sabato 25 giugno 2011

Il Galata Museo del Mare

  In continuità con il passato, il Museo del Mare ha sede nell’antica Darsena, proprio nel Vecchio Arsenale in cui nel ’600 la Repubblica di Genova costruiva e varava la propria flotta.
Con diecimila metri quadrati espositivi articolati in diciassette grandi sale, le fedeli ricostruzioni di una galeagenovese del Seicento e di un brigantino – goletta dell’Ottocento e con circa seimila oggetti originali, il Galata Museo del Mare rafforza l’offerta culturale e turistica della città, aggiungendo un altro importante tassello alla trasformazione urbanistica del waterfront dell’area Porto Antico. Candidato ad essere una delle maggiori strutture in Europa dedicate al mare ed alla storia della navigazione, il Museo nasce per rispondere alla crescente domanda da parte del pubblico sia di conoscenza di temi legati alla navigazione sia di un uso qualitativo del tempo libero, imparando divertendosi.


L’importanza storica e architettonica dell’edificio, la ricchezza dell’offerta espositiva permanente, un allestimento innovativo e coinvolgente fanno del Galata Museo del Mare un luogo capace di soddisfare pubblici diversi, per età e per interessi culturali.
Seguendo un percorso cronologico, il viaggio si sviluppa sui quattro piani del Museo:
Al Piano Terra "L’Epoca del remo" dove, nella sala dedicata a Cristoforo Colombo sono esposti il celebre ritratto del grande navigatore attribuito al Ghirlandaio, ed il Libro dei Privilegi. La visita prosegue nell’Armeria della Darsena, nella quale si può ammirare la ricca collezione di armi, corazze ed elmi. Proseguendo il giro, si incontra la Grande Galea Genovese, riproduzione fedele di un’imbarcazione del XVII secolo, lunga 40 metri e alta 9.


Al primo piano sono invece esposti degli antichi atlanti, dei preziosi mappamondi che possono essere consultati anche virtualmente per mezzo di computer messi a disposizione dei visitatori, e dei dipinti a soggetto marinaro.
Al secondo piano del museo potrete curiosare all’interno della sala nautica di un brigantino-goletta e azionarne il timone. Si potrà scoprire come si lavorava in un cantiere navale di fine ’800, grazie ad una realistica ricostruzione di questo particolare luogo di lavoro. Infine, grazie a spettacolari effetti speciali, verrete guidati attraverso gli oceani e potrete provare il brivido di manovrare una barca nel mare in tempesta di Capo Horn.
Al Terzo Piano il visitatore è riservato alle mostre temporanee e ai transatlantici.



La visita termina al Quarto Piano, alla terrazza panoramica, dalla quale si gode di una bellissima vista del Centro Storico, del Porto e della Lanterna.
Dalla primavera 2010, il Galata Museo del Mare si è arricchito con l’apertura al pubblico del sommergibile "Nazario Sauro", che costituisce il fiore all’occhiello del più grande museo marittimo del Mediterraneo.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.galatamuseodelmare.it/jsp/index.jsp

I Musei di Strada Nuova: Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Tursi

  In via Garibaldi, la magnifica Strada Nuova rinascimentale e barocca dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ha sede un originalissimo percorso museale che collega tre importanti palazzi storici genovesi: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi.



Palazzo Rosso: in questa nobile dimora seicentesca, ornata da affreschi dei maggiori pittori del Seicento ligure e da preziosi arredi, è  esposta una ricca quadreria che comprende dipinti raccolti nell’arco di più di due secoli dalla nobile famiglia Brignole-Sale. Tra gli artisti esposti nella galleria dell’aristocratico palazzo genovese figurano opere di Durer, Veronese, Guercino, Strozzi, Grechetto, Carbone, Van Dyck, e molti altri ancora. Nelle nuove sale arricchite da mobili di grande pregio sono presentati dipinti e, a rotazione, disegni e stampe (Guercino, Cambiaso, Carracci, Reni). Sono fruibili l’Auditorium dei Musei di Strada Nuova ed il Centro di documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova che una fruizione integrata della Biblioteca di Storia dell’Arte, dell’Archivio Fotografico, delle Collezioni Topografica e Cartografica. A gruppi, è possibile raggiungere il belvedere, in posizione dominante sull’intero centro storico cittadino, con il nuovo ascensore panoramico.








Palazzo Bianco:Nelle sue sale si può ammirare una importante raccolta di pittura genovese, italiana e europea dal XVI al XVIII secolo: accanto ad autentici capolavori di artisti italiani (Caravaggio, Veronese), fiamminghi (Hans Memling, Gerard David, Jean Provost, Rubens, Van Dyck), olandesi (Steen), francesi (Vouet, Lancret) e spagnoli (Zurbaràn, Murillo), spicca infatti una vasta rassegna di pittura genovese dal Cinquecento al Settecento (Cambiaso, Strozzi, Piola, Magnasco). Il primo ammezzato del palazzo ospita il DVJ Damasco Velluto Jeans. Centro Studi Tessuto Moda, con mostre ed eventi dedicati all’arte tessile.








Palazzo Doria Tursi:
Costruito nel Secolo dei Genovesi, tra la metà del ’500 ed il ’600, Palazzo Doria Tursi, oltre a ospitare le sale di rappresentanza del Sindaco, accoglie l’espansione della Galleria di Palazzo Bianco. Nelle sale monumentali, pezzi celeberrimi come il Guarneri del Gesù, violino appartenuto a Paganini, un’inedita esposizione di opere d’arte decorativa (arazzi, mobilio, ceramiche liguri, tra le quali spicca l’importante corredo delle farmacie degli antichi ospedali genovesi), oltre alla raccolta delle monete, dei pesi e delle misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique3

Il Museo d'Arte Orientale "Edoardo Chiossone"

  Il magnifico patrimonio d’arte giapponese e cinese del Museo Chiossone, il primo del genere organizzato in forma di pubblica esposizione in Italia presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova tra il 1905 e il 1942, fu raccolto in Giappone nell’ultimo quarto del secolo XIX da Edoardo Chiossone, eccelso incisore genovese che lavorò a contratto presso l’Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze a Tokyo.
Mai smembrato né diviso, questo patrimonio di circa 20.000 pezzi comprende pitture, stampe policrome e libri illustrati, sculture e suppellettili liturgiche buddhiste, oggetti archeologici, bronzistica, monete, lacche, porcellane, smalti cloisonné, maschere teatrali, armature e armi, strumenti musicali, costumi e tessuti, complementi dell’abbigliamento maschile e femminile.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?article195

Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

  Il Museo di Arte Contemporanea di Genova, inaugurato nel 1985, è ospitato a Villa Croce, un edificio ottocentesco di impronta neoclassica, ubicato nel quartiere residenziale di Carignano,in prossimità della Fiera del Mare.
Al piano terra, decorato a tempera nel tipico gusto eclettico di fine ’800, si trovano i servizi di accoglienza al pubblico: reception, bookshop, sala conferenze e la Biblioteca specializzata. Al piano superiore vengono ospitate le mostre di carattere temporaneo; il piano fondi e il piano mansarda hanno funzioni miste di deposito consultabile, spazio espositivo e laboratorio.

Le collezioniche si sono costituite nel tempo, constano di oltre 3000 opere (tra dipinti, sculture, grafiche, collages, materiale fotografico ecc.), un patrimonio in continuo accrescimento sia per donazioni, sia per acquisti. Tra le collezioni del Museo la raccolta di arte astratta italiana e straniera Maria Cernuschi Ghiringhelli, nata dalla passione di Maria Cernuschi, moglie di Virginio Ghiringhelli, proprietario della galleria Il Milione di Milano, documenta la ricerca aniconica in Italia e all’estero dagli anni ’30 agli anni ’80. Di particolare interesse il nucleo delle opere del primo Astrattismo Italiano (Licini, Soldati, Fontana, Magnelli Reggiani, Radice, Ghiringhelli, Munari, Melotti) e della ricerca tra anni ’50 e ’80 (Consagra, Manzoni, Agnetti, Icaro, Aricò, Bonalumi, Calderara, Colla, Uncini, Megert, Martini, Olivieri, Nigro, Verna).
È inoltre presente una vasta documentazione sul lavoro degli artisti genovesi e liguri del Secondo Novecento ed un significativo nucleo di opere grafiche.

Il Museo, che si propone come centro dedicato alla cultura contemporanea, organizza anche iniziative dedicate alla musica e alla poesia sperimentale e cura un programma annuale di mostre dedicate alle ricerche contemporanee nazionali e internazionali dagli anni ’60 ad oggi. Tra le più recenti si ricordano The Fluxus Constellation (2002); In faccia al mondo. Il ritratto contemporaneo nel medium fotografico(2003); Il viaggio dell’uomo immobile(2003); Empowerment. Cantiere Italia(2004), realizzata nell’ambito del programma curato dal Museo per Genova capitale europea della Cultura.

A seguito della recente programmazioni le collezioni si sono arricchite di opere di grandi artisti internazionali(Philip Corner, Ben Patterson, Ben Vautier) e di giovani artisti emergenti nel panorama internazionale(Francesco Arena, Silvia Cini, Plamen Dejanoff, Flavio Favelli, Mauro Ghiglione, Adrian Paci).

