La Biblioteca Universitaria di Genova – Hotel Colombia riprende le sue attività culturali, dopo la pausa estiva, nella splendida Sala da Ballo della sua nuova sede di fronte alla Stazione Principe con una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei Liguri e di Palazzo Ducale e il Garden Club Genova aderente all’AGI Associazione Giardini Italiani.
Giovedì 9 ottobre alle ore 17 sarà presentato il libro “Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di 'paesi'. Arte, scienza e illustrazione botanica nel XVI secolo” di Giorgio Mangani e Lucia Tongiorgi Tomasi edito nel 2013 da Il Lavoro Editoriale di Ancona.
Con gli autori interverranno Mauro Giorgio Mariotti, Ordinario di Botanica, Università di Genova, Giovanna Rotondi Terminiello, Storica dell’Arte, Paolo Santini, Presidente Centro Studi Arceviesi di documentazione e ricerca per le Marche.
Il perché della presenza di studiosi di così alto livello internazionale e di varie discipline sta proprio nella varietà e ricchezza della figura di Gherardo Cibo.
Nel 1540 il genovese Gherardo Cibo (1512-1600), nobile cavaliere pronipote di papa Innocenzo VIII e nipote di Caterina Cibo, duchessa di Camerino, parente dei della Rovere, decide di ritirarsi a Rocca Contrada, nel Ducato di Urbino (oggi Arcevia), per dedicarsi completamente allo studio delle piante, alla pittura di paesaggio ed alla sperimentazione di tecniche innovative nella conservazione e riproduzione delle specie botaniche, cimentandosi nella miniatura, nel disegno di paesaggio, nell’arte di fare i colori, nella stampa a matrice naturale delle piante, nella preparazione di erbari secchi e dipinti.
Artista e scienziato allo stesso tempo, Cibo è in contatto con i maggiori studiosi del tempo come Pietro Andrea Mattioli e Ulisse Aldrovandi e si dedica a rappresentare, sullo sfondo delle piante rintracciate nel corso delle sue numerose spedizioni botaniche, i paesaggi delle Marche e dell’Umbria, restituendo lo skyline rurale e urbano del tempo, mescolando la fedeltà al dato naturale con una sorta di idealizzazione arcadica della semplicità della vita in campagna, che è anche espressione di una sensibilità religiosa evangelica ispirata alle idee della Riforma.
Dell’opera di Cibo, personalità riservata e modesta, si perse ben presto memoria e i suoi disegni andarono dispersi in numerose biblioteche del mondo, spesso attribuiti ad artisti nordici o fiamminghi, fino a quando diversi codici e disegni furono rintracciati ed a lui attribuiti da Lucia Tongiorgi Tomasi che, grazie soprattutto al reperimento di tre straordinari codici miniati sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso presso la British Library e la Biblioteca Marucelliana di Firenze, delineò l’identità di Gherardo Cibo. Ora sono raccolti, catalogati, riprodotti e studiati nello straordinario volume illustrato che verrà presentato e che spiega anche per quale motivo il paesaggio marchigiano sia stato percepito per molto tempo come un’Arcadia ideale.
L’incontro permetterà di conoscere la figura di Cibo dal punto di vista biografico con Paolo Santini, in un percorso tra arte e scienza che sarà delineato da Giovanna Rotondi Terminiello e da Mauro Giorgio Mariotti. Si cercherà di ricostruire i suoi riferimenti culturali, religiosi e scientifici.
Ad arricchimento dell’iniziativa e quale testimonianza dello stretto rapporto fra Cibo e Mattioli, Duilio Contin, Direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum a Sansepolcro (AR) che di recente ha presentato un’anteprima di prossima uscita dell’edizione anastatica del “Dioscoride” del Mattioli colorato e miniato da Gherardo Cibo, omaggerà i presenti all’incontro proprio con una tavola botanica tratta da un erbario del Mattioli dipinto da Gherardo Cibo.
Il volume che verrà presentato presso la Biblioteca Universitaria di Genova, ha ottenuto il premio “Arca dell'Arte, premio Rotondi ai Salvatori dell'Arte” – sezione Marche 2014, e l’iniziativa é dedicata, anche da parte del Garden Club Genova, alla memoria di Mauro Del Corso, Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei, che segnaló tempestivamente il libro incentrato su un personaggio vissuto nelle Marche, ma di origine genovese finalmente riscoperto.
L’ingresso all’iniziativa è libero ed aperto a tutta la cittadinanza.
Giorgio Mangani
Ha tenuto corsi su materie geografiche nelle Università di Bergamo, Bologna, Urbino e Politecnica delle Marche (Ancona). Si occupa di storia della geografia e della cartografia.
