Sono due i barconi arrivati da Lampedusa venerdì 28 alle ore 11.30 al Galata Museo del Mare. Donate ufficialmente lunedì 24 dal Comune di Lampedusa e dalla Protezione Civile al Mu.Ma Istituzione Musei del Mare e trasportate via mare dalla Guardia di Finanza, le due imbarcazioni faranno parte di “Memoria e Migrazioni”, il nuovo allestimento permanente del terzo piano del Museo, che a partire dal 18 novembre racconterà l’emigrazione italiana via mare e l’immigrazione straniera.
I barconi hanno iniziato il lungo viaggio per Genova lunedì scorso, ripercorrendo l’itinerario che molti richiedenti asilo hanno seguito. Su un trasporto speciale della Guardia di Finanza-Ufficio Navale, che ha sostenuto e collaborato con il Museo, i barconi hanno raggiunto per traghetto Porto Empedocle, da dove si sono diretti su Palermo e, grazie alla collaborazione della Grandi Navi Veloci, hanno raggiunto Genova.
le due imbarcazioni sono state posizionate al terzo piano del Museo: il primo nella parte dedicata all’emigrazione contemporanea, per diventare testimonianza drammatica permanente; il secondo, verrà utilizzato dai Servizi Educativi del Museo per attività didattiche con le scuole.
L’allestimento attraverso ricostruzioni ambientali ricorda le destinazioni molto diverse degli italiani: quelle urbane, come la Boca, il coloratissimo quartiere di Buenos Aires ma anche quelle rurali, a volte perse nella foresta, come in Brasile, per terminare in quella più nota, Ellis Island. L'ultima sezione, per la prima volta in una sede culturale istituzionale permanente, è dedicata all’ immigrazione in Italia.
I barconi hanno iniziato il lungo viaggio per Genova lunedì scorso, ripercorrendo l’itinerario che molti richiedenti asilo hanno seguito. Su un trasporto speciale della Guardia di Finanza-Ufficio Navale, che ha sostenuto e collaborato con il Museo, i barconi hanno raggiunto per traghetto Porto Empedocle, da dove si sono diretti su Palermo e, grazie alla collaborazione della Grandi Navi Veloci, hanno raggiunto Genova.
le due imbarcazioni sono state posizionate al terzo piano del Museo: il primo nella parte dedicata all’emigrazione contemporanea, per diventare testimonianza drammatica permanente; il secondo, verrà utilizzato dai Servizi Educativi del Museo per attività didattiche con le scuole.
L’allestimento attraverso ricostruzioni ambientali ricorda le destinazioni molto diverse degli italiani: quelle urbane, come la Boca, il coloratissimo quartiere di Buenos Aires ma anche quelle rurali, a volte perse nella foresta, come in Brasile, per terminare in quella più nota, Ellis Island. L'ultima sezione, per la prima volta in una sede culturale istituzionale permanente, è dedicata all’ immigrazione in Italia.
Per maggiori informazioni, visitate il sito http://www.galatamuseodelmare.it/