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique26

Il Palazzo del Principe Andrea Doria

  Il Palazzo del Principe Andrea Doria a Genova, situato in Piazza del Principe 4, è uno dei principali palazzi storici cittadini. Proprietà privata della famiglia Doria-Pamphilj è attualmente un museo aperto al pubblico.
Edificato intorno al 1530 come residenza per il Principe Andrea Doria, già ammiraglio della flotta pontificia, condottiero, censore a vita e padre della patria, una figura maggiormente importante rispetto a quella dei dogi che governarono La Superba.
L’edificio rappresenta l&rsquo:unica reggia che la Repubblica di Genova abbia mai riconosciuto come tale nella sua lunga storia.
Al suo interno si conserva un esteso ciclo di affreschi e stucchi di argomento mitologico eseguiti da Perin del Vaga. Le sale sono arredate con mobili dei Seicento e del Settecento. Gli artisti più significativi rappresentati sono Sebastiano del Piombo, Domenico Piola e il Bronzino. La Galleria Aurea espone un ciclo di arazzi del Cinquecento. La sala del Camino è dominata dal gigantesco camino che le da il nome e dal famoso quadro eseguito da Sebastiano del Piombo, raffigurante il Principe Andrea Doria. Una delle sale conserva un affresco di particolare interesse, in quanto riguarda uno dei temi più in voga nel ’500: "La carità romana". Alla conclusione dell'attuale percorso museale, si può ammirare il giardino all’italiana, recentemente restaurato, al cui interno spicca la Fontana del Nettuno realizzata da Taddeo Carlone con il fratello Giuseppe e il giovane figlio Battista Carlone negli anni tra il 1599 ed 1601.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.dopart.it/genova/

Il Museo Galleria Nazionale di Palazzo Reale in Via Balbi

  Il Palazzo Reale, già Palazzo Stefano Balbi e già palazzo Durazzo, è uno dei maggiori edifici storici di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dall’UNESCO.
È un complesso museale costituito dalla dimora storica, dal giardino e dalla pinacoteca, la Galleria di Palazzo Reale che costituisce una delle principali quadrerie cittadine.
L’edificio fa parte di un importante complesso architettonico sei-settecentesco del quale si sono conservati intatti gli interni: dagli affreschi agli stucchi, dai quadri agli arredi.
Il Palazzo Reale conserva infatti i mobili originali di tutta la sua lunga storia ed include mobili genovesi, piemontesi e francesi della metà del XVII secolo fino all'inizio del XX secolo.
Tra gli affreschi più importanti sono da citare La Fama dei Balbi di Valerio Castello e Andrea Sighizzi, La Primavera che spinge lontano l’Inverno di Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli e Giove che Manda Giustizia sulla Terra di Giovanni Battista Carlone.
Con oltre duecento dipinti esposti nei due piani nobili si trovano opere dei migliori artisti genovesi del Seicento quali Bernardo Strozzi, il Grechetto, Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio, Domenico Fiasella oltre a capolavori dei Bassano, Tintoretto, Luca Giordano, Antoon Van Dyck, Ferdinand Voet e Guercino.
Inoltre si può ammirare una collezione di sculture antiche e moderne: tra queste ultime spiccano opere di Filippo Parodi, uno dei massimi esponenti della scultura barocca genovese.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.palazzorealegenova.it/

Il Museo di San'Agostino

  Il Museo è ospitato in un complesso conventuale agostiniano risalente al XIII secolo. Del complesso fa parte anche la chiesa gotica, l’unica delle grandi chiese duecentesche genovesi integralmente conservata, nella quale si possono ammirare anche importanti affreschi medievali (di Barnaba da Modena e di Nicolò da Voltri) e seicenteschi; attualmente utilizzata come auditorium e spazio teatrale, verrà integrata nel percorso del Museo e diverrà anche sede di esposizioni temporanee.
Gli spazi museali sono collocati nei vasti ambienti conventuali, eretti attorno a due chiostri, di cui uno tardomedievale, di pianta triangolare, e uno quadrangolare, seicentesco. Tutti sono stati restaurati e ristrutturati a opera dello studio Albini-Helg-Piva fra il 1977 e il 1992.
Il Museo di Sant’Agostino è il principale museo di scultura della Liguria, l’unico che consenta al visitatore di compiere un percorso completo nel mondo della scultura genovese dall’alto Medioevo all’età moderna (con alcune suggestive digressioni verso l’ambito culturale francese, romano, lombardo, toscano), ma le collezioni comprendono anche un buon numero di affreschi staccati e di opere di pittura monumentale, che rendono il percorso più articolato, vario e ricco di rimandi incrociati. Il Museo può anche essere considerato una vera e propria "porta" per conoscere e apprezzare il centro antico genovese. Le opere scultoree si scaglionano su un arco cronologico che va dalla fine del X alla fine del XVIII secolo; quelle pittoriche vanno dalla fine del XIII alla metà del XVIII secolo. Sezioni specifiche sono dedicate alla scultura in legno e in avorio e alla scultura devozionale. E' in fase di studio un progetto di nuovo allestimento che arricchirà in misura notevole il percorso espositivo attuale, utilizzando la chiesa duecentesca come sede della sezione medievale del Museo, che accoglierà non soltanto sculture e affreschi staccati, ma anche dipinti su tavola e oggetti di arte suntuaria.
Il Museo dispone di una sala per conferenze, di spazi per mostre, di una sezione didattica interna. http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique27

Il Museo Civico di Storia Naturale "Giacomo Doria"

  Il Museo Doria nasce da un’idea del nobile genovese Giacomo Doria, che ne finanziò la creazione.
Il 24 aprile 1867 il Comune di Genova approvò la sua istituzione, la cui sede iniziale fu nella Villetta Dinegro, per poi trasferirsi,verso gli inizi del 1900 nella sua sede attuale. Il trasferimento si rese necessario per il costante aumento delle collezioni e dei reperti. L’inaugurazione della nuova sede avvenne il 17 ottobre 1912, ma purtroppo il suo fondatore, Giacomo Doria, non poté partecipare all’evento in quanto gravemente malato. Morì poco tempo dopo lasciando la direzione a Raffaello Gestro. Il Museo venne creato in una zona della città posta fuori dalle mura e a quel tempo pressochè disabitata. L’idea originale era infatti di poter disporre di ulteriore spazio per l’ampliamento dell’edificio, cosa che risultó poi impossibile per la massiccia urbanizzazione della zona.Le sue collezioni, di alto valore scientifico, sono soprattutto zoologiche, ma non mancano raccolte botaniche, di minerali, rocce e fossili. Meritano particolare menzione la collezione ornitologica, la collezione di Mammiferi, le ricche collezioni di insetti e il salone dedicato alla Paleontologia.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique29

Il Museo del Tesoro della Cattedrale

  Il Tesoro della Cattedrale, costituito come raccolta di oggetti già nel XII secolo, e incrementato nei secoli successivi per mezzo di donazioni ufficiali e private, contributi "di stato" e di devozione, bottini di guerra, divenne un museo nel 1892, quando si decise di dare a questo prezioso patrimonio una sistemazione stabile, rendendolo visibile al pubblico in permanenza. Nel secondo dopoguerra, sotto il cortile del Palazzo Arcivescovile, alle spalle del Duomo, furono ricavati ambienti sotterranei del tutto nuovi, destinati specificamente ad accogliere il museo, che fu inaugurato nel 1956.
Il progetto fu elaborato da Franco Albini e l’ordinamento venne curato da Caterina Marcenaro, direttore dei musei civici.
Fu subito salutato come una delle realizzazioni più innovative e felici della museografia contemporanea e ancora oggi colpisce il visitatore per il fascino combinato della collocazione e della qualità architettonica degli spazi e per valore storico, artistico e cultuale dei materiali preziosi che vi sono conservati, valorizzati da una suggestiva illuminazione.
Il museo non si lascia possedere e comprendere con un unico sguardo: brevi corridoi conducono a un piccolo atrio su cui prospetta un primo ambiente circolare; poi, una stanza centrale, di forma irregolare, su cui si innestano altri tre ambienti circolari, di dimensioni sempre maggiori.
Pavimenti e pareti sono grigie, in pietra calcarea locale; i soffitti, in cemento, sono percorsi da nervature che si dispongono a raggiere contrapposte.
L’ambientazione è davvero suggestiva, non solo per la forza e la novità di concezione, ma anche per la varietà e la complessità dei rimandi culturali e tipologici, e risulta perfettamente coerente con l’origine e la natura delle opere che compongono il "Tesoro della Cattedrale di Genova".
Per maggiori informazioni sulle collezioni e sugli orari, visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique190

