martedì 31 dicembre 2013

La Cometa dei Magi al Museo Diocesano di Genova

Sabato 4 gennaio 2014, ore 15,30, al termine del periodo natalizio, il Museo Diocesano vi propone un evento speciale tra arte, fede e scienza: “La Cometa dei Magi”, una conferenza con visita guidata sul tema dei Magi e della loro stella, affrontato dal punto di vista astronomico e storico-artistico.

Chi erano veramente i Magi? Come furono raffigurati in dipinti e sculture, nei secoli che vanno dagli inizi del Cristianesimo fino al Rinascimento? Si legge nel Vangelo di Matteo che, dopo la nascita di Gesù, alcuni Magi, giunti da Oriente attratti da una stella, giunsero fino alla grotta in cui il piccolo riposava, per porgergli omaggio con tre doni simbolici: l’oro, immagine di regalità, l’incenso, essenza sacerdotale, e la mirra, allusiva alla morte futura. Molte informazioni sui Magi sono fornite dai Vangeli Apocrifi ma con dettagli spesso contraddittori. Come si è arrivati, dunque, alla tradizione odierna? Questo sarà il tema della prima parte della conferenza basata sull’analisi delle fonti e della cultura dell’epoca, tenuta da Patrizia Marica, Storica dell’Arte.

La seconda parte verterà sulla stella che ha accompagnato i Magi nel loro viaggio. Attraverso un’analisi da detective, che sta seguendo un "cold case", il Dott. Riva sosterrà la tesi che non si fosse trattato di una cometa, così come ci tramanda la tradizione, bensì di un allineamento di pianeti, mostrando alla platea l'immagine del cielo di 2000 anni fa, al momento della nascita di Gesù. Sono molte le ipotesi elaborate nei secoli a proposito dell’astro che accompagnò i Magi, ciascuna sostenuta da prove o negata da contraddizioni: come in una sorta di “processo”, Walter Riva saprà condurci alla soluzione più convincente.

Al termine della duplice conferenza la Dott. Patrizia Marica condurrà i presenti nelle sale museali per una breve visita guidata sul tema.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico del Righi.

Appuntamento sabato 4 gennaio 2013 alle ore 15.30 presso il Museo Diocesano di Genova, via Tommaso Reggio 20 r (Sala Fieschi). Ingresso 8 euro. E’ gradita la prenotazione.  Info e prenotazioni: 0102475127
   
E per i bambini: 
Sabato 4 gennaio 2014 dalle  15.30 alle 17.30, "Aspettando i Re Magi"

Dopo il mistero dell’arrivo di Gesù tra gi uomini, il giorno dell’Epifania si attende l’arrivo dei Magi, che guidati dalla Stella Cometa giungono alla capanna. Per far rivivere ai bambini questo evento sabato 4 gennaio 2013 dalle ore 15,30 si svolgerà presso il Museo Diocesano “Aspettando i Re Magi …”.  Prendendo spunto dal patrimonio artistico ospitato all’interno delle sale museali e in particolare dal dipinto “Adorazione dei Magi”  di G.B. Perolli, i bambini potranno realizzare con l’aiuto degli animatori alcuni disegni ispirati a quest’opera. Sarà possibile inoltre ammirare il fiabesco Presepe in cartapesta realizzato da Marco Laganà – dove sono presenti dei Re magi con lunghe barbe -  e tutti insieme divertirsi realizzando piccoli oggetti in cartapesta.,

Solo su prenotazione, quota di partecipazione € 7  Durante le attività, gli accompagnatori possono visitare gratuitamente il Museo. Con Arti&Mestieri

Per maggiori informazioni: 
http://www.museodiocesanogenova.it

lunedì 30 dicembre 2013

Capodanno alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola: apertura straordinaria dalle ore 13,30 alle 19,30

Grazie all’adesione del personale della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola al progetto di aperture straordinarie dei musei statali proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sarà possibile, per genovesi e turisti, trascorrere il pomeriggio della festività di Capodanno fra le dorature e gli affreschi degli ambienti della storica dimora di Pellicceria, ammirando la prestigiosa quadreria, le collezioni di tessuti, ceramiche e argenti.

Un giorno da Doge
Doge per un giorno a Palazzo Spinola: i bimbi in visita a Natale e a Capodanno, in occasione dell’apertura straordinaria, avranno l’opportunità di sfoggiare l’abito da Doge ed essere fotografati dai propri parenti all’interno di una delle nostre “careghe”. Gli adulti invece potranno eccezionalmente mettersi in posa per un ritratto “alla Van Dyck” nel salone che fu di Ansaldo Pallavicino proprietario seicentesco del Palazzo.



   
100 Pittori per un presepe
Il pubblico potrà intrattenersi con il “gioco di riconoscimento” creato intorno ai personaggi tratti da famosi antichi dipinti e decontestualizzati per diventare protagonisti del suggestivo Presepe realizzato da Guido Zibordi. allestito nella cappella situata al secondo piano nobile della Galleria eccezionalmente aperta in questa occasione.  

Orari:
martedì - sabato  8.30 - 19.30
domenica e festivi 13.30 - 19.30
lunedì chiuso

Biglietti:
Intero € 4,00
ridotto (tra 18 e 25 anni) € 2,00
cumulativo Palazzo Spinola e Palazzo Reale:
intero € 6,50
ridotto (tra 18 e 25 anni) € 3,25
gratuito per minori di 18 anni, maggiori di 65 anni e studenti universitari in materie umanistiche.
 
Per maggiori informazioni:
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Piazza di Pellicceria, 1 - 16123 Genova
Tel. +39.010.2705300
Fax 39.010.2705322
http://www.palazzospinola.it 
https://www.facebook.com/palazzospinola 
https://www.twitter.com/palazzospinola

domenica 29 dicembre 2013

SALA DELLA TEMPESTA IN 4 D DAL 21 DICEMBRE AL GALATA MUSEO DEL MARE DI GENOVA

Novità sotto l’albero di Natale al Galata Museo del Mare. Sabato 21 dicembre, alla vigilia delle feste, il più grande e visitato museo della Liguria apre una nuova sezione: la “Sala della Tempesta in 4D”. Un’esperienza da provare in prima persona, che consente al visit-attore del Galata di salire a bordo di una scialuppa in un mare in tempesta

Il nuovo allestimento comprende una prima parte sul tema delle tempeste nella storia: attraverso dipinti, stampe, incisioni, ex voto ed oggetti semplici della vita comune che si trovavano a bordo delle scialuppe, il visitatore può scoprire le origini, le motivazioni e le storie di chi sceglieva di solcare le acque più temibili come quelle di Capo Horn, protagoniste del nuovo exhibit. è nella seconda parte, in linea con la filosofia “Sali a bordo” del Galata Museo del Mare, che si vive l’esperienza in 4D.

