Dal 04.12.2015 al 21.02.2016 al Castello D'Albertis Museo delle Culture dei Popoli.
In un museo totalmente percorribile con l’accompagnamento di una guida in Lingua dei Segni come Castello D’Albertis ed esplorabile da parte di un cieco grazie ad un modellino tridimensionale commentato da un percorso audio, una mostra temporanea sul daltonismo vuole ampliare l’accoglienza ad ogni cultura e sensorialità, avendo manifestato l’esposizione permanente fin dalla sua apertura una attenzione per la polivocalità (le voci indigene) e le sonorità internazionali (sezione delle Musiche dei Popoli). Dopo il recente ampliamento del percorso museale con una sezione permanente sulle Medicine tradizionali, che ha inteso approfondire un approccio al corpo in una dimensione olistica, la mostra temporanea sul daltonismo vuole soprattutto spiegare "come vivono" le persone daltoniche.
Fin dall'infanzia il daltonismo viene considerato solo come un marchio associato all'incapacità di svolgere determinate attività, mentre nei daltonici stessi si forma la convinzione che per qualche strana magia del mondo per ottenere alcuni risultati occorre "fregare", "imbrogliare", "aggirare" un ostacolo che viene posto proprio da chi, di daltonismo, non capisce un'acca ...
Nel terzo millennio si hanno a disposizione maggiori strumenti scientifici e tecnici per comprendere meglio la visione dei daltonici, questa possibilità apre ad un riesame accurato della loro posizione nella società umana.
La "riscossa dei daltonici" parte con la conquista del diritto di avere una patente di guida per legge e non per concessione, di poter svolgere un lavoro con i colori come chiunque altro, di poter leggere senza problemi indicazioni ed istruzioni. E di non avere paura di essere daltonici.
A Genova, dal 2006, l’iniziativa "Come vedono i daltonici" si è posta il fine di dimostrare che tutto questo è possibile usando il potere della ragione e l'intelligenza di capire. E si vedono i primi risultati. La mostra ospitata dal Castello D’Albertis, da anni impegnato nel rispetto delle differenze e nello sviluppo dell’accessibilità non solo architettonica ma anche percettiva, ha visto una crescita sia in termini di opere e video esposti, ma anche di numero di partecipanti: Valentina Lagomaggiore, che ha curato l’allestimento, Anna Franca Cavallini, Daniela Vercelli, Patrizia Noemi Pezzi pittrici, Carlo Accerboni e Martina Lazzaretti fotografi, Giulio Bertagna ed Eleana Marullo per i contenuti scientifici.
Insieme a cartelli esplicativi, oggetti artistici, video, sono due i momenti più attrattivi della mostra: la visione daltonica "Live", grazie ad un software studiato appositamente per diventare daltonici all’istante, e la conferenza con la presentazione, tra gli altri argomenti, del nuovo progetto di legge specifico sul daltonismo, unico esempio al mondo in ambito giuridico.
Orari:
da martedì a venerdì 10-17; sabato e domenica 10-18 (ultimo ingresso ore 17); lunedì chiuso
Prezzi:
Alla visita della mostra "Come vedono i daltonici" si potrà abbinare Dialogo nel buio al prezzo speciale di 8,00 euro, per tutta la durata della mostra. La chiatta, che in darsena ospita la mostra in totale assenza di luce, dista poche centinaia di metri dal castello ed è facilmente raggiungibile con l’ascensore di Montegalletto attraverso un pittoresco viaggio verticale per la città (www.dialogonelbuio.genova.it).
I possessori del biglietto d’ingresso della mostra di Palazzo Ducale "Dagli Impressionisti a Picasso" avranno l’ingresso ridotto alla mostra di Castello D’Albertis "Come vedono i daltonici" (€ 4,50).
Maggiori informazioni:
Tel.: 010 2723820
http://www.comevedonoidaltonici.com
http://www.museidigenova.it/it/content/castello-dalbertis