Il Museo Diocesano

  Il Museo Diocesano, ospitato nel medioevale Chiostro degli Abati di San Lorenzo, risalente al XII secolo, offre ai visitatori un'occasione per conoscere meglio Genova, attraverso la riscoperta di opere che documentano le vicende della Chiesa genovese. Reperti archeologici e materiali lapidei, esposti nei suggestivi ambienti sotterranei, illustrano la storia più remota del luogo. La Lapide di Sàntolo risalente al V secolo, e la Lastra con pavoni affrontati, del X secolo, rievocano gli inizi della fede cristiana a Genova. I luminosi "fondi oro" del Polittico di San Bartolomeo di Barnaba da Modena, il Polittico della Trinità del "Maestro di Santa Maria delle Vigne", un frammento dell'affresco eseguito nel 1468 da Cristoforo De' Mottis per la cappella de Marini in Cattedrale, rappresentano alcuni esempi della pittura in Liguria tra il XIV ed il XV secolo, mentre la scultura coeva è ben rappresentata dal monumento funerario del cardinale Luca Fieschi, realizzato nel XIV da artisti pisani. Lo splendido Polittico di San Lazzaro di Pietro Francesco Sacchi, il dossale con le Storie del Battista dipinto da Teramo Piaggio e Andrea Semino, la Pietà con San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino di Agostino Bombelli documentano, assieme ad altre opere, l’evoluzione della cultura figurativa a Genova nella prima parte del XVI secolo. La cultura artistica locale è ben rappresentata dalle opere di autori di ambito raffaellesco quali Perin del Vaga, Madonna in trono con Bambino e Santi, Gerolamo Siciolante da Sermoneta, Sacra Famiglia con San Giovannino e da opere di Luca Cambiaso, tra le quali spicca per intensità una Crocifissione. Nella sezione del tessile sono esposti i più significativi esempi di quella produzione che rese Genova famosa in tutta Europa. Di particolare interesse un paliotto ricamato con il Compianto sul Cristo Morto, realizzato da un ricamatore fiammingo rimasto ignoto, verso il 1515. Nella sezione delle argenterie di uso liturgico, sono esposte splendide testimonianze di un'altra produzione genovese molto apprezzata tra la seconda metà del XVI secolo e i primi decenni del secolo successivo. Di notevole pregio e il Repositorio in argento sbalzato, cesellato e parzialmente dorato, offerto nel 1615 alla chiesa di San Siro da Placidia Doria, nipote del grande Ammiraglio, il cui ritratto campeggia sulla fascia basamentale accanto a quello della donatrice. Al primo piano, nelle due sale alle cui pareti si conservano parti di interessanti affreschi medievali, spiccano l’Archetta, un reliquario della mano di Santo Stefano in argento sbalzato e parzialmente dorato (secc. XII e XV) con custodia in legno dipinto (sec XIII), e la serie di bacilli di manifattura tedesca in ottone sbalzato, cesellato e punzonato (secc. XV e XVI).
Una sezione è dedicata all’esposizione di arredi, paramenti e suppellettili, presentati con un allestimento scenografico che rievoca la suggestione di un apparato d'altare barocco e la coreografia di una processione. La Madonna di Loreto di Domenico Fiasella e le imponenti tele di Gregorio De Ferrari, Transito di Santa Scolastica e Tobia seppellisce i morti, costituiscono, infine, magnifici esempi della grande stagione artistica genovese. Un ricchissimo patrimonio di opere d’arte che attesta la profonda tradizione cristiana e i fasti di una Repubblica che, nel 1637, aveva voluto incoronare la Vergine Maria "Regina della Città".
Per conoscere gli orari, i prezzi e per altre informazioni in generale, consiglio di visitare il sito del Museo Diocesano
http://www.diocesi.genova.it/museodiocesano/

L'Acquario di Genova

 Inaugurato nel 1992, in occasione delle celebrazioni Colombiane per ricordare i 500 anni dalla scoperta dell’America, L’Acquario di Genova è, per le sue dimensioni, il più grande acquario italiano ed il secondo in Europa, dopo quello spagnolo di Valencia.
L’Acquario è situato nell’Area del Porto Antico della città e, dal momento della sua inaugurazione, rappresenta la maggiore attrazione turistica di Genova. Il percorso si di visita si estende su una superficie di 9.700 metri quadrati nei quali sono collocate 39 vasche, che ospitano pesci, rettili, anfibi, e ricostruiscono gli ambienti di provenienza delle specie in esse presenti. Di particolare interesse sono le tre grandi vasche che ospitano rispettivamente i delfini, gli squali e, nella terza, le foche e le tartarughe oltre ad altre specie ittiche.
Alcuni anni fa è stata ampliata la struttura originaria, sfruttando gli spazi dello scafo della ex Nave Italia, che nel corso delle celebrazioni Colombiane ospitava il Padiglione Italia. Al suo interno si sono ricavate un gran numero di vasche aperte, (denominata Nave Italia) che ospita una grande quantità di vasche aperte. In alcune di esse è perfino possibile immergere le mani per toccare i pesci: in particolare le razze sono sempre propense a farsi accarezzare la schiena. L'Acquario non ospita solo specie marine, solo specie marine, ma anche animali di foreste pluviali o di acqua dolce. L’acqua per le vasche viene prelevata al largo della costa ed è stabulata in quattro cisterne situate a lato dei due piani. Depurata e disinfettata, l’acqua viene immessa nelle vasche, tutte fornite di impianti di filtrazione meccanici e biologici. Gli ambienti espositivi presenti nella struttura sono i seguenti: Il Mondo dei Coralli e la Scogliera Corallina Caraibica, la Sala dei Cilindri, le sale dedicate al Parco delle Cinque Terre e delle Isole Eolie, la Foresta Inondata e la Foresta del Madagascar, i granchi giganti del Giappone, il Mar Rosso, le vasche delle Meduse e del Pesce Azzurro, il Vascello degli Esploratori, il Vecchio Molo, le Molucche, la Scogliera Mediterranea, la Foresta Umida del Centro-America. Una sala è dedicata interamente alle aree marine protette, ed un’altra alla fauna marina dell’Antartide. A questi ambienti vanno aggiunte le già citate vasche dedicate ai Delfini, agli Squali, alle Foche, alle Tartarughe e per finire le Vasche Tattili. In un settore a parte ha trovato un suo spazio la Foresta dei Colibrì, nella quale vivono liberi i più piccoli volatili del mondo.
Maggiori informazioni su orari, prezzi e molto altro potrete trovarle nel sito ufficiale dell’Acquario di Genova
http://www.acquariodigenova.it/

La Bolla o Biosfera di Renzo Piano o al Porto Antico

La "Bolla" di Renzo Piano è una struttura sferica costruita in acciaio e vetro progettata in occasione del G8 di Genova nel 2001.  La Bolla è ubicata sul mare, a lato dell’Acquario di Genova ed ospita al suo interno un ambiente tropicale ricostruito, da cui ha preso il nome di "Biosfera".  Il sistema di condizionamento della Bolla è posizionato in un blocco posto sotto la struttura. Al suo interno un sistema di vele che si muovono seguendolo spostamento del sole, permettono di evitare l’irradiazione diretta di quest’ultimo. Nella Biosfera è stato ricreato un ambiente naturale tropicale con diverse varietà di piante e di piccoli animali, dall’iguana alle farfalle, che al suo interno riescono a riprodursi, dal cacatua delle Molucche, alle tangare, uccelli originari dell’Amazzonia che si nutrono di frutta. In totale la Bolla ospita 150 specie vegetali e molte specie di animali. Per  maggiori informazioni visitate il sito http://www.acquariovillage.it/blogico/2011/06/biosfera-i-tropici-a-tutto-tondo

venerdì 24 giugno 2011

La Città dei Bambini e dei Ragazzi

  Inaugurata nel 1997, la Città dei Bambini di Genova è situata nel Porto Antico di Genova, negli ex Magazzini del Cotone, ed è il più grande centro ludico-didattico-educativo esistente in Italia per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni. Scienza, tecnologia e coinvolgenti forme di apprendimento si fondono in una nuova dimensione di gioco, animazione e divertimento.
Del complesso fanno parte 11 isole tematiche e oltre 90 elementi-gioco dedicati a scienza e tecnologia, che consentono a bambini, ragazzi, ma anche agli adulti, di scoprire se stessi e il mondo circostante, trovando una risposta alla propria curiosità e alla voglia di sapere.
La nuova area per i bambini da 2/3 anni è stata pensata come un bosco dove la realtà e la fantasia si incontrano, tra esperienze da condividere e scoperte da rivelare.
La visita alla Città dei Bambini e dei Ragazzi offre ai genitori un’occasione unica per accompagnare i propri figli nella conquista del sapere e vivere insieme a loro la sorpresa della scoperta.
Ogni bambino può costruire in libertà il proprio percorso di visita (all'interno del rispettivo spazio 2/3, 4/5 o 6/14), senza limiti di tempo.
Per maggiori informazioni sulla struttura, sugli orari e sui prezzi, suggerisco di visitare il sito ufficiale
http://www.cittadeibambini.net/

L'ascensore panoramico Bigo

  L’ascensore panoramico denominato Bigo, prende il nome da una gru che in passato era montata sulle navi da carico, e della quale ha mantenuto la forma. Renzo Piano ne ha fatto il simbolo architettonico del Porto Antico di Genova. Salendo su questo ascensore panoramico proverete un brivido a 360 gradi: la cabina rotante e trasparente di questo spettacolare ascensore vi permetterà infatti di ammirare le bellezze di Genova da 40 metri d’altezza. Levandosi al di sopra delle usuali prospettive la voce dell’accompagnatore richiamerà la vostra attenzione sulla storia e sulle caratteristiche delle principali strutture presenti nell’area: una panoramica sulla storia e sulla vita del famoso centro storico di Genova, che si estende sino a comprendere l’ormai famosa sfera di Renzo Piano, realizzata nel cuore del porto turistico, proprio di fronte all’Acquario. Per maggiori informazioni consiglio di visitare il sito dell’Acquario di Genova http://www.acquariodigenova.it/ 