Il futuro-naufrago si trova in un vano buio, illuminato da una sola forte luce rivolta al soffitto, dove una scialuppa – una baleniera originale del XIX secolo con tutte le sue attrezzature - è rovesciata, nell’immagine dell’ultima disperazione. La voce concitata del nostromo che appare sullo schermo con il suo “Sud Ovest”, tipico abbigliamento (cerata e cappello) dell’epoca, chiama il pubblico a salire a bordo di un’altra scialuppa, prendere posto sui banchi, aggrapparsi ai remi e iniziare a remare perché, come grida il nostromo, “la nostra nave sta per affondare e noi dobbiamo allontanarci”. Intanto si illuminano gli schermi, mostrando Capo Horn, mentre le onde e i piovaschi che si alternano alle forti raffiche di vento coinvolgono il visitatore in un’esperienza multisensoriale. La barca beccheggia, sale e scende sulle onde – meglio tenersi forte – intorno ai superstiti passano come fantasmi gli albatros, le orche e le balene.
    
Pochi minuti di intensa immersività per capire che con il mare non si scherza. Un’esperienza forte, che unisce storia e nautica in un suggestivo allestimento con le nuove frontiere dell’edutainment. La piattaforma mobile a quattro assi (four dots) è stata realizzata dalla Moviemex di Catania (allestimento cinema 4d) e il mare tempestoso virtuale prodotto da Federico Basso, un moviemaker genovese di talento, il tutto coordinato per la parte multimediale da ETT spa, partner del Galata Museo del Mare nella realizzazione del Sommergibile Nazario Sauro e del padiglione MeM Memorie e Migrazioni. 
Resta una domanda: ci salveremo dal naufragio? Chi ci raccoglierà nelle acque gelide e ventose di Capo Horn? Non resta che andare al Galata Museo del Mare per saperlo. 

INTERVENTI ISTITUZIONALI
“Con questo nuovo allestimento – commenta Maria Paola Profumo Presidente Mu.MA -  il Galata prosegue il racconto di storie di naviganti che in epoche e per ragioni diverse hanno affrontato viaggi pericolosi alla ricerca di condizioni di vita migliori. Purtroppo tempeste e naufragi rimangono temi dolorosamente attuali; in questo Museo cerchiamo di raccontare in maniera coinvolgente e stimolante, facendo vestire ai nostri visitatori i panni di diversi naviganti, numerose tematiche, anche tragiche, con l’obbiettivo di creare coscienza”. 
   
“è una sala completamente nuova - commenta il direttore Pierangelo Campodonico - che abbiamo realizzato confrontandoci con altri musei internazionali, per essere al passo con i tempi. è possibile vedere sia reperti originali degli ultimi velieri, sia provare un’esperienza molto particolare, quella di salire a bordo di una scialuppa mentre la nave affonda, nel mare in tempesta”.

“Come per le precedenti novità curate dallo staff scientifico dell’Istituzione Mu.MA per il Galata Museo del Mare – commenta Giuseppe Costa Presidente di Costa Edutainment spa - Costa Edutainment si impegna a inserire la Sala della Tempesta in un’attività di comunicazione e promozione a livello nazionale. Insieme alle strutture del mondo AcquarioVillage, questo nuovo exhibit diventa un ulteriore strumento per contribuire a dare lustro alla città, promuovendola a livello nazionale come meta turistica privilegiata. Ancora una volta la sinergia tra pubblico e privato si rafforza per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio”. 

“Penso che questo nuovo allestimento potrà affascinare molto il pubblico più giovane, commenta Roberto Giorgi, presidente dell'Associazione Promotori Musei del Mare onlus, a cui tengo particolarmente. Il Galata Museo del Mare, racconta tanti aspetti e tante epoche del mondo dello shipping, e ancora una volta sono certo che il nostro pubblico potrà provare emozioni e stimoli che di solito in un museo tradizionale non trova.”

APPROFONDIMENTO STORICO – PRIMA SALA
Il Visitatore arrivato al secondo piano del museo viene attirato da una grande immagine: si tratta dell'ingrandimento del Sauvetage, litografia del pittore francese Ferdinand Perrot che rappresenta il salvataggio dell’equipaggio di una barca disalberata nella tempesta da parte del veliero svedese Neptune, alla metà del XIX secolo. 

Nella sala, scenograficamente dipinta di blu scuro, due vetrine ospitano i molteplici reperti che rappresentano l’epoca in cui i velieri genovesi dai nomi esotici – i bricche (dall’inglese Brick, brigantino), gli scippe (da Ship) e i barco bestia (the best bark, le navi goletta) – battevano i mari del mondo per portare i loro carichi: dal grano ucraino, alle pelli e alla carne argentina, dal guano (escrementi di volatili marini usato come fertilizzante bio) delle isole peruviane Chincas, dal carbone inglese di Cardiff, al riso della Birmania. Una stagione dimenticata da tutti ma che ebbe come protagonisti capitani e naviganti del calibro di Garibaldi, ufficiale prima e comandante poi, che su questi velieri girò il mondo (Costantinopoli e Mar Nero, Inghilterra e Stati Uniti, America del Sud) e Nino Bixio, che dopo l’impresa dei Mille, tornò ad imbarcarsi e morì di febbre gialla, a bordo del piroscafo da carico Maddaloni nell’isola di Sumatra. 

Le diverse rotte: questo straordinario sviluppo della marina velica italiana – per la stragrande maggioranza ligure, genovese e camoglina in primis – comportò costi straordinari. Per la prima volta, in maniera massiccia le navi italiane uscivano dal Mediterraneo e iniziavano a battere i mari del mondo scoprendo cosa comportava navigare in luoghi come il Channel (canale della Manica), il Gulf Stream (la corrente del Golfo e il suo tempestoso percorso dal Golfo del Messico alla Scandinavia), il Capo di Buona Speranza.  Il mare più terribile da affrontare era proprio quello di Capo Horn. La nera scogliera all’estremità dell’America Meridionale (55°58’47” Sud), che a causa della sua posizione geografica è il luogo dove si scontrano le masse d’acqua e d’aria dell’Atlantico e del Pacifico, provocando venti che vanno dai 160 ai 220 Km/h e una risalita verso Ovest quasi proibitiva. 

