giovedì 31 gennaio 2013

Incontro Con Fra Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa.


Al Museoteatro della Commenda di Prè, venerdì  8  febbraio alle ore 17.00, presso il Salone del primo piano, incontro con il Custode di Terra Santa, “Fra Pierbattista Pizzaballa", dell'ordine dei Frati Minori, sul tema "condivisione di territori e convivenza in Terra Santa".
Appuntamento tra le tre più importanti comunità religiose della città, dalla Tenda Di Abramo che simboleggia la comune identificazione al valore dell'accoglienza, di legame tra uomini diversi sotto uno stesso tetto, al complesso monumentale  della Commenda gioiello medievale di singolare bellezza, punto di riferimento dei pellegrini in partenza per la Terra Santa.





Intervengono con Fra Pierbattista Pizzaballa:
Rav. Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Genova
Salah Husein, Imam Comunità Islamica
Don Paolo Fontana, Presidente Commissione Diocesana per l'Ecumenismo e il Diaologo

Porteranno i saluti:
Maria Paola Profumo, Presidente Mu.MA
Maurizio Daccà, Gran Cancelliere A Compagna, Vice Presidente Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione
Mons. Marco Doldi, Vicario Generale Arcidiocesi di Genova
Pierangelo Campodonico, Direttore Mu.MA
Nicola Galleani d'Agliano, Consigliere Delegazione di Genova e Liguria Sovrano Militare Ordine di Malta

Iniziativa a cura dell' associazione A Compagna, Sovrano Militare Ordine di Malta Delegazione di Genova e Ligura, Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione, in collaborazione con Mu.MA e Consorzio SOL.CO Liguria.

Un'appuntamento da non perdere. 

mercoledì 30 gennaio 2013

Premio Duilio Marcante: Una mostra e due eventi al Galatea Museo del Mare


Dal 5 febbraio al 10 marzo febbraio Galleria delle Esposizioni. Inaugurazione 5 febbraio ore 17.00
Torna al Galata Museo del Mare lo storico Premio intitolato a DUILIO MARCANTE, padre della didattica subacquea italiana. Il programma di eventi - organizzato dalla Lega Nazionale Attività Subacquee (UISP) - comprende una mostra visibile dal 5 febbraio al 10 marzo presso la Galleria delle Esposizioni  del Museo e due incontri – sabato 16 e sabato 23 febbraio alle ore 17.00 -  dedicati al mondo dell’immersione in apnea e alla medicina subacquea.

Incontri:
Il primo dei due appuntamenti aperti al pubblico, gratuitamente, che accompagnano il conferimento del Premio Duilio Marcante e scandiscono lo svolgersi della mostra prevede, sabato 16 febbraio ore 17.00, la presenza del dott. Claudio Marabutti e “il cuore dell’uomo nell’immersione in apnea”. 
Sabato 23 Febbraio alle ore 17, Patrizia Maiorca racconterà avventure e curiosità di una vita passata e romanzata  in mare ad esplorare nuove terre.
A fine serata, verrà conferito il Premio Duilio Marcante e i tre diplomi d’onore alla presenza di personalità del mondo subacqueo. I premi sono attribuiti dalla Lega nazionale Attività subacquee dell'Uisp a soggetti che si sono distinti per significativi contributi alla sicurezza, per il soccorso e la salvaguardia della vita umana in acqua nel corso dell’anno. 
   
La mostra
La mostra organizzata dalla Lega Sub in occasione del Premio Marcante e visibile dal 6 febbraio al 10 marzo presso la galleria delle Esposizioni, è articolata in due sezioni: quella storica che racconta l’evoluzione della subacquea e l’affascinante mondo dell’apnea con la possibilità di vedere oggetti utilizzati durante i record di profondità.
Il fatto che una mostra storica  delle attrezzature subacquee sia ospitata al MuMA - Galata Museo del Mare è una ulteriore conferma dello spirito del Museo che, oltre a svolgere una preziosa opera di divulgazione tecnica e scientifica, si occupa di salvaguardare il patrimonio culturale storico dell’andar per mare, che non può avere un futuro se non poggiando saldamente il presente sulla conoscenza del passato. 
   