Il Museo Nazionale dell'Antartide

  Questo museo è stato inaugurato il 2 ottobre 1998 ed è situato nell'area del Porto Antico di Genova, a due passi dall’Acquario.
Lo scopo primario di questa struttura è quello di far conoscere il continente antartico e le attività di ricerca che vi vengono condotte, con una particolare attenzione ai settori biologico ed ecologico. Il Museo dell’Antartide rappresenta una realizzazione avanzata nel campo dell’intrattenimento educativo. La divulgazione scientifica avviene attraverso un allestimento interattivo e dinamico. Il percorso museale offre al visitatore reperti provenienti dal continente antartico, spettacolari filmati, alcune ricostruzioni di ambienti nei quali operano i ricercatori italiani operanti nella nostra base antartica: tutto ciò per imparare a conoscere una terra ancora ignota ma al tempo stesso così ricca ed affascinante.
Per maggiori informazioni e per conoscere i prezzi e gli orari del Museo, vi consiglio di visitare il sito ufficiale
http://www.mna.it/italiano/Esposizione/Esposizione_set.htm

Il complesso medioevale della Commenda di San Giovanni di Prè

  La Commenda di San Giovanni di Prè, risalente al 1184, è uno degli edifici più antichi di Genova e venne edificata nella forma di spedale, per fornire assistenza ai pellegrini e ai crociati che arrivavano o partivano per la Terrasanta. Dopo anni di restauri e di ricerche archeologiche effettuate dalle Soprintendenze locali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, oltre che dal Comune di Genova, la Commenda si presenta oggi con un allestimento in forma di Museo-Teatro, nella quale i documenti si trasformano in immagine e spettacolo, grazie alla collaborazione tra il Mu.MA ed il Teatro del Suono. Tecnologie sofisticate consentono di animare gli antichi muri, dando nuova vita ad alcuni dei personaggi dell’epoca: genovesi come Frate Guglielmo, colui che realizzò l’edificio, Caffaro o Benedetto Zaccaria, oppure viaggiatori di passaggio a Genova come l’ebreo sefardita Beniamino da Tudela, Al-Idrisi, il geografo arabo, il vescovo Giacomo da Vitry. Tra questi non mancano personaggi che furono protagonisti delle Crociate e che combatterono contro i genovesi o collaborarono con loro, in Siria come in Palestina: Baliano d’Ibelin o il Saladino, il sultano che riconquistò Gerusalemme nel 1187. Molto interessante anche la chiesa di San Giovanni di Prè, con la sua abside romanica e gli interni in pietra scura, anch’essa ristrutturata completamente circa un decennio fa. Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique204
 

Il Palazzo Ducale di Genova

  Dopo lunghi lavori di ristrutturazione durati un decennio, il Palazzo Ducale è stato inaugurato nella sua nuova veste di moderno centro polifunzionale nel 1992, in occasione delle celebrazioni dei 500 anni della scoperta dell’America. Nella struttura, che misura ben 27.000 metri quadrati, si trovano spazi espositivi, congressuali, archivi, biblioteche ed alcuni esercizi commerciali.
A Palazzo Ducale si tengono importanti mostre d’arte ed eventi culturali e di incontro.
Notevoli al suo interno i Saloni del Maggior e del Minor Consiglio e la Cappella Dogale: infatti dal 1339 alla caduta della Repubblica di Genova, nel 1815, il Palazzo Ducale fu la sede dei Dogi genovesi. Nel 2001 il Palazzo è stato sede del vertice del G8. Dall’autunno di quest’anno è stata aperta al pubblico la nuova Sala Multimediale, nella quale è possibile scoprire i segreti di Genova e dei Palazzi dei Rolli, scoprendone particolari degli interni e dei giardini. Dall’ultimo piano dell’edificio, si accede alla Torre Grimaldina, simbolo del potere del Comune prima e della Repubblica di Genova poi, la cui campana ha scandito i momenti salienti della storia cittadina. Le carceri collocate nella torre e nei sottotetti degli appartamenti dogali, hanno ospitato, a partire dal ’300, prigionieri politici, cospiratori, nobili in attesa di riscatto, altri personaggi più o meno famosi e anarchici.
Tra gli ospiti più famosi della Torre e delle carceri sono da menzionare il Doge popolare Paolo Da Novi, il corsaro Dragut, i nobili condannati a morte per tradimento Stefano Raggi e Giulio Cesare Vachero, i pittori Andrea Ansaldo, Domenico Fiasella, Sinibaldo Scorza, e l’artista fiammingo Pietro Mulier soprannominato il Tempesta, che era il motivo dominante dei suoi dipinti. Nel 1815 vi venne rinchiuso Niccolò Paganini e nel 1833, nelle celle della Torre si tolse la vita Jacopo Ruffini. A testimoniare il passato, restano disegni e graffiti sulle pareti delle celle.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.palazzoducale.genova.it/

