mercoledì 20 gennaio 2016

"Luciano Borzone - Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento"

In occasione della mostra "LUCIANO BORZONE. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento" allestita a Palazzo Nicolosio Lomellino, un posto d’eccezione spetta al magnifico Battesimo di Cristo, proveniente dall’antica chiesa di Santo Spirito ed esposto nei Musei di Strada Nuova a Palazzo Bianco.

Richiesto come pala d’altare per la cappella voluta dall’ex doge Agostino Pinelli, venne realizzato dal pittore genovese insieme ad altre cinque tele, volte a illustrare episodi tratti dalla vita del santo, in un insieme decorativo interamente dedicato al Precursore. Di quel ciclo solo il Battesimo è noto, le altre scene andarono disperse a fine Settecento e non più rinvenute.
Pinelli morì nel 1620 e i lavori di edificazione del sacello, iniziati proprio in quella data, vennero seguiti dalla sorella Nicoletta Pinelli Moneglia. 

Le tele di Borzone vennero dunque dipinte nei primissimi anni del terzo decennio e, grazie a una serie di circostanze ormai note, dovettero verosimilmente, essere in loco nel 1623.
La tela, siglata “LB / M C(?) D BAT” in basso a sinistra, seppur ancora compresa nella produzione giovanile di Borzone, è particolarmente utile per verificare la riflessione su accenti veneti e toscani e un’ottima qualità esecutiva. Sembra di potervi riconoscere un’aria "veronesiana" che, per Pesenti, dipese forse dallo studio del Battesimo del Tintoretto, allora presente nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Voltri, ulteriore probabile riflesso di quanto il Borzone poté ricevere dal suo maestro Cesare Corte e, in certa misura, anche da Giovanni Battista Paggi, soprattutto per la capacità di evocare sfumate atmosfere e morbidi controluce capaci di esaltare sode plasticità. In particolare quei puttini posti ai piedi del Battista e intenti a completare l’iscrizione sul bindello sembrano potersi considerare un esplicito omaggio alle volumetrie del Paggi e alla sua modalità di orchestrare sapientemente le luci e le ombre, declinandole in graduati trapassi cromatici e chiaroscurali.
Non c’è dunque da stupirsi se un pittore come Orazio Gentileschi "dimorante in Genova quando Luciano ultimò questi quadri, veduti che li ebbe cercò dell’autore, e gliene congratulò; e da quel punto gli si strinse di tale amicizia che solo per morte poté disciorsi", come ricorda Federico Alizeri.
Ed effettivamente vale la pena soffermarsi sulle strepitose mani incrociate di Gesù e ammirare la posa in cui sono descritte, il forte accento naturalistico, l’accurata sensibilità che porta Borzone a dipingere con grandissima attenzione ogni dettaglio: dalle nocche, alle unghie, dalla tensione dei muscoli, all’intuibile presenza delle ossa sotto la carne. L’attenzione al naturale a cui precocemente lo indirizza il suo primo maestro, lo zio Filippo Bertolotto, e che contraddistinguerà la sua vocazione figurativa, trova in questa tela alcuni esiti di assoluta centralità.
Oltre alle indubitabili virtù pittoriche, senz’altro vale la pena sottolineare anche la rinnovata capacità di impaginazione della scena. Lo spazio è ormai del tutto percorribile e gli angeli che, chiacchierando tra loro, accorrono verso le rive del Giordano lo dimostrano inequivocabilmente.
La struttura interna, invece, è costruita secondo una perfetta assialità che dal fiotto di luce dorata e quasi diafana in cui appare la colomba dello Spirito Santo, discende al fulcro centrale rappresentato dall’acqua che Giovanni versa sul capo di Cristo.

Orari:
da martedì a venerdì 15-18
sabato, domenica e festivi 11-18
lunedì chiuso
(Disponibilità apertura fuori orario per gruppi su prenotazione e visite guidate)

Biglietti
Intero euro 7,00
Ridotto gruppi e aventi diritto euro 5,00
Studenti euro 3,50
Cumulativo con Musei di Strada Nuova euro 10,00
Sconto reciproco con il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti presentando il biglietto d’ingresso
Con il biglietto della mostra sarà possibile visitare l’esposizione BRASSAÏ pour l’amour de Paris (Genova, Palazzo Ducale, sottoporticato) a prezzo ridotto, fino al 24 gennaio

Maggiori informazioni:
Tel. 010.0983860 (orario d’ufficio)
Cell. 393.8246228 (prefestivi e festivi)
lomellino@studiobc.it ·
http://www.palazzolomellino.org

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