nei ritratti, nei racconti, nella biografia stessa del professor Henriquet.

GLI AUTORI
Franco Henriquet (Genova, 1930): Con una tesi di ortopedia sui trapianti ossei si laurea a Genova in Medicina e chirurgia nel 1955. Specializzato in anestesia e rianimazione, inizia a lavorare in ospedale a Perugia nel 1960. Dopo un anno in Umbria presta il proprio servizio a Bari. Vince un concorso a Genova e, nel 1965, divenuto professore, ritorna all’ospedale San Martino. Qui svolge tutta la sua carriera: assistente, aiuto e, quindi, primario di anestesia e rianimazione in cardiochirurgia dal 1980 al 1997, anno della pensione. Dal 1970 al 1972 è presidente della sezione genovese dell’Aias, Associazione italiana assistenza spastici.
Leggendo “Lungo viaggio nel tunnel della malattia” di Gigi Ghirotti scaturisce in lui l’idea di creare l’Associazione che segna il passaggio dall’assistenza dei malati di tumore all’interno dell’ospedale di San Martino a quella domiciliare nell’area della provincia di Genova. È il 1984. Sei anni più tardi viene emanata la legge nazionale sull’Aids che consente di assistere, a carico dello Stato, i ricoverati con la possibilità di affidarli anche alle associazioni senza scopo di lucro. Su quella base, la Regione Liguria bandisce un concorso fra le onlus con esperienza di cure. L’Associazione Gigi Ghirotti si aggiudica il concorso e, nel 1994, apre anche all’assistenza domiciliare ai malati di Aids e successivamente anche a quelli di Sla.
Il professor Henriquet ricopre la carica di presidente dell’Associazione dalla sua fondazione.

Enrico Cirone (Albisola Superiore, 1956): Giornalista pubblicista, disegnatore satirico; autore radiofonico, televisivo, pubblicitario. Nel 1977 collabora con il mensile Linus e Alter Linus, scrive per le riviste del gruppo Quattroruote e pubblica periodicamente su Tribuna stampa. Inizia il suo impegno con le maggiori radio private della Liguria fino a trasmettere ininterrottamente per quasi 35 anni. Dai primi anni ’90 collabora con le più importanti emittenti televisive genovesi ed è impegnato come titolare di un’agenzia pubblicitaria.
Ha firmato come autore e interprete anche programmi e varietà per Antenna 3 Lombardia, Radio Rai Regione e Rai 2.

Maggiori informazioni nel sito