Alcuni validi motivi per venire a Genova

Per anni Genova è stata considerata una città di transito, più conosciuta per il suo porto e le sue industrie, che per le sue bellezze storico-artistiche. Dal 1992, l’anno del cinquecentenario della scoperta dell’America, la città ha lentamente iniziato a farsi conoscere all’esterno, grazie soprattutto all’Acquario, che è stato ed è tuttora il motore trainante del turismo in città.
Tuttavia l’Acquario non deve rappresentare l’unico motivo per una visita a Genova: la città è in grado di offrire molto di più al turista. Qui di seguito elencherò solo alcuni dei motivi per i quali venire a Genova.
La città ha il Centro Storico più grande d’Europa: ricco di palazzi storici in buona parte ristrutturati di recente, molte chiese riccamente decorate al loro interno con statue, affreschi e dipinti dei maggiori artisti genovesi e non, alcuni di fama mondiale come ad esempio Pietro Paolo Rubens e Joos van Cleeve.
Nei vicoli si possono ammirare un gran numero di edicole votive di epoche diverse, molte delle quali di notevole pregio e da poco ripulite o ristrutturate. In alcuni stabili, nel corso della ristrutturazione, sono state volutamente lasciate delle parti di costruzione risalenti al periodo medievale, per permettere ai visitatori, ma anche ai genovesi, di immaginare come potevano apparire all'epoca questi edifici. Passeggiando in queste stradine può anche capitare di scorgere dei sopraporta in marmo raffiguranti, ad esempio, San Giorgio che uccide il Drago, alcuni bei portali in ardesia lavorata, oppure delle rinomate botteghe storiche, come il Caffè Klanguti e l’antica confetteria Romanengo.
Una passeggiata nel centro storico genovese è come riscoprire la storia della città e fare un salto nel passato.
Un altro motivo per venire a Genova potrebbe essere costituito dalla ricca offerta culturale proposta dalla città:
Ben 22 sono i musei, tra civici e privati, atti a soddisfare tutte le esigenze. Tra questi il Museo d’Arte Orientale "Edoardo Chiossone" secondo per importanza nel suo genere in Europa, ed il più grande Museo Navale del Mediterraneo: il Galata Museo del Mare, che recentemente ha arricchito la propria offerta con il Sommergibile Nazario Sauro, prima unità di questo tipo con scafo in acqua a divenire museo in Italia.
Di recente, L’Unesco ha inserito tra il suo patrimonio i 42 Palazzi dei Rolli (per saperne di più sui Palazzi dei Rolli, vi suggerisco di visitare il sito http://www.irolli.it/), palazzi storici appartenuti alle famiglie patrizie genovesi, che per secoli hanno retto il governo della Superba.
Nel corso dell’anno Genova ospita diversi eventi culturali di particolare interesse, quali ad esempio il Festival Internazionale della Poesia, Il Festival della Scienza, il Concorso Paganini.
L’offerta culturale è completata da una quindicina di teatri, due grandi multisale cineplex, gallerie d’arte contemporanea, e altro ancora.
Il Cimitero Monumentale di Staglieno, per gli appassionati di scultura neoclassica, rappresenta una tappa obbligatoria, con opere di Canova e di altri importanti scultori italiani dell’epoca, chiamati a Genova dalla ricca borghesia cittadina per ornare le tombe di famiglia di veri e propri capolavori.
Numerosi i ristoranti dove provare i piatti della cucina locale.In buon numero e diversi fra loro, sia per proposte culinarie che per cultura, sono i ristoranti etnici.
Per il dopo cena, numerosi sono i locali, per la maggior parte situati nel centro storico, ed in particolare nei pressi di Piazza delle Erbe e del Porto Antico.
Ma Genova ha anche numerose altre attrattive da proporre e tra queste sono da menzionare la Funicolare del Righi, che dalla terrazza panoramica che sovrasta la stazione a monte, permette di spaziare con la sguardo sulle valli circostanti, sulla città e sul suo golfo; La spianata di Castelletto, dalla quale si gode un impareggiabile veduta del Città e, nelle giornate particolarmente serene, lo sguardo arriva fino al promontorio di Portofino a Levante e al colle di Cadibona a Ponente; il pittoresco borgo marinaro di Boccadasse, con la sua spiaggetta e i gozzi da pesca in secca, particolarmente ricercato nel periodo estivo per la qualità delle sue gelaterie e per la romanticità del sito; Nervi, famosa per i sui parchi e per la sua passeggiata a mare; Pegli, con la passeggiata a mare e il parco romantico di Villa Pallavicini.
Grazie alla sua posizione al centro della Liguria, Genova può essere un ottimo punto di partenza per una visita alle due Riviere, e ad altre località situate in regioni limitrofe.
Comincerei con il proporvi la scoperta delle valli dell’entroterra genovese con il pittoresco Trenino di Casella, che collega la città con il paese di Casella in circa un’ora, attraversando la Valbisagno, la Valpolcevera e la Valle Scrivia. Questa gita è soprattutto consigliata agli amanti della natura e alle famiglie. Per gli amanti del Trekking, scendendo alla Stazione di Campi, si può affrontare il percorso dei Forti (circa 5 ore di cammino) per poi tornare in città con la Funicolare del Righi, che si trova al termine dell’itinerario.
Un altra escursione che potrebbe risultare interessante, è la visita al paese di Campoligure, centro della Valle Stura e capitale europea della lavorazione della Filigrana, alla quale è dedicato un’interessantissimo museo. Campligure si raggiunge in meno di 30 minuti con l’autostrada A 26 (uscita di Masone), oppure con il treno regionale.
Come scrivevo all’inizio, Genova è un’ottimo punto di partenza per scoprire le bellezze delle due riviere.
In poco più di trenta minuti di treno o di auto, si può raggiungere Camogli, una delle località più belle della Riviera di Levante; con pochi minuti in più si arriva a Santa Margherita Ligure e Rapallo. Da Santa Margherita si può raggiungere con i bus navetta Portofino (sconsiglio l’uso della vettura poichè i posti auto sono piuttosto limitati, in particolar modo nella stagione estiva e nei week end).
Nel periodo estivo sono attivi i battelli che, partendo dal Porto Antico di Genova collegano la città a Genova Nervi, Bogliasco, Recco, Camogli, Portofino, Portovenere e con le Cinque Terre, che possono essere comunque raggiunte anche in treno in circa due ore (con il treno regionale). Per chi decidesse di andarci con la vettura è consigliabile lasciarla a Levanto e proseguire in treno per il tratto finale. Per gli amanti della tintarella, in meno di trenta minuti si possono raggiungere sia in treno che in auto le spiagge sabbiose della Riviera di Ponente, ed in due ore di autostrada si raggiunge Monte Carlo, passando per Alassio, San Remo, Bordighera e Menton, in Francia.
Per gli amanti del brivido, Uscendo al Casella di Arma di Taggia (poco prima di San Remo sulla A 10), si può fare una bellissima escursione a Triora, "il paese delle streghe", uno dei Borghi più Belli d’Italia, con le case rigorosamente in pietra, con tetti in ardesia, nel quale nel 1500 si tenne un famoso processo alle streghe, che oggi viene ricordato nel Museo delle Streghe, situato nel centro storico del paese e frequentatissimo dai turisti italiani e stranieri. Poco prima di San Remo, merita una visita l’antico borgo di Bussana Vecchia, distrutto da un terremoto e oggi centro di produzione artigianale: nelle case abbandonate, oggi parzialmente ristrutturate, vari artisti specializzati in diverse attività, hanno ricavato i loro laboratori, frequentati dai visitatori di passaggio.
Genova può essere una meta interessante anche per chi, nel corso della sua vacanza volesse dedicare un pò di spazio allo spirito: dall’Uscita autostradale (sulla A/7 per Milano) di Genova Bolzaneto, 10 minuti da Genova Ovest, si può raggiungere il Santuario di Nostra Signora della Guardia, uno dei santuari mariani più conosciuti in Italia. Dal Santuario lo sguardo spazia dalle vallate dell’entroterra al mare.
Per gli amanti dello shopping "d’autore", ricordo che a Serravalle Scrivia, circa 40 KM da Genova (Autostrada A 7 uscita di Serravalle Scrivia) c’è l'Outlet più grande del Nord Italia.
Molte altre escursioni e attività sono possibili con Genova come punto di partenza, ma per poterle elencare tutte ci vorrebbe molto più spazio.
Sperando di essere stato convincente, non mi resta che ringraziarvi per il tempo che mi avete dedicato leggendo queste righe.

I Sapori al Ducale

  Per tutti i golosi e per gli amanti dei prodotti tipici delle regioni italiane, l’appuntamento è ogni secondo week-end del mese in Piazza Matteotti, davanti al Palazzo Ducale di Genova, dalle ore 9,00 alle ore 20,00
Si tratta infatti di una mostra-mercato dei prodotti tipici provenienti da ogni angolo d’Italia d’Italia, un appuntamento che fin dal suo esordio ha perseguito lo scopo di creare un’occasione d’incontro e di confronto fra i curiosi e gli appassionati dell’enogastronomia italiana e coloro che dell’eccellenza agroalimentare hanno fatto da sempre il proprio criterio ispiratore. L’evento, consente alle aziende di piccole dimensioni di far conoscere i propri prodotti ai consumatori e di proporsi direttamente al cliente finale senza intermediari, su una piazza importante come quella di Genova.  Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.lacompagniadeisapori.it/info.php?id=5 

Il Cimitero Monumentale di Staglieno

   Quello di Staglieno è il cimitero maggiore di Genova ed è anche uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Europa. Tra i suoi viali e le sue gallerie hanno trovato sepoltura diversi personaggi, tra i quali spiccano per la loro importanza Giuseppe Mazzini, uno dei padri della Patria, Ferruccio Parri, che fu presidente del Consiglio e partigiano, Michele Novaro, il compositore che musicò l’Inno d’Italia, i garibaldini Nino Bixio e Antonio Burlando, l’attore Gilberto Govi, il massimo esponente del teatro dialettale ligure, il famosissimo cantautore Fabrizio De Andrè, l’architetto Stefano Canzio, la scrittrice Fernanda Pivano, il pittore Federico Sirigu e la moglie di Oscar Wilde.   
All’interno del cimitero monumentale di Staglieno si  possono ammirare numerose sculture che rappresentano nel loro  insieme i linguaggi artistici di oltre un secolo: dal Neoclassicismo al Realismo passando poi per il Simbolismo, il Liberty ed il Decò. Tra gli artisti che hanno realizzato questi capolavori sono da citare Augusto Rivalta, Lorenzo Orengo, Giulio Monteverde, Santo Varni, Domenico Carli, Federico Fagiani, Piero Costa, Eugenio Baroni e Edoardo De Albertis.
Il Cimitero di Staglieno oltre ad essere un luogo dedicatoalla memoria, può anche essere considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. Per maggiori informazioni sul Cimitero Monumentale di Staglieno, visitate il sito
http://www.comune.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=889wcy7l12_layout_12rpiw7l1f.psml
                                                                                                                                               

La chiesa di San Donato, un gioiello del romanico genovese

 Edificata agli inizi del XII secolo, la chiesa di San Donato venne ampliata nel secolo successivo e rappresenta il migliore esempio di romanico genovese. Il suo campanile di forma ottagonale è decorato con fregi a dente di sega e un doppio ordine di fineste bifore e trifore: il terzo ordine non fa parte del progetto originario, ma è stato aggiunto alla fine dell’Ottocento dall’Architetto Alfredo D’Andrade. Anche la facciata non è quella originale, in quanto alterata dalle modifiche apportate sempre dal D’Andrade a fine Ottocento e da altri lavori effettuati nel 1925, che hanno comportato l’aggiunta del rosone e il protiro, con l’eliminazione degli intonaci successivi al XVI secolo. Originali sono rimasti il portale strombato e l’architrave romano.
La chiesa, realizzata in pietra calcarea, è divisa in tre navate le cui colonne di sostegno indicano le varie fasi della costruzione: le colonne della prima edificazione sono delle colonne romane riutilizzate; durante l’ampliamento del 1100 vennero inserite le colonne in blocchi di pietra sormontate da capitelli.
L’attuale copertura a capriate è stata collocata in sostituzione di quella originale, andata distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Gli ulteriori restauri che si sono susseguiti dal 1946 al 1951 hanno mantenuto inalterato lo stile romanico originario della chiesa.
Di notevole importanza artistica le opere conservate all’interno. Tra queste vanno citate una Madonna realizzata nel XIV secolo da Nicolò da Voltri; una pala d’altare raffigurante San Giuseppe di Domenico Piola; un rilievo marmoreo con statue rappresentante il Battesimo di Cristo, la cui realizzazione venne iniziata da Ignazio Peschiera e completata da Carlo Rubatto. Ma l’opera di maggior pregio, conosciuta a livello internazionale è senza dubbio il trittico realizzato nel 1515 da Joos van Cleve che raffigura al centro l’Adorazione dei Magi. sullo sportello di sinistra il committente dell’opera Stefano Raggi con santo protettore, sullo sportello di destra la Maddalena, mentre in alto è raffigurato il Crocifisso tra la Vergine Maria e San Giovanni.
Il trittico di van Cleve e il San Giuseppe di Domenico Piola si possono ammirare nella cappella laterale situata nella navata di sinistra.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.sandonato.org/