La storia del premio
I problemi della sicurezza nell'attività subacquea e in tutte le attività sportive acquatiche, fu affrontato dalla Lega Attività subacquee fin dagli anni ottanta. Furono lanciate annualmente le Campagne per la sicurezza in acqua, rivolte, oltre che ai subacquei a bagnanti, diportisti, velisti. All'interno di tali campagne nacque, nell'anno della morte di Marcante (1985), il premio omonimo, che si tenne per alcuni anni in occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova, che vide interventi e premiati molto autorevoli, come Luigi Ferraro, giornalisti, circoli di base e Federazioni, medici subacquei. Nel momento in cui la subacquea lasciò il Salone di Genova, per approdare all'EUDI, il Premio fu rilasciato a Roma, e in altre città. Il Premio unanimemente considerato autorevole e importante da stampa specializzata e addetti ai lavori, dopo un’ultima edizione nel 1991 a sette anni dalla sua istituzione, è tornato a Genova al Galata Museo del Mare.

Edizione 2012
“Inventiva, creatività, e volontariato nel mondo sommerso” sono i temi dell’ edizione 2012 del Premio Marcante. Inventiva a ricordo del costante impegno concettuale posto dai pionieri nell’escogitare nuove vie di progresso;  creatività a riconoscimento dell’energia posta nella creazione di attrezzature che potessero unire requisiti di funzionalità e sicurezza; volontariato volto a sottolineare l’impegno della UISP a propagandare la sicurezza, concettuale e pratica e a promuovere la divulgazione delle conoscenze e delle competenze mediante  corsi e attività pratiche aperte anche ai bambini, agli anziani e alle persone diversamente abili fisiche e intellettive che possono nell’elemento liquido acquisire e stabilire un nuovo rapporto col mondo circostante. 
   
Duilio Marcante è il padre della didattica subacquea italiana, il suo metodo, messo a punto con Luigi Ferraro, derivato da esperienze di tipo militare, adattate alle esigenze sportive, nacque nel 1948, e fu adottato dalla Federazione Italiana Pesca sportiva, dal 1957. La sistematizzazione dell'insegnamento delle tecniche subacquee dette, come si può comprendere, un grande contributo alla sicurezza. I metodi di insegnamento di tipo italiano, affondano in ogni caso le loro radici nel metodo Marcante, da cui diverse organizzazioni sono partite riformando e aggiungendo, tenuto conto anche dell'irrompere dei metodi di insegnamento americani che non soddisfano a pieno le esigenze di sicurezza connesse all'immersione.

Per informazioni al pubblico:
tel. 010.2345655
accoglienza@galatamuseodelmare.it
http://www.galatamuseodelmare.it

L’argenteria di casa Spinola: Visite guidate gratuite alla mostra


Dal 5 dicembre 2012 al 10 marzo 2013, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola è lieta di poter offrire GRATUITAMENTE ai visitatori muniti del biglietto d’ingresso, l’illustrazione dei contenuti della mostra da parte di personale specializzato del nostro museo, ogni giovedì e ogni sabato alle ore 17.00.
La prenotazione obbligatoria al numero 010.2705300.
SECONDO APPUNTAMENTO: GIOVEDÌ 31 GENNAIO ORE 17.00.

La collaborazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, che per la prima volta concede un prestito così consistente del suo patrimonio, ha permesso di studiare ed esporre il nucleo integrale di argenti, pressoché totalmente inedito, appartenuti ai marchesi Franco e Paolo Spinola, donatori allo Stato della secolare dimora familiare di Pellicceria, grazie a loro divenuta Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.

Per loro volontà l’argenteria della famiglia, che come il resto del patrimonio, dalla quadreria agli arredi, è risultato di accrescimenti dovuti ai passaggi ereditari ininterrotti nei secoli precedenti, fu invece donata all’Ordine di Malta e con questa mostra torna nel Palazzo di Pellicceria, ricomponendo il legame tra la dimora e uno dei più prestigiosi elementi del suo arredo, completando con uno dei tasselli più significativi la testimonianza della civiltà dell’abitare dell’aristocrazia genovese nei secoli d’oro della Repubblica, che la Galleria offre grazie alla conservazione dei suoi ambienti e arredi storici.