Tra i suoi libri, “Il ‘mondo’ di Abramo Ortelio. Misticismo, geografia, e collezionismo nel rinascimento dei Paesi Bassi” (1998, rist. 2006); “Geopolitica del paesaggio. Storie e geografie dell’identità marchigiana” (2012).
Lucia Tongiorgi Tomasi
Già professore di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Pisa, della quale è stata per diversi anni Prorettore, si occupa di rapporti tra arte e scienza, storia dei giardini, storia dell’iconografia naturalistica e di arte toscana tra Cinquecento e Settecento.
E’stata Visiting Professor al Getty Center for History of Art di Malibu, all’Università di Oxford e ha tenuto seminari nelle Università di San Paulo e di Campinas (Brasile).
Autrice di numerosi saggi, ha curato esposizioni scientifiche internazionali come Italian Botanical Art Today (Washington 2001), Flowering of Florence. Botanical Art for the Medici (Washington 2002).
Fa parte del comitato editoriale di numerose riviste come “Garden and Landscape Studies”, “Journal of Garden History” e dirige la collana “Giardini e paesaggio” della casa editrice Olschki.
Relatori
Mauro Mariotti
Già ricercatore presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Siena dal 1983 al 1992 e professore associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano dal 1992 al 2005, è stato Professore Straordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova dal 2005 al 2008 e dal 1 novembre 2008 è Professore Ordinario di Botanica Ambientale e Applicata presso la Facoltà (ora Scuola) di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della stessa università.
Relativamente all’attività didattica, dal 1990 ha svolto insegnamenti attinenti ai SSD della biologia vegetale BIO/03 e BIO/01 con particolare riguardo agli aspetti applicativi, sia in corsi di laurea sia in corsi di specializzazione (Master). Attualmente è docente di Botanica e Laboratorio (Corso di Laurea in Scienze Biologiche), di Rilevamento, cartografia e monitoraggio di flora e vegetazione e di Pianificazione e progettazione in ambiti naturali e valutazione di incidenza (Corso di Laurea Magistrale in Scienze dei Sistemi naturali).
Dal novembre 2010 è Coordinatore (già Presidente) del Consiglio di Corso di Studi di Scienze Naturali della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Genova. Dal 2007 è Coordinatore del Corso di Dottorato in Botanica applicata all’agricoltura e all’ambiente.
Dal 2006 è responsabile del Polo Botanico Hanbury (ex Istituto di Botanica e Orto Botanico dell’Università). Dal 2008 è Presidente e dal 2010 direttore ad interim del Centro universitario di servizi Giardini Botanici Hanbury, ente gestore dell’Area Protetta regionale omonima e dei Siti d’importanza comunitaria di Capo Mortola e relativi fondali marini.
Fa parte del Collegio consultivo della Società Botanica Italiana, di cui è presidente della Sezione regionale ligure; dal 2012 è presidente della Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione Ex Situ della flora spontanea italiana onlus (RIBES).
È referee per diverse riviste scientifiche internazionali (Biological Conservation, Folia Geobotanica & Phytotaxonomica, Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine, Plant Systematic and Evolution, Arid Land Research and Management) ed ha partecipato ai lavori di revisione e selezione di progetti di ricerca d’interesse nazionale dell’area biologica. È stato ed è Responsabile di diversi progetti di studio finanziati dalla Comunità Europea o da enti locali (Regione Liguria, Province, Comuni e Aree Protette). Ha partecipato a diversi progetti e studi spesso in qualità di responsabile scientifico, nel campo dell’analisi, del rilevamento, della valutazione e della pianificazione e gestione ambientale, con particolare riguardo alla componente vegetale, nonché per la valutazione delle potenzialità di utilizzo di vegetali per finalità differenti (alimentazione, fitobonifica, monitoraggio, ecc.).
E’ autore o coautore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e nazionali, nonché di monografie e contributi in atti di congressi.
Giovanna Rotondi Terminiello
Laureata in lettere e filosofia a Genova, ha frequentato la scuola di perfezionamento in storia dell’arte medioevale e moderna presso l’Università degli Studi di Roma.
Negli anni 1961 – 1963 è stata assistente del prof. Giulio Carlo Argan, ordinario di Storia dell’arte moderna presso quell’Università. Nel 1964 è stata assunta per concorso nell’Amministrazione dello Stato (Ministero per i beni e le attività culturali) entrando in servizio presso la Soprintendenza ai Monumenti della Liguria e, dal 1974, presso la Soprintendenza per i beni artistici e storici della Liguria di cui dal 1976 al 1996 è stata soprintendente dirigente. In tale veste ha coordinato le campagne di restauro nel territorio di competenza dirigendo numerosi cantieri. Tra gli interventi più importanti il restauro di varie tavole e tele di Maestri fiamminghi, da Van Cleve a Rubens, di cicli di affreschi tra cui quelli quattrocenteschi del Convento domenicano di S. Maria di Castello a Genova, dei monasteri olivetani di S. Girolamo di Quarto e delle Grazie di Portovenere e della Cappella Sistina di Savona; inoltre ha diretto il recupero conservativo dei decori barocchi della chiesa genovese di S. Siro e, sempre a Genova, degli affreschi dei Palazzi Reale, Balbi e Tursi.