Shopping all'Outlet di Serravalle Scrivia

 Il Serravalle Designer Outlet, circa 35 KM da Genova, è il più grande d'Europa con i suoi 180 negozi delle migliori marche d'abbigliamento. Nelle boutique esclusive di questa cittadella dello shopping immersa tra il verde delle colline circostanti si puo vivere un'esperienza unica. L’Outlet di Serravalle riprende infatti le caratteristiche architetturali del centro storico di un tipico borgo ligure, con le sue piazzette lastricate e le sue vie sinuose. Dal settembre 2000, comodità, eleganza, convenienza e qualità sono alla portata di tutti. Dalla sua apertura ad oggi, circa 20.000.000 di visitatori hanno potuto usufruire dei suoi servizi e dei suoi punti di ristoro.
Raggiungere l'Outlet di Serravalle dall’Hotel è possibile nei seguenti modi:
In Auto: autostrada A7 con uscita a Serravalle Scrivia;
In Treno: dalla stazione di Genova Principe  si può prendere il treno per Arquata Scrivia e poi il bus navetta gratuito messo a disposizione dei visitatori e che collega Arquata Scrivia con L’Outlet.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dell'Outlet di Serravalle Scrivia http://www.mcarthurglen.it/serravalle/

La Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea, uno scrigno di capolavori: da Guido Reni a Rubens

 L’edificazione di una prima chiesa dedicata a San’Ambrogio risale al 588, quando a seguito delle persecuzioni perpetrate dai Longobardi, il clero milanese fuggì a Genova con il suo vescovo Onorato e vi rimase fino al VII secolo. La presenza meneghina in città necessitò di una chiesa dedicata a Sant’Ambrogio, santo protettore di Milano, che venne realizzata nel quartiere di residenza dei milanesi, nei pressi dell’attuale Cattedrale di San Lorenzo. Alla metà del XVI secolo l'edificio divenne possedimento dei Gesuiti, che iniziarono una serie di lavori di ristrutturazione che le donarono la forma attuale. Fu in quel periodo che la chiesa del Gesù si arricchì di importanti opere d’arte.
Nella seconda metà dell’Ottocento la facciata venne completamente rifatta dopo la demolizione della cortina che collegava il Palazzo Ducale con la chiesa. Dopo il completamento di questi lavori, nel 1894, vennero inserite in facciata le due statue di Sant’Ambrogio e di Sant’Andrea, realizzate da Michele Ramognino. La navata centrale e la cupola sono decorate con affreschi realizzati nei primi decenni del XVII secolo da Giovanni e Giovanni Battista Carlone. Di Francesco Biggi sono invece le quattro grandi statue all’interno della chiesa. Sull’altare maggiore si possono ammirare delle importanti tele come la Circoncisione, opera del 1608 di Rubens, la Strage degli Innocenti di Giovanni Battista Merano e la Fuga in Egitto di Domenico Piola. Completano l’altare maggiore i candelabri in bronzo opera di Annibale Busca e le statue di San Pietro e San Paolo scolpite da Giuseppe Carlone.
Nella navata destra, nella cupoletta della prima cappella c’è un affresco di Giuseppe Galeotti ed un dipinto di Giovanni Andrea De Ferrari che raffigura Sant’Ambrogio nell’atto di cacciare l’Imperatore Teodosio I. Nelle due nicchie le statue realizzate da Giovanni Domenico Casella: San Carlo Borromeo e Sant’Ambrogio.
Nella cupoletta della seconda cappella c’è un affresco di Lorenzo De Ferrari e una tela del 1622 di Simone Vouet: la Crocefissione; Nelle lunette dell’arco esterno si possono ammirare degli affreschi realizzati dal Carlone e nelle nicchie le statue dell’Ecce Homo e del Cristo Redentore. Sotto l’altare della cappella si fa notare un presepe scolpito da Tommaso Orsolino.
Nella terza cappella della navata destra, nel grande arco ci sono degli interessanti affreschi opera di Lorenzo De Ferrari e l’Assunzione di Guido Reni. Nelle nicchie le due statue del Carlone che raffigurano David e Saul, opera realizzata dall’artista nel 1677.
Nella quarta cappella nella navata sinistra si può ammirare il Martirio di Sant’Andrea, realizzato nel 1532 da Teramo Piaggio e Antonio Semino. Nella terza cappella ci sono un affresco di Giovanni Battista Carlone e la tela di Rubens che raffigura Sant’Ignazio che guarisce un’ossessa.
Nella seconda cappella l’affresco di Bernardo Castello dal titolo il Martirio di San Giovanni Battista, il Battesimo di Cristo di Domenico Passignano e le statue di Taddeo Carlone che raffigurano Elisabetta e Zaccaria.
Nella prima cappella ci sono degli affreschi di Lorenzo De Ferrari e un dipinto di P. Pozzi che raffigura San Francesco Borgia.
La Cappella Doria, le cui pareti sono decorate con affreschi realizzati nel 1619 da Giovanni Carlone che rappresentano le Storie dei SS Stefano e Lorenzo, l’Annunciazione, il Sogno di San Giuseppe e la Visitazione.
Nella Cappella dell’Immacolata si possono ammirare altri affreschi che ricordano la Natività, l’Annunzio a San Gioacchino e la Natività di Gesù.
L’ultima cappella, la Cappella Raggio presenta un arcone e affreschi risalenti al 1624 che rappresentano l’Ecce Homo, la Deposizione nel Sepolcro e la Resurrezione.
Nella cantoria, infine, le pregevoli sculture dei fratelli Santacroce e l’organo di Jacopo Hermann.

Viaggiatori di sguardo: entrate all'interno dei Palazzi dei Rolli utilizzando il percorso interattivo di Palazzo Ducale

 I Palazzi dei Rolli rappresentano un insieme architettonico unico nel suo genere in Europa, ed una delle maggiori attrattive del centro storico genovese. Selezionati sulla base dei loro caratteri architettonici di maggior pregio, dal 1576 essi risultavano inseriti, per decreto emanato dal Senato della Repubblica di Genova, nel cosiddetto Rollo degli alloggiamenti pubblici, ossia un elenco di dimore patrizie rinomate per la loro eleganza e per i comfort offerti, che furono destinate a risolvere il problema dell’accoglienza degli ospiti in visita di Stato a Genova.
Il Rollo era suddiviso in tre bussoli, nei quali venivano introddoti i nominativi dei diversi palazzi, suddivisi in base alla loro bellezzza, e venivano quindi assegnate all’ospite di turno in base alla sua dignità. Questo sistema contribuì notevolmente a far conoscere a livello internazionale le tipologie architettoniche e la cultura residenziale della città: molti artisti e illustri viaggiatori ne rimasero incantati e tra loro vi fu Pietro Paolo Rubens, che diffuse i modelli abitativi genovesi in Europa. Dal 2006 i Palazzi dei Rolli sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. L’esigenza di far scoprire anche ai viaggiatori di oggi le bellezze che si celano dietro le facciate di questi stupendi edifici, ha sollecitato la ricerca di uno strumento innovativo in grado di indurre nel visitatore una forte suggestione. "Viaggiatori di Sguardo" con l’impiego di supporti multimediali, consente di godere lo stupore per un passato prezioso evocandone l’incanto, ritrovando vicine le meraviglie della lontananza.
Entrando nella sala, vedrete proiettata sulla parete di destra la vostra silhouette che, come un’ombra luminosa seguirà i vostri spostamenti e vi consentirà di ritagliare sullo schermo oscuro, delle zone ben visibili in base ai vostri movimenti. Fermandovi potrete attivare il sistema ed iniziare ad esplorare le immagini che vi appariranno sullo schermo di fronte a voi: a questo punto dovrete simulare di impugnare un binocolo. I Palazzi si apriranno qunidi al vostro sguardo. Questo gesto semplice e antico nello stesso tempo, sarà lo strumento che vi consentirà di entrare nei palazzi e scoprirne i tesori nascosti.
L’ingresso è gratuito e sarà possibile nei seguenti orari:
da martedì a domenica dalle ore 9,00 alle ore 19,00. Chiuso il lunedì.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=9493