Perché la rotta di Capo Horn? I marinai liguri iniziarono a frequentare Capo Horn per raggiungere dall’Argentina, in tempi più brevi rispetto allo Stretto di Magellano, le altre destinazioni della costa occidentale: Valparaiso, Callao, le Chincas. Una scelta rischiosa attraverso una rotta continuamente esposta alle tempeste tanto da rendere necessario un equipaggiamento particolare, con un cappello e un giaccone di tela cerata, chiamato proprio Sud-Ovest.  

I naufragi genovesi più famosi. Diversi sono gli episodi di naufragi genovesi passati alla storia le cui tracce sono raccolte in una carta nautica esposta: nel 1855, il Solari e Brignardello finiva sugli scogli; più fortunata fu la Yole con 400 emigranti a bordo che nel 1864 impiegò 17 giorni a compiere la traversata; mentre una vera odissea visse l’Alessandria che per 50 giorni tentò di rimontare Capo Horn, assistendo impotente, all’affondamento di quattro navi. 
Marinai ed emigranti: la tragedia, non riguardava solo i marinai. Nei viaggi verso ponente, i velieri italiani trasportavano emigranti: agricoltori e contadini liguri, piemontesi, veneti e lombardi che vanno per i raccolti dell’estate australe. Questi viaggiavano nelle stive, su brande e pagliericci improvvisati, e in corrispondenza delle acque del Capo le stive venivano sigillate  inchiodando e ricoprendo di tela cerata i boccaporti per evitare che potessero salire sul ponte intralciando le manovre o rischiando di essere spazzati via dalle ondate. Come testimoniano i racconti dei 350 emigranti del San Domingo che al loro arrivo al Callao “erano come impazziti dal terrore”, le condizioni di navigazione nelle viscere della nave sballottati come fuscelli, al buio e in condizioni igieniche precarie, ogni onda poteva essere l’ultima.  

Ma cosa succedeva quando occorreva abbandonare la nave? Si mettevano in mare le scialuppe – operazione molto complessa – cercando di dotarle di acqua e provviste: qualche coperta, una bussola, una carta nautica, un sestante, i remi, un “arpione” per fiocinare qualche pesce o qualche volatile, se si fosse rimasti troppo tempo in mare. In un naufragio, anche la cosa più modesta poteva avere uno straordinario valore.

Dipinti, stampe ed ex voto: nella sala, una galleria di dipinti e di stampe ricorda come tempeste e naufragi, sin dal XVI secolo, abbiano ispirato pittori e incisori di marina. Un angolo, in particolare, attraverso un video curato da Giovanni Carosio, esperto di costruzioni navali del Galata, mostra decine di ex voto della Liguria, georeferenziandoli e costituendo così una vera mappa delle tempeste, resa possibile dall’estrema precisione con cui i capitani e i loro equipaggi indicavano, negli ex voto, con le coordinate di latitudine e longitudine i luoghi dove avevano subito la tempesta o il naufragio. 

Per maggiori informazioni visitate il sito  http://www.galatamuseodelmare.it

martedì 17 dicembre 2013

Discepoli e amici di Andrea del Sarto: Domenico Puligo e Pierfrancesco di Jacopo Foschi, conferenza.

Alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola terzo appuntamento nell'ambito della mostra Pittori fiorentini a Palazzo Spinola. Dipinti di primo Cinquecento, a cura di Andrea Muzzi e Gianluca Zanelli. 
Giovedì 19 dicembre 2013, alle ore 16.30, si terrà una conferenza di Elena Capretti, Storica dell’arte, dal titolo Discepoli e amici di Andrea del Sarto: Domenico Puligo e Pierfrancesco di Jacopo Foschi

Continuano gli appuntamenti dedicati ad approfondire la conoscenza dei protagonisti della mostra Pittori fiorentini a Palazzo Spinola. Dipinti di primo Cinquecento, attualmente allestita presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola e dedicata alla presentazione, per la prima volta dopo il loro restauro, di cinque tavole appartenenti alle collezioni del museo.
Dopo gli incontri dedicati a Andrea del Sarto e a Fra Bartolomeo, curati da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, e dal Soprintendente Andrea Muzzi, l’incontro sarà ora con la studiosa fiorentina  Elena Capretti che illustrerà le importanti esperienze figurative di Domenico Puligo, e Piefrancesco di Jacopo Foschi, veri protagonisti, anche se poco noti al largo pubblico, della produzione pittorica fiorentina dei primi decenni del XVI secolo in particolare della cerchia di artisti che ruotavano intorno al maestro Andrea del Sarto.

Elena Capretti, cui si deve la fondamentale mostra monografica che Firenze dedicò al Puligo nel 2002, non a caso definito allora “un protagonista dimenticato” anticipa i temi che affronterà nella conferenza.
“Furono i discepoli di Andrea infiniti, ma non tutti fecero il medesimo studio sotto la disciplina di lui”, così scrive Giorgio Vasari (1568) a conclusione della Vita di Andrea del Sarto, di cui lui stesso era stato allievo. Generazioni di giovani artisti entrarono nella bottega di Andrea, insieme ad amici, seguaci, committenti di varia estrazione e cultura. 
È il caso di Domenico di Bartolomeo degli Ubaldini detto il Puligo (Firenze, 1492 - 1527), che amava ricevere da Andrea consigli e disegni e con lui frequentava le allegre cene della compagnia del Paiolo, allegra brigata istituita all’indomani del rientro dei Medici a Firenze nel 1512. Già allievo Ridolfo del Ghirlandaio, il Puligo fu un artista dedito soprattutto ad opere di destinazione domestica, quali ritratti, “teste” - sacre o profane - e immagini devozionali raffiguranti perlopiù la Madonna con il Bambino, come la tavola in Palazzo Spinola. Le composizioni sono caratterizzate da “una certa nebbia” (Vasari 1568), uno sfumato di ascendenza leonardesca che vela i contorni delle forme ed infonde un’intonazione malinconica e soffusa ai personaggi, espressione della poetica sentimentale che fa da leit-motiv all’opera dell’artista.
Allievo di ultima generazione di Andrea fu Pier Francesco di Jacopo Foschi (Firenze 1502 - 1567), a cui è riferibile il dipinto conservato a Palazzo Spinola, replica della Sacra Famiglia con san Giovannino compiuta da Andrea del Sarto verso la metà degli anni Venti (Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina). il cui stile  rigoroso e austero, con colori diafani, forme allungate e schemi compositivi di ascendenza quattrocentesca, qualificano questo artista come uno degli interpreti più significativi della spiritualità fiorentina intorno alla metà del Cinquecento.

