Nella Saletta dell'Arte del Galata Museo del Mare, dal 12 aprile al 13 maggio 2012.
L’universo fantastico delle Cinque Terre, sconvolto dall’alluvione dell’ottobre scorso e in via di ripristino grazie all’impegno fattivo della popolazione, della solidarietà e delle istituzioni, rappresenta il pozzo creativo di Antonio Barrani, pittore di Vernazza, che sbarca al Galata Museo del Mare di Genova. “Le Cinque Terre ritrovate” è la mostra di Antonio Barrani che verrà inaugurata nella Saletta dell’Arte giovedì 12 Aprile alle ore 17,30 con ingresso libero a tutti. Saranno presenti, oltre all’artista, il sindaco di Vernazza Vincenzo Resasco, il Presidente della Mediateca Regionale Marco Ferrari, la Presidente del Mu.MA. Maria Paola Profumo e il Vice Presidente dell’Associazione Promotore Musei del Mare onlus Maurizio Daccà. La mostra resterà aperta sino al 13 maggio negli orari di apertura del Galata Museo del Mare.
Antonio Barrani, il pittore di Vernazza, ci accompagna in un viaggio fiabesco nelle “sue” Cinque Terre. Un racconto di memorie e di sogni sospesi nei colori accesi in cui vorticano gli oggetti più strani, da pezzi di giornali a prue di navi, da pesci a mongolfiere. Lo stacco è rappresentato da ciò che è avvenuto nell’ottobre dello scorso anno quanto il paese è stato praticamente distrutto dall’alluvione. Un collage di Barrani fissa, quasi come un video, le impressioni rimaste nella sua mente di quella infinita tragedia che ha spezzato vite, annientato l’economia, inghiottito i risparmi di una vita, portato via gli oggetti del nostro quotidiano. Ecco dunque presenti nelle tele i simboli di quella ricostruzione in corso, le gru, le pale, gli angeli del fango.
Ma, oltre gli effetti del disastro, ecco ritornare il tempo senza spazio dell’artista, quello che ci riporta alla fiaba, alla favola, ai giochi, all’oralità, al racconto dei vicoli e delle stradine di Vernazza. Un filo che non si spezza, che va oltre il dramma dell’alluvione per farci capire che il nostro cammino umano va sempre avanti, nonostante inciampi, tragedie e offese al paesaggio. Barrani, che ha l’attivo un centinaio di mostre collettive e personali ed uno studio d’arte alla Spezia, in Via Tommaseo 32, è uno degli esponenti del fantastico cosmico che attinge proprio dal suo paesaggio natale, quello della costa ligure di levante.