Scoprite come funziona un grande porto al Genoa Port Center

  Questa nuova struttura, ospitata al Porto Antico, nei Magazzini del Cotone, è sorta con lo scopo di far conoscere al mondo della scuola, ai cittadini e ai turisti le attività economiche e produttive che si svolgono all’interno dello scalo genovese. Il Centro si compone di una parte espositiva e di una che si occupa di organizzare visite guidate via mare ai siti portuali di maggior interesse. Visitando questo centro si avrà l’opportunità di scoprire quanto grande e importante sia il porto di Genova e perchè insieme alla città costituisca un panorama unico e indivisibile, sia mcome patrimonio culturale che come fonte di ricchezza e lavoro per il presente e per il futuro. Potrete scoprire come e perchè il porto è strutturato così, quale sarà il porto di Genova del futuro, quali sono gli strumenti per immaginarlo ed i nuovi progetti per trasformarlo. Scoprirete perchè il porto ha la necessità di conoscere profondamente il mare sul quale è insediato e perchè in porto ogni giorno ci si domanda che tempo farà il giorno successivo. Scoprirete infine perchè il rispetto dell’ambiente e della qualità della vita urbana, sia la sfida del porto per il futuro.
Il Genoa Port Center è aperto alle visite dal Martedì alla Domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,00. L’ingresso è gratuito.
Per maggiori informazioni sul funzionamento della struttura, cliccate sul link sottostante:
http://www.genoaportcenter.it/documents/GPC_depliant.pdf

Il Genoa Port Center ha elaborato una proposta specifica rivolta agli studenti e ai docenti di ogni ordine e grado denominata "Cittadini del Porto". Per conoscere tutti i dettagli su questa validissima iniziativa cliccate qui http://www.cittadinidelporto.it/

giovedì 23 giugno 2011

Convegno SPeRA "Donne in Africa"

 Dal 30 giugno al 2 luglio 2011 presso il Galata Museo del Mare  durante il convegno SPeRA (Solidarietà Progetti e Risorse per l’Africa), si parlerà delle “Donne in Africa”. La tre giorni organizzata dall’Associazione Consorzio SPeRA Onlus con lo scopo di riunire le associazioni liguri impegnate in progetti di solidarietà nei paesi africani, è alla seconda edizione. Lo scorso anno l’evento ha dato luogo alla costituzione di un consorzio di cui fanno parte 20 onlus liguri, primo modello a livello nazionale. Per l’edizione 2011 il consorzio si è riproposto di ripetere il convegno, allargando l’invito a tutte le associazioni nazionali che si occupano di Africa e scegliendo l’argomento: “Donne in Africa”.

L’appuntamento sarà dal 30 giugno al 2 luglio, a Genova al Galata Museo del Mare, con inizio alle 9.30, per incontri, dibattiti e confronti con vari relatori ed associazione che quotidianamente lavorano a contatto con le donne africane. Dopo i saluti di Lorena Rambaudi, Assessore Pari Opportunità Regione Liguria,
Marina Dondero, Vice Presidente Provincia di Genova, Marta Vincenzi, Sindaco di Genova e della Presidente del Mu.MA. Maria Paola Profumo, impegnata personalmente in progetti di sviluppo nei paesi africani, interverranno: il Prof. Berti Riboli (Presidente Consorzio SPeRA), la Prof.ssa Paola Girdinio (Presidente facoltà di Ingegneria, in rappresentanza della Commissione Universitaria), le Donne Protagoniste (tavola rotonda).

 Sono proprio le donne, infatti, il nucleo trainante della società di questo paese, essendo elemento fondamentale per l’agricoltura, l’istruzione, e anche per l’economia. Sono loro che senza far rumore, senza accampare diritti, riproducono ogni giorno il miracolo della sopravvivenza.
Il costante impegno della donna africana è inserito in una cultura tradizionale che vede la figura maschile come dominante. Contraddizione questa che incide sulla società nel suo complesso. In questo contesto la donna passa da protagonista a vittima e questa caratteristica ha fatto sì che venisse proposta quest’anno, per il Nobel per la Pace.

La prima sessione del convegno sarà intitolata alle “ Donne protagoniste”, donne con particolare esperienza della vita africana che interverranno illustrando lo stato attuale e le odierne problematiche della vita delle donne in Africa. La seconda, terza e quarta sessione saranno completamente dedicate ai progetti italiani rivolti alle donne africane: Donne e Salute, Donne e Istruzione e Donne e Lavoro.
L’ultimo giorno del convegno i moderatori di queste tre sessioni terranno una relazione di sintesi dei diversi progetti, esposti dalle singole associazioni partecipanti.
Infine il convegno si chiuderà con una tavola rotonda, aperta al pubblico, sul tema “Il volontariato oggi”: si parlerà dei rapporti tra le associazioni di volontariato e del volontariato con la società attuale, con la politica, la religione, le imprese.

La chiesa di San Bartolomeo degli Armeni e il Mandylion

La Chiesa venne edificata nel 1308 da alcuni monaci Basiliani provenienti dall’Armenia meridionale, invasa dagli Ottomani. Della costruzione originale è rimasta la parte absidale, con la cupola e la cappella sinistra della testata; quella di destra, dedicata a San Pantaleo, venne demolita nel 1883, quando fu costruito il palazzo che chiude da due lati, (facciata e fianco destro) la chiesa di San Bartolomeo.
La chiesa subì radicali trasformazioni nel 1595, quando venne allungata, con l’aggiunta all’abside di un’ampia navata unica, che risulta molto più alta della costruzione primitiva; nel 1650 a San Bartolomeo Barnabiti i Basiliani vennero sostituiti dai Barnabiti, che nel 1775 avviarono nuovi lavori di ristrutturazione.
La storia della chiesa è strettamente legata alle vicende della reliquia del Santo Volto di Edessa, un lino dipinto a tempera che raffigura il volto di Cristo, donato dall’imperatore di Costantinopoli al doge di Genova Leonardo Montaldo, il quale ne fece dono ai monaci di San Bartolomeo nel 1388. Inserito in una preziosa cornice in filigrana d’oro e d’argento, vero capolavoro dell’oreficeria bizantina, la preziosa opera viene esposta durante la settimana successiva alla domenica di Pentecoste. Al suo interno la chiesa presenta un ricco corredo decorativo legato in gran parte alla sacra reliquia.
Tra gli affreschi sono di particolare interesse: "Gesù che consegna ad Anania le sue impronte", opera di G.B. Paggi realizzata nel XVI secolo; sulla volta del vestibolo si possono ammirare le "Storie del Santo Sudario" opera di Orazio De Ferrari, di G.B. Paggi e di Giulio Benso, nella controfacciata e sulla parete laterale destra; sulla volta, il "Martirio di San Bartolomeo" pregevole opera di Lazzaro Tavarone, realizzata nel 1596.
Tra i quadri di maggior pregio un’"Annunciazione" di G.B. Paggi, il "Miracolo del cieco di Gerico" di Orazio De Ferrari e il ritratto del "Beato Alessandro Sauli" opera di Giacomo Boni eseguita nel1745. Sull’altare maggiore, lo stupendo trittico di Turino Vanni del 1415, con "Madonna e santi" e "Storie di San Bartolomeo" nella predella; alle pareti del presbiterio due tavole di Luca Cambiaso: "Resurrezione" (1559) e "Ascensione" (1561), e "Angeli" di Domenico Piola. Resatano da segnalare segnalare ancora due crocifissi: quello ligneo del Maragliano e il grande Crocifisso ligneo barocco dell’abside.
Alla chiesa originaria appartengono i quattro affreschi quattrocenteschi posti nel vestibolo della sagrestia, con "Storie della Passione", "Crocifissione", "Evangelisti" e "Dottori della Chiesa".

Trekking dei Forti di Genova

 Per tutti gli appassionati di trekking segnaliamo un’interessante opportunità per conoscere la cintura fortificata che proteggeva le spalle di Genova da eventuali attacchi provenienti da terra.
L’itinerario, di minor durata ma comunque molto suggestivo, prevede la salita al Monte Righi con la funicolare Zecca-Righi, la cui stazione si trova a soli 5 minuti a piedi dall’Hotel. Arrivati alla stazione a monte, si imbocca il sentiero segnalato come "Strada dei Forti". Il primo forte che si incontra sul percorso è il Forte Sperone, una massiccia costruzione risalente al XVI secolo. In tempi recenti ha ospitato dal 1958 al 1981 un presidio della Guardia di Finanza : al suo interno, nella stagione estiva si tengono spettacoli teatrali ed è meta di visite guidate. Proseguendo il percorso dopo un breve tratto si raggiunge il Forte Puin, la cui costruzione venne iniziata nel 1815 dal governo provvisorio, per poi essere completata dal genio militare piemontese nel 1830. Il forte venne poi abbandonato sul finire del XIX secolo e solo nel 1963 venne dato in concessione al Prof. Fausto Parodi, pittore, che lo restaurò e lo abitò fino al 1978.
Lasciato il Forte Puin, e proseguendo per un ulteriore tratto di sentiero, si raggiungono le rovine del forte Fratello Maggiore, realizzato dal genio militare piemontese nella prima metà del XIX secolo e andato distrutto negli anni ’30 del 1900. A poche decine di metri c’è il Forte Fratello Minore, la cui struttura, realizzata nello stesso periodo del precedente, venne abbandonata sul finire dell’Ottocento e versa oggi in pessime condizioni. Ultimo forte di questo itinerario è il Forte Diamante, che si trova sull’omonimo monte, raggiungibile discendendo dal sentiero che si diparte dai due Fratello (Maggiore e Minore) e risalendo i 14 tornanti che conducono all’ingresso del forte, la cui costruzione ebbe inizio alla metà del XVIII secolo, con successive trasformazioni apportate dai piemontesi nel 1814; il forte venne definitivamente abbandonato nel 1914 ed è oggi meta di numerosi escursionisti. E’ l’unico dei forti della cinta difensiva a trovarsi fuori dai confini comunali, trovandosi nel territorio del Comune di Sant’Olcese. Nonostante lo stato di abbandono nel quale oggi si trova, il Forte Diamante, grazie alla sua posizione dominante sull’appennino e alla particolarità della sua struttura, è oggi metà di numerosi escursionisti. E’ raccomandabile effettuare questo interessante percorso nel periodo compreso tra il mese di aprile ed il mese di sesettembre, quando le giornate sono più lunghe, in modo da poter affrontare l’itinerario con la dovuta calma, ma soprattutto senza rischiare di trovarsi esposti alle intemperie più probabili in autunno ed in inverno, essendo tutto il percorso in cresta. La durata dell’escursione richiede, tra andata e ritorno circa 8 ore comprese le dovute soste. Specialmente nella stagione estiva è raccomandabile portarsi una sufficiente scorta di bevande e cibo, in quanto lungo il percorso non esistono punti di ristoro.
Per maggiori informazioni sulle fortificazioni genovesi consiglio di visitare i siti http://www.fortidigenova.com/ e
http://www.forti-genova.com/