L’incontro si concluderà con la visita alla mostra

Per maggiori informazioni:
http://www.palazzospinola.it 
https://www.facebook.com/palazzospinola 
 https://www.twitter.com/palazzospinola

lunedì 16 dicembre 2013

Museo di Palazzo Reale: UNA NOTTE AL MUSEO

Sabato 28 dicembre 2013, dalle ore 20.00 alle 24.00, apertura straordinaria e gratuita!

Sabato 28 dicembre il Museo di Palazzo Reale e la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola aderiscono all’iniziativa “Una notte al museo”, progetto ideato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che prevede l’apertura serale dalle 20 alle 24 dei luoghi d'eccellenza della cultura tra musei e aree archeologiche statali.

IN ESCLUSIVA PER I GRUPPI prenotati, visite guidate al Gran Piano Nobile a cura delle Guide Abilitate dell'Associazione Guide Turistiche della Liguria al prezzo speciale di 3,00 Euro a persona.

Per gruppi da 15 a 20 persone prezzo visita guidata 4,00 Euro
Per gruppi da 21 a 25 persone prezzo visita guidata 3 Euro

Si potrà poi partecipare individualmente a tutti gli eventi organizzati nella serata: aperture straordinarie, visite guidate tematiche, concerti e tango (presto comunicheremo il programma completo).

Ultimo ingresso al museo: ore 23.30

Informazioni e prenotazioni:
Museo di Palazzo Reale
Via Balbi, 10 - 16126 Genova
Tel.010 271 0236
Cell. 3291583765
http://www.palazzorealegenova.it

mercoledì 11 dicembre 2013

Zhang Enli - LANDASCAPE

Al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, dal 6 novembre 2013 all'8 gennaio 2014
Il Museo di Villa Croce presenta Landscape la prima mostra italiana di Zhang Enli (1965), concepita e realizzata ad hoc per gli spazi del museo genovese.
La mostra inaugurata in contemporanea con il progetto Space Painting del ICA (Institute of Contemporary Art) di Londra, si articola come una contaminazione sottile tra interno ed esterno.
L´artista attraverso la sua pittura trasparente sembra portare la natura del parco di Villa Croce all´interno del museo e contemporaneamente trasforma le pareti storiche in leggeri fogli di carta, reinventando un soggetto caro alla tradizione dell´aquerello.
Riconosciuto a livello internazionale per i suoi quadri apparentemente astratti, Zhang Enli dipinge seducenti composizioni fatte di oggetti quotidiani insignificanti: tubi, cavi d´acciaio, pompe da giardino, muri di piastrelle e fili annodati. Tuttavia l´abile trattamento della pittura acrilica e dell´acquerello, trasformano questi elementi quotidiani in rappresentazioni capaci di ridefinire l'idea di profondità e di disegno.

Per maggiori informazioni:
http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique26

Desertmed LE ISOLE DESERTE DEL MEDITERRANEO

Al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, dal 12 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014 
Anteprima per la stampa l'11 dicembre 2013 alle ore 11. 
Inaugurazione della ostra il 12 dicembre 2013, ore 18.

L’isola e a maggior ragione l’isola deserta sono nozioni estremamente povere e deboli da un punto di vista geografico; esse possiedono un debole statuto scientifico. Ma questo va a loro onore. Non c’è alcuna unità oggettiva nell’insieme delle isole. Ancora meno nelle isole deserte. _ Magari l’isola deserta può avere un suolo estremamente povero. 
Deserta, essa può essere un deserto, ma questo non è affatto necessario. Se il vero deserto è inabitato, esso lo è in quanto non presenta le condizioni di diritto che renderebbero la vita possibile, vita vegetale, animale o umana. Al contrario, che l’isola deserta resti spopolata, resta un puro fatto che si collega alle circostanze, vale a dire a ciò che la circonda. 
L’isola è ciò che il mare circonda, ciò che è deserto è l’oceano tutto intorno. Ed è in virtù delle circostanze che le navi passano da lontano e non si fermano mai. 
(tratto da: Gilles Deleuze, L’isola deserta e altri scritti. Testi e interviste 1953-1974, Torino 2007)

Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce propone per la prima volta in Italia una mostra che raccoglie il frutto del lavoro di ricerca portato avanti in questi anni dal collettivo Desertmed.

Desertmed è un’ indagine artistica multidisciplinare rivolta alla scoperta delle isole deserte del Mediterraneo che analizza le cause storiche, politiche e geografiche del loro abbandono. Le isole visitate dai membri del collettivo sono state suddivise in categorie a seconda del loro impiego odierno: Isole naturali, private, turistiche, adibite a parchi naturali, divenute sedi di prigioni, di insediamenti militari o industriali. Il risultato della ricerca è composto da video, fotografie, disegni, sculture, materiali audio, rilievi, mappe e interviste che tentano di fornire allo spettatore “una cartografia poetica e concettuale” degli unici spazi rimasti liberi nel mediterraneo. Desertmed cerca di rendere visibile l’invisibile attraverso l’interazione tra tecnologie tradizionali e tecnologie digitali innovative, senza privilegiare le une rispetto alle altre, convinti che il confine tra i vari modi di rappresentare possa essere superato. 
Il collettivo, conosciuto a livello internazionale, ha esposto in rilevanti sedi quali Berlino, Istambul e Salonicco, inizialmente composto da Giulia di Lenarda, Armin Linke, Amedeo Martegani Giuseppe Ielasi, Renato Rinaldi e Giovanna Silva ad oggi annovera collaborazioni con artisti, fotografi, architetti, sound artist, scrittori e teorici. (Daniele Ansidei, Aristide Antonas, Elina Axioti , Angelo Boriolo, Giulia Bruno, Fabian Bechtle, Antonia Dika, Stefano Graziani, Wilfred Kühn e Simona Malvezzi, Franck Leibovici, Carlo Marchi, Carlo Ratti, Donato Ricci, Stella-Sophie Seroglou, Francesco Siddi, Andrea Tamburini)

Collettivo iniziale: 
- Giulia Di Lenarda, vive a Milano, fotografa e ricercatrice. 
- Giuseppe Ielasi, vive a Vimercate, musicista. Co-curatore di Senufo Editions http://www.senufoeditions.com
- Armin Linke, vive a Berlino, artista, lavora con fotografia, video e vari media, professore di fotografia presso University for Arts and Design Karlsruhe. 
- Amedeo Martegani, vive a Milano, artista, lavora con disegno, fotografia e vari media. 
Giovanna Silva, vive a Milano, architetto, fotografa, artista. Cofondatrice della rivista San Rocco http://www.giovannasilva.com 
- Renato Rinaldi, vive a Cividale, musicista, compone colonne sonore per il teatro e la radio.