Il consistente nucleo è costituito quasi esclusivamente da argenteria da tavola e si caratterizza per essere nella sua quasi totalità segnato dal punzone Torretta, che contraddistingue la produzione genovese. La data che per lo più accompagna il punzone, e la presenza su moltissimi pezzi delle iniziali di appartenenza, permette di comporre e presentare nuclei specifici appartenuti ai diversi proprietari del palazzo, da Francesco Maria Spinola (seconda metà XVIII sec), figlio di Maddalena Doria, a Paolo Francesco Spinola, raffinato e attento acquirente a Roma di oggetti d’arte.


La mostra è visitabile dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30, la domenica e i festivi dalle 13.30 alle 19.30 ed è compresa nel percorso di visita del Museo.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.palazzospinola.it

La memoria del mare: oggetti migranti nel Mediterraneo


Una mostra fotografica a cura di Anna Chiara Cimoli, dal 6 al 28 febbraio 2013, nela Saletta dell’Arte Galata Museo del Mare a Genova.
Evento nell'ambito del Mela Project. Presentazione del progetto agli studenti ed inaugurazione aperta al pubblico il 6 febbraio alle ore 11,00 con ingresso libero.
La memoria del mare. Oggetti migranti nel Mediterraneo è una mostra fotografica dedicata al Museo della Memoria del Mare di Zarzis in Tunisia, che sarà visibile al Galata Museo del Mare di Genova dal 6  - 28 febbraio 2013.  La mostra nasce nell’ambito della ricerca europea MeLa (European Museums in an age of migrations), che si interroga sul ruolo, il profilo e le sfide dei musei europei, in un’epoca fortemente caratterizzata dal fenomeno della mobilità. 
 
Mercoledì 6 febbraio alle 11 in Auditorium, la curatrice della mostra Anna Chiara Cimoli e il giornalista Stefano Pasta, esperto di migrazioni e vincitore nel 2011 del  premio “EU journalism Award - Together against discrimination!” indetto dalla Commissione Europea, introdurranno ragazzi delle scuole medie superiori e studenti universitari ai temi delle migrazioni nel Mediterraneo e di come raccontarle per immagini. Saranno inoltre presenti Maria Paola Profumo e Pierangelo Campodonico, Presidente e Direttore Mu.Ma – Galata Museo del Mare. Seguirà la visita alla mostra in saletta dell’Arte.

La provocazione all’origine del progetto è stata quella di studiare i musei europei senza dimenticare la sponda meridionale del Mediterraneo, chiedendosi quali tracce materiali, quali forme di rappresentazione, quali “luoghi della coscienza” racconteranno l’epopea dei migranti alle generazioni future. Mentre in Europa i musei stanno accogliendo, ormai da anni, la sfida di raccontare il fenomeno migratorio, infatti, non esistono musei delle migrazioni in Maghreb, né lungo la riva asiatica del Mediterraneo. 

Chi parte da queste terre non ha quasi nulla con sé; quel poco viene raccolto e trasportato dal mare. Così, fuori dai circuiti museali canonici ma dentro la logica del raccogliere, catalogare e mostrare che sta alla base di ogni azione museale, si è formata la collezione del Museo della Memoria del Mare di Zarzis. 
Il museo si trova nel giardino privato di Mohsen Lihidheb, che si definisce “eco artista” e affida al proprio progetto un profondo messaggio di pace e di speranza. 
Mohsen da anni percorre il litorale raccogliendo a salvando tutto quello che trova: scheletri di pesci, abiti, scarpe, giocattoli, migliaia di bottiglie, catalogate una per una, che gli sono valse il Guinness dei primati. 
E, dopo averlo atteso a lungo, il corpo di un migrante, che ha chiamato Mamadou, che ha fatto seppellire e che non smette di ricordare: il fantoccio di Mamadou, fatto di stracci, sta a guardia del giardino-museo, e benevolmente lo protegge. 
Il lavoro paziente e umile di Mohsen – figura carismatica di anti-collezionista, tessitore di rapporti, uomo di grande visione - ha colto negli anni la dimensione storica del fenomeno migratorio e l’urgenza di raccontarlo a partire da oggetti che non ne vogliono sapere di lasciare l’Africa. Il museo racconta questa storia agli africani, e questo ne fa una collezione importante, al di là del suo valore materiale. In un Mediterraneo diviso, conflittuale, concentrato sul presente, chi racconterà la storia dei migranti? Come?

