Anteprima del nuovo allestimento in occasione della manifestazione “La Storia in piazza” dedicata a “I tempi del cibo”
Il tema cui quest’anno è dedicata la manifestazione La storia in piazza, ha suggerito di anticipare martedi 8 aprile alle ore 17.30 la presentazione della donazione alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola del servizio da tavola in 150 pezzi di porcellana francese della manifattura Discry realizzato per la famiglia Raggi a inizio Ottocento.
E’ una donazione della discendente della famiglia, la nota scrittrice Camilla Salvago Raggi, che arricchisce in modo significativo la sezione ceramiche del museo in cui, aggiungendosi ai servizi Spinola e al servizio da dessert Dufour, documenterà le caratteristiche delle tavole imbandite dell’aristocrazia e della nuova alta borghesia nella Genova sabauda di inizio Ottocento.
Il servizio da tavola Raggi - composto da 84 piatti, 10 piatti da portata, 10 alzate, e da caffettiera, zuccheriera, 22 tazze e piattini - documenta il prediletto riferimento dell’alta società genovese alla produzione coeva francese e alle sue più aggiornate realizzazioni. Tra queste primeggiava proprio la manifattura il cui marchio torna su tutti i pezzi del servizio: “Discry Fils Ainè-58, rue Popincourt Paris”, il ceramista che guadagnò nel 1839 la medaglia d’oro all’Esposizione dei Prodotti dell’Industria Francese proprio grazie alle tecniche di cottura messe a punto per ottenere colori saturi come l’azzurro e splendenti come l’oro che caratterizzano il servizio Raggi.
L’anteprima dell’allestimento del servizio Raggi vuole essere occasione per esprimere la gratitudine a Camilla Salvago Raggi per la scelta di destinare al godimento pubblico un significativo bene di famiglia e per festeggiare il recente importante compleanno della scrittrice: ne saranno portavoce Marizio Galletti, Direttore Regionale della Liguria, Andrea Muzzi, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria e Farida Simonetti , Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Inoltre, in occasione delle giornate dedicate da “La storia in piazza” a “I tempi del cibo”, saranno proposti quattro incontri durante i quali sarà illustrato, attraverso i pezzi presenti nella rinnovata sezione ceramiche della Galleria, il rapporto tra cibo e servizi da tavola:
giovedì 10 aprile, h. 16,30 | Un menù per il Servizio Raggi
a cura di Farida Simonetti
venerdì 11 aprile, h. 16,30 | Cibo come decoro sulla tavola barocca
a cura di Matteo Moretti
sabato 12 aprile, h. 15,30 | Caffè e cioccolato nella società settecentesca
a cura di Hilda Ricaldone
domenica 13 aprile, h. 16,30 | I grandi servizi da tavola per la nuova cucina ottocentesca
a cura di Marie Luce Repetto
A questi appuntamenti seguirà il 14 maggio alle ore 17.00 la presentazione del volume a cura di Farida Simonetti, Il servizio Raggi per Palazzo Spinola. Tavole imbandite nella Genova ottocentesca, edito dalla Sagep, in cui lo studio del servizio Raggi sarà occasione per considerare, nel confronto con i servizi Spinola, le abitudini legate alla tavola a inizio Ottocento, non solo considerando lo scintillio di argenti e porcellane imbandite, ma anche i retroscena nelle cucine, dalle spese per il cibo e per la cantina, all’organizzazione della servitù.
Il servizio Raggi
Il servizio è stato donato nel 2014 dalla scrittrice Camilla Salvago Raggi, ultima discendente di una tra le più rilevanti famiglie della storia della Repubblica di Genova. Tra le più potenti per secoli, nota anche per l’importante quadreria documentata nella dimora di famiglia, con l’annessione di Genova al Regno di Sardegna diviene partecipe di spicco della vita di corte torinese.
Sono protagonisti della nuova realtà di primo Ottocento i due fratelli Giacomo Filippo (1777-1854) e soprattutto Gio Antonio (1760-1855), figli di Anton Giulio (1736-1823) e di Giovanna Spinola, figlia di Giacomo, avo dei marchesi Spinola cui si deve la nascita di questa Galleria Nazionale.
Entrambi furono significativi esponenti della vita politica del Regno di Sardegna: Giacomo Filippo, Cavaliere Comandante dell’Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro, come sindaco di Genova, Giovanni Antonio come senatore e poi Primo segretario alle Finanze. Nominato gentiluomo di Camera alla corte di Torino, quest’ultimo aprirà casa, con la moglie Teresa Spinola, nella città piemontese.
La committenza di questo “moderno” servizio è da inquadrare nella frequentazione della corte sabauda, nel diffondersi del riferimento del gusto alla produzione francese, soprattutto nel momento del trainante successo delle manifatture di Sèvres, inserendolo tra i molti acquisti per il rinnovo e l’aggiornamento degli arredi, accanto a ordini per mobili dell’ebanista Enrico Peters o di argent plaqué come quelli di Christofle.
La manifattura Discry di Parigi
Ognuno dei centocinquantuno pezzi Raggi è marcato sul retro “Discry Fils Ainé, rue Popincourt N.58 A PARIS” permettendo di riferire l’intero servizio alla manifattura attiva con tale denominazione tra il 1823 e il 1837. In quest’ultimo anno Victor Discry, che aveva rilevato la manifattura dai Darte, si associa con Charles de Talmours e, con la nuova denominazione della società, nel 1839 vince la medaglia d’oro all’Exposition des produits de l’industrie francaise per i mirabolanti risultati ottenuti con i pezzi, dai brillanti e saturi colori, cotti a gran fuoco con riserve secondo un procedimento più rapido e quindi più economico, come dimostrava proprio un servizio da tavola blu presentato in quell’occasione. Sono le caratteristiche tecniche che si ritrovano nel servizio Raggi, dove è soprattutto la perfetta resa delle parti dorate a dimostrare le capacità della produzione Discry.
Il servizio comprende quattordici assiettes à potage (piatti fondi), settanta assiettes plats (cinque servizi per quattordici di piatti piani), piatti da portata di ogni misura, piatti à bateaux (a barchetta) per gli antipasti, compostiere (piatti fondi con piede), salsiere e zuppiere. Le alzate e i portafrutta “a canestro”, destinati al decoro del centro della tavola, ribadiscono l’intento di rispondere a quanto previsto dalla ormai affermatasi apparecchiatura alla francese, antesignana della attuale, così come gli altri pezzi del servizio rimandano a quanto utile per presentare i piatti della nuova cucina, anche questa soprattutto francese.
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