Per maggiori informazioni: 

martedì 10 dicembre 2013

Il giro del mondo in tre giorni. Vent'anni di Limes

Al Palazzo Ducale di Genova il 13, 14 e 15 dicembre 2013
Limes compie 20 anni e organizza con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura la sua prima festa, un appuntamento destinato a cartografare e discutere lo stato del mondo e il nostro posto in esso, una sorta di giro strategico del pianeta esplorando scenari chiave in compagnia dei massimi esperti nazionali e internazionali di geopolitica. 
Dal 1993 a oggi, Limes ha prodotto oltre un centinaio di volumi e migliaia di carte che illustrano le dinamiche geopolitiche che stanno cambiando il mondo e con esso le nostre vite. 
"La vicenda di ciò che accade in tempi diversi, che è propriamente la storia, non è altro che una ininterrotta geografia, perciò è una delle più grandi manchevolezze storiche quando non si sa in quale luogo una cosa sia accaduta, o cosa questo abbia comportato".
Immanuel Kant, Vorlesungen über die Physische Geographie, a cura di L. Voss, Leipzig 1939 

Programma:

venerdì 13 dicembre

ore 17.30
L'euro ci salva o ci distrugge?
La moneta unica, nata per cementare l'Unione Europea, ne sta accentuando le fratture economiche, politiche e culturali. Rischi e prospettive di una partita cruciale.
Introduce/modera:
Lucio Caracciolo, direttore di Limes
Discutono:
Federico Fubini, inviato ed editorialista de la Repubblica
Giorgio Arfaras, direttore di Lettera Economica, Centro Einaudi
Alessandro Aresu, co-fondatore del sito Lo Spazio della politica
Brunello Rosa, direttore macrostrategie di Roubini Global Economics 

sabato 14 dicembre

ore 9.30
La lezione di Mandela
Con Nelson Mandela scompare il padre del Sudafrica arcobaleno, un modello per milioni di persone e uno dei grandi protagonisti della politica internazionale contemporanea. 
Modera: Lucio Caracciolo, direttore di Limes
Partecipano: 
Rocco W. Ronza, professore di Geoeconomia e Lingua e Politica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 
Mario Lanzafame, ricercatore, Fondo Soncini-Ganapini
Carlo Podaliri, ricercatore, Fondo Soncini-Ganapini
don Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia
Franco Arato, professore di Letteratura italiana all'Università di Torino, già docente alla Wits University di Johannesburg e autore del libro "I turbamenti della nazione arcobaleno"

ore 11
Il grande tsunami: come (ci) cambia il Mediterraneo?
Il cambiamento epocale innescato dalle “primavere arabe” sta modificando gli assetti geopolitici del Mare Nostrum. Lo stato delle transizioni. Cosa cambia se l'Iran rientra in gioco?
Introduce/modera:
Mattia Toaldo, Policy Fellow, European Council on Foreign Relations
Discutono:
Lapo Pistelli, viceministro per gli Affari Esteri
Nicola Pedde, direttore di Global Research
Marco Ansaldo, inviato speciale e vaticanista de la Repubblica
Marco Margheri, direttore affari istituzionali di Edison 
Lucio Caracciolo, direttore di Limes

ore 12.30
Inaugurazione di Limes, 20 anni in una mostra
La storia di Limes attraverso una carrellata delle sue copertine. La geopolitica incontra l’arte. A cura di Laura Canali, grafica e cartografa di Limes

ore 16
Datagate e intelligence economica: a che serve spiare?
Manning, Assange, Snowden: le talpe informatiche aprono una breccia nel muro dello spionaggio globale. Tra guerre industriali e segreti militari, miti e realtà del Grande Fratello.
Introduce/modera:
Francesco Vitali, esperto di strategie digitali
Discutono:
Carlo Jean, generale
Germano Dottori, cultore di Studi strategici, Università Luiss-Guido Carli
Luca Mainoldi, redattore per l'Africa dell'agenzia Fides

ore 16
La Russia è Putin?
Nessun uomo più di Vladimir Vladimirovich ha segnato il destino della Russia post-sovietica. Luci e ombre di una leadership incontrastata. Mosca resterà una grande potenza?
Introduce/modera:
Adriano Roccucci, docente di Storia contemporanea, Università Roma Tre
Discutono:
Aldo Ferrari, Università Ca' Foscari di Venezia, Ispi di Milano
Mauro De Bonis, giornalista, coordinatore Russie di Limes
Sergei Startsev, corrispondente dall'Italia di Ria-Novosti
Orietta Moscatelli, caporedattore dell'agenzia TM News
Massimo Nicolazzi, amministratore delegato di Centrex AG

ore 18
America o Cina: chi vince la partita dell’Asia-Pacifico?
La grande superpotenza e il suo principale sfidante si contendono la leadership di un'area strategicamente cruciale. Dall'esito del confronto dipenderà il nuovo ordine mondiale.
Introduce/modera:
Fabrizio Maronta, giornalista, responsabile relazioni internazionali di Limes
Discutono:
Marta Dassù, viceministro per gli Affari Esteri
Dario Fabbri, giornalista, esperto di questioni americane e mediorientali
Giuseppe Cucchi, generale
Fabio Mini, generale 

domenica 15 dicembre

ore 11
"L'Utopia di Papa Francesco"
Riportare la Chiesa nel mondo: questa la priorità di Jorge Mario Bergoglio. Ragioni e implicazioni della sfida apostolica.
Dialogo tra Andrea Riccardi (fondatore della Comunità di Sant'Egidio) e Lucio Caracciolo.
Introduce Giancarlo Giojelli, caporedattore TgR Liguria.