Il museo di Zarzis è raccontato negli scatti dei fotografi Alessandro Brasile e Mattia Insolera. In mostra viene anche proiettato il cortometraggio Sacrées bouteilles, del regista tunisino Fitouri Belhiba. 
La mostra è stata presentata dall’1 al 15 dicembre presso il Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma, dopo essere stata selezionata nell’ambito della “call for ideas” Idee migranti, progetto READ-ME 2, Réseau européen des Associations de Diasporas & Musées d’Ethnographie).

Per maggiori informazioni visitate i seguenti siti:
http://www.mela-project.eu
http://www.soggettimigranti.beniculturali.it
http://www.mattiainsolera.net
http://www.filfil.fr
http://www.galatamuseodelmare.it

martedì 29 gennaio 2013

Ricordo di Wisława Szymborska


Venerdì 1 febbraio 2013 alle ore 16.45, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi in Via Garibaldi 9, avrà luogo un ricordo di Wisława Szymborska e del suo traduttore Pietro Marchesani.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Interviene all'evento Giovanna Tomassucci, docente di Letteratura polacca dell'Università degli Studi di Pisa.
Seguiranno alcune letture eseguite dai poeti lettori: Laura Accerboni, Guido Caserza, Gabriella Cirone, Marco Furia, Fabiana Grasso, Rossella Maiore Tamponi, Paola Malaspina, Alberto Nocerino, Cetta Petrollo, Claudio Pozzani, Paola Sansoni, e la performance teatrale "Danno neve", a cura degli attori e danzatori Marina Giardina e Fabio Poggi (cornice sonora e vocale dal titolo Danno neve a cura degli attori e danzatori Marina Giardina e Fabio Poggi, che ha come centro la poetica del quotidiano nella poesia di Wisława Szymborska).


SERATA D’AUTORE
O Musa, essere un pugile o non essere affatto.
Ci hai lesinato un pubblico in tumulto.
Ci sono dodici persone ad ascoltare,
è tempo ormai di cominciare.
Metà è venuta perché piove,
gli altri sono parenti. O Musa.
Le donne sverrebbero liete in questa serata,
non qui però, ma solo a un match di pugilato.
Le scene dantesche sono soltanto lì.
E le ascese in cielo. O Musa.
Non essere un pugile, essere un poeta,
avere una condanna ai valéry forzati,
in mancanza di muscoli mostrare al mondo
poesiole da leggersi a scuola – tutt’al più –
o Musa. O Pegaso,
angelo equino.
In prima fila un vecchietto dolcemente sogna
che la moglie buonanima, risorta,
gli sta per cuocere la crostata di prugne.
Con calore, ma non troppo, ché il dolce non bruci,
cominciamo a leggere. O Musa.
Serata d’autore, da Wisława Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009).


Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012) 
Nell’arco di poco più di un decennio – da quel non troppo lontano 1996 in cui fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura - Wisława Szymborska è diventata un autore di culto anche in italia. Né questo vasto successo deve meravigliare. Grazie a un’impavida sicurezza di tocco, la Szymborska sa infatti affrontare temi proibiti perché troppo battuti – l’amore, la morte e la vita in genere, anche e soprattutto nelle sue manifestazioni più irrilevanti – e trasformarli in versi di colloquiale naturalezza e ingannevole semplicità.
(tratto da Wisława Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1045-2009), a cura di Pietro Marchesani, 2009, Adelphi Edizioni)

lunedì 28 gennaio 2013

“La teoria alternativa del contatto in tempi pre-colombiani tra popoli del Medio Oriente e l'America del Sud”. Conferenza di Yuri Leveratto


Avrà luogo Venerdì 1 Febbraio alle ore 17.00 presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, in Corso Dogali 18 a Genova, la conferenza dal titolo  “La teoria alternativa del contatto in tempi pre-colombiani tra popoli del Medio Oriente e l'America del Sud”, a cura di Yuri Leveratto, giornalista e scrittore, appassionato di antropologia ed esploratore. Nel corso dell’incontro l’autore presenterà il nuovo libro "Esplorazioni in America del Sud 2006-2011".
Alle ore 15.30 sarà possibile usufruire della visita guidata gratuita del museo ( biglietto di ingresso €6,00, ridotto 4,50).
L’ appuntamento è aperto al pubblico, sino a capienza della sala, ed è organizzato in collaborazione con la cooperativa Solidarietà e Lavoro, che gestisce il museo.
Per informazioni: 010.27.23.820
IL Castello D'Albertis è raggiungibile con l'ascensore/funicolare AMT che parte da Principe oppure coi bus 36, 39, 40.

Biografia di Yuri Leveratto
Nasce a Genova nel 1968. Consegue la Laurea in Scienze Economiche all’Universitá di Genova.
Attivitá di lavoro in agenzie marittime e imbarcato in qualitá di commissario di bordo su navi da crociera. Dal 2005 vive in Colombia e inizia a studiare antropología. Ha stabilito contatto e attuato studi con indigeni Matsiguenkas, Shipibo, Ashaninka (Perú); Kogui, Wayuu, Ika, Aruako, Guambiano (Colombia), Tacana, Mosetenes e Tsimane (Bolivia), Marubos e Macuxi (Brasile).
Ha portato a termine alcune esplorazioni in 4 Paesi sudamericani (Colombia, Perú, Bolivia e Brasile), durante le quali ha potuto portare alla luce e studiare alcune antiche rovine come la cittadella
pre-inca di Miraflores (Perú), e la Fortezza del Rio Madeira (Brasile).

Ha pubblicato “La ricerca dell’El Dorado” (Inf. Edizioni), “1542 I primi navigatori del Rio delle Amazzoni” (Lulu), “Cronache indigene del Nuovo Mondo” (Lulu) e “Esplorazioni in America del Sud 2006-2011” (Lulu e Graficas Fanel, Bogotá).

E’ giornalista freelance e collabora con il giornale on line El Sol di Cartagena de Indias.

Nota sul libro “Esplorazioni in America del Sud 2006-2011
Il libro “Esplorazioni in America del Sud 2006-2011” è una ricompilazione di 18 articoli che si riferiscono ad altrettante esplorazioni in luoghi remoti della selva amazzonica e della
cordigliera delle Ande di quattro Paesi Sudamericani: Colombia, Perú, Bolivia e Brasile.
Il filo conduttore del libro è la ricerca di una cultura ancestrale dalla quale derivano poi tutte le cultura andine. Secondo Leveratto le culture amazzoniche hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella genesi delle culture andine. Per questo si lancia in una esplorazione ad Ingrejil, luogo indicato come uno dei centri della antica cultura megalitica. Per questo porta a termine alcune spedizioni nella selva della Rondonia e in Bolivia alla ricerca della antica cultura detta “Paititi”. La scoperta della Fortezza del Madeira nel bel mezzo della selva amazzonica brasiliana è un’altra conferma della presenza andina (se non incaica) nella selva amazzonica. In pratica le esplorazioni di Yuri Leveratto riscrivono in parte la Storia del Sud America. Certo, ci vorranno studi piú approfonditi e scavi archeologici, ma Leveratto ha indicato una strada, per poter conoscere piú a fondo i legami tra il mondo amazzonico e quello andino.

Maggiori informazioni sulle esplorazioni di Yuri Leveratto sul sito
http://www.yurileveratto.com/it/