La mostra mette in scena la relazione tra lavoro, industria e moderno mecenatismo, trasformando il processo produttivo, l’impresa e “l’umano messo a lavoro” in elementi di una narrazione artistica capace di restituire la dignità e l’orgoglio del lavoro e dell’impresa e, al contempo, rendere ragione del sostrato squisitamente antropologico che tiene insieme questi fenomeni. Il termine “Found(ry) Art” potrebbe sintetizzare bene l’operazione artistica portata avanti da una fotografa dell’ “old school newyorkese” capace di trasformare la “Fonderia” (Foundry) in una miniera di “oggetti ritrovati” (found object/ object trouvé) inserendoli in una sequenza narrativa che fa di questa mostra una mostra di “Found Art fotografica”, in cui le immagini/oggetti ri-trovati nei luoghi della produzione e del lavoro diventano oggetti artistici autonomi e capaci di rimandare a dimensioni di senso differenti in un gioco di significanti ri-articolati esteticamente.
Jill Mathis e’ cresciuta nel sud Texas e ha studiato fotografia all’University of Texas. Dopo aver vissuto cinque anni a New York City, per quattro dei quali e’ stata l’assistente di Ralph Gibson, si e’ trasferita in Italia. Al momento lavora ad una sequenza fotografica che ha come soggetto la ricerca etimologica. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 19,00 e l'ingresso è libero.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=3446