ore 15.30
Sarà il secolo dell’Africa?
Instabilità, povertà, conflitti. Ma anche mercati in espansione, vaste risorse umani e materiali. Il continente africano è un incubatore di crisi e opportunità. Che inizia a giocare da protagonista.
Introduce/modera:
Giorgio Musso, ricercatore di Storia dell'Africa, Università di Genova
Discutono:
Margherita Paolini, coordinatrice scientifica di Limes
Giulio Albanese, padre comboniano
Roberta Pellizzoli, ricercatrice ed esperta di Mozambico, Università di Bologna
Leonardo Baroncelli, già ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo

ore 15.30
America Latina, rinascita di un continente?
Il continente attraversa una fase delicata. Il dopo Chávez in Venezuela, la svolta a sinistra, le incognite del miracolo brasiliano, il ruolo crescente del Messico. Sullo sfondo, la contesa tra Cina e Usa per l'influenza regionale. Introduce/modera:
Niccolò Locatelli, editor di Limesonline, consigliere redazionale di Limes
Discutono:
Mario Giro, so ttosegretario agli Affari Esteri
Miguel Ruiz-Cabañas, ambasciatore del Messico in Italia
Roberto Vecchi, docente di Letteratura portoghese e brasiliana, Università di Bologna
Danilo Manera, docente di Letteratura spagnola, Università di Milano

ore 17
L'Italia di nessuno
Il collasso della rappresentanza democratica e le tensioni sociali prodotte dalla crisi formano un mix potenzialmente esplosivo. La debolezza della politica fa il gioco dei poteri informali. Il declino è davvero un destino?
Dialogo tra Ilvo Diamanti (saggista, editorialista e docente di Comunicazione politica all'Università di Urbino) e Lucio Caracciolo

Per maggiori informazioni:
http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=19228

Sagome in prospettiva tra presepi e cartelami

 

lunedì 9 dicembre 2013

Nataleidea 2013 alla Fiera di Genova

Un weekend di preview e dieci giorni di grandi atmosfere natalizie, di svago e di relax per tutta la famiglia, dentro il Palasport, alla Fiera di Genova, trasformato nel Santa Claus Village di Rovaniemi, con chalet tipici dei paesaggi montani.
Più tempo per scegliere, più tempo per risparmiare e divertirsi.
L’edizione d’argento di Natalidea si festeggia con un’anteprima sabato 7 e domenica 8 dicembre, per ripartire venerdì 13 e arrivare a domenica 22 dicembre.
Diventa large anche l’orario di apertura: sabato e domenica dalle 11 alle 22.30, da lunedì a giovedì dalle 12 alle 21 e venerdì dalle 12 alle 22.30.
E’ un divertimento scegliere il regalo di Natale tra un’infinità di proposte dell’ artigianato nazionale ed etnico, dagli accessori ai capi d'abbigliamento, dai prodotti di cosmesi naturale, alla bigiotteria, biancheria e articoli per la casa, elettrodomestici e arredamento in genere, creazioni artistiche in ardesia e legno, prodotti enogastronomici e decorazioni natalizie. A far da corollario a tutto questo, un grande palco per tante attività di spettacolo e di intrattenimento che ospita eventi e laboratori per i visitatori di tutte le età.
Ingresso gratuito.

Per informazioni:
Fiera di Genova tel. 010.5391.375-340-213
http://www.fiera.ge.it 
http://www.natalidea.it

MARC – 33ªMostra attrezzature radioamatoriali e componentistica, hi-fi, car stereo, fai da te

Alla Fiera di Genova  il 14 e 15 dicembre 2013 si terrà la 33a Edizione del MARC.
Attrezzature e componentistica radioamatoriale costituiscono il nucleo storico di questa mostra mercato, alle quali si affiancano e crescono informatica, telefonia, sicurezza, accessori e editoria specializzata. Per gli amanti del modernariato la rassegna riserva sorprese con straordinari pezzi d'epoca: dalle prime radio a valvole ai primi transistor e poi telefoni a manovella e in bachelite, le prime televisioni portatili e i primi registratori a nastro e a cassetta. Uno spazio di rilievo è dedicato agli appassionati del fai-da-te con pezzi di ricambio, apparecchiature scontatissime da riparare e accessori per elaborazioni speciali.

Orari di apertura: sabato dalle 9 alle 18.30, domenica dalle 9 alle 18 
Costo biglietto: 8 € intero – 6.50 € ridotto

Per gli espositori tariffe particolarmente interessanti all'Hotel Vittoria:
Camera singola 40,00 Euro;
Camera doppia (Matrimoniale o a due letti separati 58,00 Euro;
Camera tripla 75,00 Euro;
Camera quadrupla 90,00 Euro;
Le tariffe si intendono a camera e comprendono la prima colazione continentale a buffet.

venerdì 6 dicembre 2013

Due nuovi eventi al Museo-Teatro della Commenda di Prè e al Galata Museo del Mare

Venerdì 13  dicembre,  alle ore 15.30, al Museoteatro della Commenda di Prè secondo piano
inaugurazione della mostra d'arte contemporanea su Genova.
Video, fotografia, pittura e scultura per narrare i  sentimenti “I LUOGHI DELL’ANIMA”  a cura di Loredana Trestin

Partecipano insieme al Curatore e Artisti:
Maria Paola Profumo, Presidente Mu.MA
Esther Cuesta Santana, Console Generale dell'Ecuador a Genova.
Intervengono:
Guglielmo Bilancioni, Cristiana Ricci, Roberto Guerrini, Marco Fabio Gasperini,  Roberto Cartasegna, Maria Grazia Sulpizi, Roberto Balestrino, Ivano Malcotti, Francesco Setti, Piero Cademartori, Francesco Cento, Luca Valerio.

Esposizione di 10 video, 39 fotografie e 26 pitto-sculture su Genova realizzata da Mauro Conciatori filmmaker, Fabrizio Di Nardo pittore e scultore, Karen Natasia Wikstrand fotografa, con la partecipazione straordinaria di Emilio Conciatori, artista delle visioni del futuro, Protagonista la suggestiva città di Genova che ospita l’esposizione e diventa argomento della mostra stessa. Con il patrocinio del Municipio I Centro Est, in collaborazione con Mu.MA e Consorzio Sol.co Liguria,  ingresso libero fino ad esaurimento posti fino all’11 gennaio 2014.
Apertura con un incontro dedicato ai rapporti tra i sentimenti e luoghi, dalle ore 19.00, presentazione della raccolta di poesie “Dove le parole sono sogni. Un viaggio poetico tra Ecuador e Genova” e premiazione di “A voce alta” - concorso di poesia, musica e danza,  a cura del Consolato Generale dell’Ecuador a Genova e del Festival Internazionale di Poesia di Genova.
   
Eventi collaterali 2013:
Sabato 14 dicembre  ore 16.00 - inaugurazione della mostra connessa dal titolo “L’anima dei luoghi  in Via Prè 137.
Giovedì  19 dicembre  ore 15.30  - secondo incontro dedicato ai rapporti tra sentimenti e luoghi in Commenda. 