Proposta speciale per chi parte e per chi arriva da una crociera con MSC, Costa Crociere o Louis Cruises

Ai crocieristi in transito a Genova nel periodo compreso tra il 01/07/2010 ed il 15/09/2011, proponiamo il soggiorno in camera doppia a 69,00 Euro a notte.
Per nuclei famigliari disponiamo di camere triple o quadruple, che verranno offerte, al prezzo di 89,00 Euro per la tripla e di 99,00 Euro per la quadrupla.
I prezzi si intendono a camera e sono comprensivi della prima colazione continentale a buffet.
Aderire all'offerta è semplice: sarà sufficiente dimostrare, al momento della prenotazione, di possedere il biglietto per una crociera di Costa Crociere, MSC o Louis.
Il nostro Hotel si trova a soli 500 Metri dal Terminal Crociere di Ponte dei Mille e 700 metri dal Terminal Crociere di Ponte Andrea Doria, i due terminal di attracco delle navi di MSC, e 200 metri dalla Stazione Ferroviaria di Genova Piazza Principe, dalla quale, i crocieristi di Costa Crociere, potranno raggiungere Savona in poco più di quaranta minuti.
Per chi arriva in auto, l’Uscita indicata è Genova Ovest, che dista dall’Hotel circa 1500 Metri. Da questo stesso casello sarà poi possibile prendere l’Autostrada A 10 per recarsi in auto al Terminal Crociere di Savona.
Il nostro Hotel è situato all’imbocco del Centro Storico Genovese e comodissimo per raggiungere a piedi tutte le principali attrattive turistiche della città: Musei, Palazzi Storici, il Porto Antico con L’Acquario, Il Galata Museo del Mare, La Città dei Bambini e dei Ragazzi e tutte le altre attrazioni concentrate nell’area.
L’Hotel Vittoria rappresenta quindi il punto di partenza ideale per chi, al piacere della crociera vuole aggiungere la scoperta del Centro Storico e dell’Acquario più grandi d’Europa. 

Escursione per avvistamento cetacei con Liguria Via Mare e Acquario di Genova

 Il Consorzio Liguria Via Mare, con la collaborazione dell’Acquario di Genova propone questa interessante escursione, che consente di proseguire la conoscenza dell’ambiente marino acquisita nel corso della visita al percorso espositivo, con un'esperienza diretta in mare aperto. L’escursione dura mezza giornata e segue le rotte dei mammiferi marini tra Genova e Portofino, nel cuore del Santuario dei Cetacei. Ad accompagnare ciascun gruppo ad ogni escursione ci sarà un biologo marino dell’Acquario di Genova, che darà precise informazioni su tutti i cetacei che verranno avvistati nel corso della navigazione, ed illustrerà gli obbiettivi ed i risultati del progetto "Delfini Metropolitani", che dal 2001 studia la presenza dei delfini lungo il tratto di costa percorso.  Per questa escursione e consigliabile indossare un abbigliamento e delle calzature comode, portare una giacca a vento, cappellino, occhiali da sole, crema protettiva, attrezzatura foto-video e binocoli.
Per maggiori informarzioni su orari e prezzi, visitate il sito http://www.liguriaviamare.it/

Genova Tour: visite guidate nel centro storico di Genova

Tutti i fine settimana sarà possibile visitare il Centro Storico cittadino ed alcuni dei palazzi appartenuti in passato alla nobiltà
genovese (I Palazzi dei Rolli), oggi annoverati tra il Patrimonio dell’Umanità dell'UNESCO. Ogni gruppo sarà accompagnato da una esperta guida locale e le visite saranno sempre in italiano e in una diversa lingua straniera (Francese, Inglese o Spagnolo). Scoprirete il fascino della città antica everrete guidati negli stretti vicoli (i caruggi) del centro storico più grande d’Europa, alla scoperta delle numerose curiosità che vi si celano e dei suoi innumerevoli misteri. Il Tour partirà dal chiosco informativo del Porto Antico e vi condurrà nei luoghi più significativi quali la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo Ducale, il Teatro dell’Opera Carlo Felice, per poi terminare all’interno dei Musei di Strada Nuova: Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Tursi, un tempo sontuose residenze delle più importanti famiglie patrizie genovesi ed oggi musei nei quali si possono ammirare importanti opere di grandi artisti come il Veronese, Procaccini, Rubens e Van Dyck.

Gli orari delle visite per il Tour "Il Centro Storico e i Palazzi dei Rolli, Patrimonio UNESCO" sono i seguenti:
Sabato alle ore 10,00: visita guidata in italiano/inglese;
Sabato alle ore 14,30: visita guidata in italiano/spagnolo;
Domenica alle ore 10,00: visita guidata in italiano/francese;

Ricordo che le partenze di tutte le visite guidate dall’Area del Porto Antico, avverranno dall’Info Point situato di fianco alla biglietteria dell’Acquario.

I costi dei biglietti per questo Tour sono i seguenti:
Biglietto intero: 12,00 € (minori di 12 anni gratis);
Ragazzi dai 12 ai 18 anni, over 65, gruppi da 10 a 25 persone: 10,00 €;
Giornalisti: 8,00 €;
Gruppi composti da più di 25 persone: occorre contattare direttamente gli uffici;

Nel prezzo del biglietto è compreso l’ingresso ai Musei di Strada Nuova.
I biglietti per questo tour possono essere acquistati presso il Visitor Centre di Via Garibaldi (Tel, 010.5572903 - 751) e presso gli uffici IAT di Genova De Ferrari (Teatro Carlo Felice Tel. 010.8606122) e dell’Aeroporto (atrio arrivi Tel. 010.6015247) e presso il punto di partenza direttamente dalla guida.

Tutti i venerdì sarà inoltre possibile prendere parte a tours tematici accompagnati da preparatissime guide locali: le visite saranno esclusivamente in lingua italiana.

Partecipando al Tour "Le botteghe storiche, l’artigianato e la gastronomia", potrete curiosare all’interno di botteghe ultracentenarie del centro storico, scoprirete antiche tradizioni artigianali e gastronomiche: visiterete infatti confetterie storiche, le antiche tripperie, trattorie tradizionali, drogherie, fabbriche di cioccolato, farmacie che conservano al loro interno alabicchi ed altri strumenti d’epoca, barberie liberty e altro ancora. Imparerete a ricostruire virtualmente l’antico tessuto urbano della città, allora suddivisa in quartieri che prendevano il nome dalle antiche corporazioni artigiane, come ancor oggi viene ricordato nei nomi di vie e vicoli del centro storico.
Gli orari per il Tour "Le botteghe storiche, l’artigianato e la gastronomia" è il seguente:
Venerdì: ore 16,00;
Sabato: ore 11,00 e ore 16,00;
Costo del biglietto: 10,00 €
Partenza dall’Info Point situato di fianco alla biglietteria dell’Acquario.

Effettuando il Tour "Porto Antico e Castrum" verrete guidati alla scoperta del primo nucleo storico di Genova, il Castrum, risalente addirittura all’epoca etrusco-romana, percorrete quindi, sempre in compagnia della vostra guida i vicoli della parte più antica del centro storico dove si può ammirare la maestosa Torre degli Embriaci, fino a raggiungere Porta Soprana, una delle due porte d’accesso alla città ancora esistenti.Scoprirete i luoghi della movida notturna nell’area di Piazza delle Erbe, per poi terminare il giro al museo delle eccellenze dell’artigianato ligure "Liguriastyle".
L’orario del tour "Porto Antico e Castrum" eil seguente:
Domenica e festivi: ore 11,00.
Costo del biglietto: 10,00 €
Partenza dallrsquo;Info Point situato di fianco alla biglietteria dell’Acquario.

I biglietti per questi due tours tematici possono essere acquistati online sul sito http://www.incomingliguria.it/, al booking di Incoming Liguria (Tel. 010.2345666) e presso il punto di partenza direttamente dalla guida.

L’Hotel si trova a meno di dieci minuti a piedi dal punto di partenza ed è in grado di fornire ulteriori informazioni sullo svolgimento dei tours proposti.