Si è occupata di tutela, conservazione, catalogazione e restauro dei beni culturali di Genova e della Liguria. Ha inoltre operato nel campo espositivo e museale. Sono dovuti a lei il restauro della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola e l’apertura della Galleria Nazionale della Liguria, l’istituzione del Museo diocesano di Albenga e di Chiavari, il riallestimento del Museo del Tesoro del Santuario di N.S. di Misericordia a Savona.
Ha promosso e curato a Genova e in Liguria una serie di mostre tra le quali Genua picta (1982), Giovanni Pisano a Genova (1987) – entrambe allestite in seconda battuta in USA (rispettivamente a Columbus Ohio e a New York-Metropolitan Museum) – Giovanni Benedetto Castiglione il Grechetto (1990), Genova nell’Età barocca (1992), Bernardo Strozzi (1995, allestita anche a Venezia e Baltimora, USA), Gli argenti genovesi e Il Presepe genovese (entrambe per la Galleria Nazionale del Canada, Ottawa).
Ha organizzato vari Convegni internazionali, curandone poi gli Atti, tra i quali Problemi di conservazione e restauro delle facciate dipinte (Genova 1982), Sisto IV e Giulio II mecenati e promotori di cultura (Savona, 1987), Giulio II papa, politico, mecenate (Savona, 2004).
Dal 1997 al 2007 ha insegnato a contratto “Storia e tecnica del restauro” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova.
E’ presidente del “Premio Rotondi ai Salvatori dell’Arte” (diventato legge dello Stato nel 2009)
E’ vice presidente dell’ Associazione Amici dei Musei Liguri e di Palazzo Ducale.
E’ autrice di molte pubblicazioni scientifiche tra cui, ultima in ordine di tempo (2008-2009), il catalogo in due volumi del patrimonio storico-artistico di Banca Carige e del suo gruppo.
Paolo Santini
Nato in Arcevia , è da tempo residente a Roma.
Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, si è dedicato sin da giovane allo studio della storia ed arte delle Marche con particolare riferimento ad Arcevia ed al suo territorio. Nel 1988 gli è stato assegnato il premio nazionale della cultura per la storia locale.
Autore di pubblicazioni anche a carattere divulgativo e tematico, ha collaborato con riviste e periodici e diretto una rivista d’arte a Roma.
Svolge dagli anni Settanta attività di ricerca nel campo artistico come pittore e grafico con al suo attivo mostre personali e collettive anche in ambito nazionale. Nel 1978 è stato nominato Accademico Tiberino.
‘E stato presidente e membro di giurie di premi, concorsi e manifestazioni d’arte, presentando artisti in cataloghi e riviste specializzate.
Ha ricoperto l’incarico di consulente storico-artistico per il piano regolatore del comune di Arcevia.
‘E presidente dal 1994 del Centro Studi Arceviesi di documentazione e ricerca per le Marche, nonché uno dei fondatori e direttore della omonima pubblicazione periodica.
Ha avuto esperienze professionali anche nel settore legale, bancario e finanziario.
Duilio Contin
Friulano, nato nel 1949, è direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum di Sansepolcro. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali, si occupa di Beni artistici e librari, frequentando assiduamente le più importanti collezioni europee nell'ambito dell'attività di ricerca per conto di Enti pubblici e privati. Appassionato bibliologo, ha un particolare interesse per la storia delle teniche di illustrazione. Ha pubblicato contributi critici su testi di storia dell’arte rinascimentale e di illustrazione botanica. Fra i più recenti, per l'editore Aboca: Gli scacchi di Luca Pacioli (2008), Antologia della Divina Proportione (2010), Hortus Amoenissimus (2012). Studioso di tradizioni popolari, per l'editore il Bulino ha commentato la recente ristampa dell'Album pittorico del Friuli (2012). Numerosi articoli di carattere storico-bibliografico sono comparsi sui maggiori quotidiani o su mensili specializzati in bibliofilia; ha curato mostre di notevole rilievo di libri antichi e stampe in varie regioni, in particolare in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Toscana. Ha organizzato convegni di carattere storico, artistico e filosofico.
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