Venerdì 13  dicembre, alle ore 18.00, presso la Saletta dell'Arte inaugurazione della mostra di
Greta Cencetti dal titolo "The Migrant Children"
  
Partecipano:
Maria Paola Profumo, Presidente Mu.MA
Carlo Calissano, Segretario Generale Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione Onlus
Anna Maria Saiano, Console degli Stati Uniti d'America a Genova
Gianni Franzone,Wolfsoniana

Personale di 30 dipinti raffiguranti bambini, figli delle famiglie migranti degli anni trenta negli Stati Uniti d’America durante la Grande Depressione, un tributo alla bellezza ed alle pene di un’infanzia perduta,  in sintonia con il padiglione MeM Memorie e Migrazioni del museo. Greta Cencetti genovese, pittrice e  scrittrice, ha pubblicato decine di titoli in diversi paesi del mondo, è specializzata nelle illustrazioni di libri; mostra visitabile fino al 24 gennaio 2014.

Per maggiori informazioni:
Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni
tel. 010.2512435, 339.7150439
E-mail: mmannucci@muma.genova.it 

giovedì 5 dicembre 2013

Ricordo di Fabrizio De Andrè e don Andrea Gallo all'emporio-museo viadelcampo29rosso



Sabato 7 dicembre alle ore 17.30 presso viadelcampo29rosso, la Casa dei Cantautori genovesi  sarà inaugurata la mostra fotografica " ...Io seguirò questa corrente di ali"  - sguardi gitani di Adolfo Ranise.
Una trentina di foto, un racconto per immagini vissuto con trasporto emotivo e tutto di un fiato, scattate nel corso della festa di Santa Sara a Saint Marie de la Mer, dove ogni anno nel terzo weekend di maggio si radunano le popolazioni Rom, 
“Un evento che mi ha permesso di raccogliere l’essenza e l’interiorità di un popolo a cui Fabrizio de André con il suo brano “KhoraKhanè” restituisce dignità alla loro cultura, legata essenzialmente alla libertà di viaggiare” – ci spiega Ranise.
L’inaugurazione della mostra è inserita nell’ambito dell’evento “e’ soltanto un discorso sospeso…nel ricordo dei genovesi Fabrizio de André e  don Andrea Gallo, angelicamente anarchici e nomadi sulle vie della libertà”  in programma sabato 7 a partire dalle ore 16.30 nel museo di via del campo. L’evento, che ha ricevuto il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André onlus e della Comunità di San Benedetto,  vede la partecipazione di  Giorgio Bezzecchi  (rom larvato, Opera Nomadi) e Paolo FInzi (gagè, rivista anarchica “A”).
 
ADOLFO RANISE - BIOGRAFIA
Adolfo Ranise, fotografo professionista imperiese, è un autore poliedrico che 
negli anni ha saputo coniugare la professione di fotografo con il ruolo più 
genuino del fotoamatore. Disponibile, aperto a tutte le esperienze fotografiche, attento a tutto ciò che lo circonda, ha fatto della sua passione una vera e propria ragione di vita. 
Nel suo incedere fotografico ha affrontato diversi periodi artistici producendo immagini di grande impatto, anche se alla fine da ogni sua fotografia emerge sempre limpida l'immagine dell'uomo, la sua anima, le ansie, le difficoltà, le gioie i dolori... Adolfo ha sempre fotografato la vita nei suoi molteplici aspetti.
Pur avendo lavorato per importanti testate giornalistiche, ad aver esposto mostre in Italia e all'estero, ad aver vinto numerosi concorsi fotografici nazionali, Adolfo è sempre rimasto un fotografo della gente, per la gente e tra la gente.
La mostra sulla popolazione Rom ne è il chiaro esempio...nessuna remora, nessun problema e nessuna difficoltà ad entrare in sintonia con i soggetti 
ritratti... molti scatti rubati...ma anche molta complicità da parte dei protagonisti a dimostrazione che soggetti e fotografo diventano un tutt'uno nel momento in cui si uniscono per dar vita a un'immagine che sa raccontare...come recita il testo in lingua (Khorakhané) ..."chi sarà a raccontare...sarà chi rimane..."  e tra chi rimane, oltre ai protagonisti e l'autore...esseri mortali e quindi destinati ad un inevitabile oblio,  a raccontare rimarranno solo le immagini, indelebili nel tempo...vere testimoni della realtà di un popolo...

Per informazioni:
telefono 010.247.40.64
https://www.facebook.com/viadelcampo29rosso
http://www.viadelcampo29rosso.com

mercoledì 4 dicembre 2013

Fra Bartolomeo e il “sogno” savonaroliano, conferenza di Andrea Muzzi

Nell’ambito della mostra Pittori fiorentini a Palazzo Spinola. Dipinti di primo Cinquecento a cura di Andrea Muzzi e Gianluca Zanelli, giovedì 5 dicembre 2013, alle ore 16.30, si terrà alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola una conferenza di Andrea Muzzi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria,  dal titolo Fra Bartolomeo e il “sogno” savonaroliano

In occasione della mostra Pittori fiorentini a Palazzo Spinola. Dipinti di primo Cinquecento, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola propone una serie di incontri di approfondimento intorno alle cinque tavole presentate per la prima volta dopo il restauro attribuite a pittori fiorentini di primo Cinquecento -Francesco Granacci, Domenico Puligo, Pierfrancesco di Jacopo Foschi, Fra Bartolomeo e Jacopo di Giovanni (detto Jacone)- appartenenti alle collezioni del museo.

Il secondo appuntamento sarà l’incontro con Andrea Muzzi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, che approfondirà il legame tra Fra Bartolomeo e Girolamo Savonarola, frate domenicano e illustre predicatore.

Ed è Andrea Muzzi a dare anticipazioni del tema che affronterà a Palazzo Spinola:
“Fra Bartolomeo è sicuramente uno dei protagonisti del primo Cinquecento e, nello stesso tempo,  quello meno conosciuto al di fuori della cerchia degli studiosi. La sua biografia è anche molto diversa da quella dei suoi grandi contemporanei: infatti l’artista si lega ben presto al Savonarola e diventa, oltre che frate domenicano, il pittore ufficiale dell’arte religiosa ispirata alle idee del predicatore. Tale linea artistica è stata talvolta negata, talvolta messa in relazione con istanze fortemente conservatrici. Di fatto il Savonarola è stato l’unico grande predicatore che nel Rinascimento abbia prestato forte attenzione all’arte nella convinzione di una funzione profondamente spirituale, e la qualità dei dipinti di Fra Bartolomeo ne costituisce un'alta interpretazione”.
L’incontro si concluderà con la visita alla mostra


Per maggiori informazioni:
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Piazza di Pellicceria, 1 - 16123 Genova
Tel. +39.010.2705300
Fax  +39.010.2705322
E-Mail: palazzospinola@beniculturali.it
http://www.palazzospinola.it 
https://www.facebook.com/palazzospinola 
https://www.twitter.com/palazzospinola

Museo Diocesano di Genova: tempo di Natale! Apre il Presepe dal 7 dicembre 2013

Torna per la quarta edizione, in una veste rinnovata con nuove figure, il grande allestimento presepiale di Marco Laganà, artista contemporaneo esperto di una tecnica antica. Si tratta infatti di grande e poetico Presepe di cartapesta, con figure a grandezza poco meno che naturale, che sarà ambientato nella suggestiva cornice del chiostro medievale del Museo per tutto il periodo natalizio, arricchendo ulteriormente un percorso già pressoché raddoppiato con la recente inaugurazione delle nuove sale del pianterreno.
È un appuntamento importante che si ripropone da diversi anni, grazie all’abilità di Marco Laganà, che ha pensato questo allestimento con elementi che rinnovano le tradizionali figure presepiali, ma dotati di grande poesia ed efficaci nel ricreare ogni anno l’evento nuovo e antico della nascita di Gesù: alberi azzurri dalle grandi fronde aperte e distese nell’aria, pietre e sassi dai colori screziati e volpi, galline, gatti e uccelli dal piumaggio fiabesco, abitanti di questo bosco fatato, accompagnano i pellegrini a omaggiare la Sacra Famiglia; sono mamme con bambini un po’ capricciosi, giovanette pensose dalle lunghe chiome e contadini con ceste di doni che si recano, in una processione silenziosa, vicino alla capanna di fronde azzurre. Non mancano i Re Magi, ma sono tre sapienti dalle lunghe barbe che, giunti con il loro cavallo, stanno ad osservare la direzione della stella cometa per raggiungere anch’essi il Bambino. È un mondo incantato che si apre davanti ai nostri occhi per far posto al piccolo Bimbo donato dal cielo.

Il Presepe sarà aperto al pubblico dalle h 15 del 7 dicembre 2013: nel pomeriggio si terranno alle h 15.30 attività per bambini e, alle h 17, una merenda con dolci panettoni offerta da Rossignotti e con omaggi e gadget di Latte Tigullio.

L’ingresso è compreso nel normale biglietto d’ingresso (intero € 6, ridotto € 4,50), che permette di concludere il percorso con la visita anche del Museo del Tesoro.  Per il periodo natalizio ci sarà anche la “tariffa famiglie” per adulti con bambini: adulto € 4 e bambino € 2. Questa tariffa vale per Diocesano e Tesoro solo per il periodo 7 dicembre 2013 e 11 gennaio 2014 (o le settimane successive, in caso di proroga).
Il Presepe è realizzato grazie al sostegno di Latte Tigullio.

Tutti i sabati di dicembre dalle 15.30 alle  17.30 Cartapesta e dintorni … !!!

Ogni sabato di dicembre dalle 15,30 a partire dal 7 dicembre 2013, gli animatori del Museo prepareranno per i bambini fra i 5 e gli 11 anni attività, giochi e storie intorno al Presepe di Cartapesta di Marco Laganà, artista contemporaneo.
Alcune attività avranno carattere prettamente laboratoriale e permetteranno di imparare l’antica tecnica della cartapesta, altre invece consisteranno in narrazioni e giochi che traggono spunto dall’universo fiabesco del Presepe di Laganà per riflettere sul grande mistero del Natale.
Piccoli omaggi e gadgets offerti dalla Latte Tigullio – sponsor del Presepe – saranno distribuiti a tutti i partecipanti.

Su prenotazione allo 0102475127. Costo € 7,00. Gli accompagnatori non devono presenziare al laboratorio, ma nel caso vogliano rimanere nel Museo, posso approfittare per visitarlo gratuitamente (fino a n. 2 accompagnatori).

 Per maggiori informazioni
Museo Diocesano  - Chiostro dei Canonici
Via T. Reggio 20 r – Genova
Tel. 010.2475127
E-mail: info@museodiocesanogenova.it
http://www.museodiocesanogenova.it

sabato 30 novembre 2013

Vasi greci in Liguria: ceramica figurata nel Museo dell'Olivo di Imperia. Conferenza al Museo di Palazzo Reale

Mercoledì 4 dicembre 2013, alle ore 17.00 nel Salone da Ballo del Museo di Palazzo Reale, Paolo Persano, perfezionando in Archeologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, terrà una conferenza relativa alla ceramica figurata greca in Liguria, con analisi di reperti conservati nel Museo dell'Olivo di Imperia.

La Collezione Carli, una delle più ampie raccolte private di materiale archeologico del Ponente ligure, presenta un interessante nucleo di vasi greci, italioti ed etruschi databili fra il VI e il III secolo a.C.

Questi oggetti, in parte esposti nel Museo dell'Olivo di Imperia della ditta Fratelli Carli, sono ancora poco conosciuti. La conferenza si propone di offrire una presentazione dei vasi figurati più significativi.

Se ne discuteranno in particolare l'iconografia e i peculiari motivi decorativi e si illustrerà il contesto artigianale in cui sono stati prodotti. Particolare attenzione sarà poi dedicata alla fruizione di questi manufatti, per lo più destinati a contenere unguenti a base oleosa, indispensabili nella cosmesi antica.

La conferenza nasce nell’ambito dell’organizzazione della mostra Davanti allo specchio lucente. Ceramiche greche nella Galleria degli Specchi, allestita nella Galleria degli Specchi, e prorogata fino al 12 gennaio 2014.

Ingresso libero alla conferenza

 Informazioni: 
Museo di Palazzo Reale
Via Balbi, 10 - Genova
Tel. 010.2710236/286
palazzorealegenova@beniculturali.it
http://www.palazzorealegenova.it
https://www.facebook.com/palazzorealegenova

Presentazione del volume di Gianni Bozzo SANTINO TAGLIAFICHI (1756-1829). Tradizione e modernità a Genova tra Sette e Ottocento

Martedì 3 dicembre 2013, alle ore 17,00, si terrà presso il Salone da Ballo del Museo di Palazzo Reale, in via Balbi 10, la presentazione del  volume di Gianni Bozzo SANTINO TAGLIAFICHI (1756-1829). Tradizione e modernità a Genova tra Sette e Ottocento.

Interverranno
Maurizio Galletti – Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Luisa Papotti – Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria

Presenteranno il volume
Lilli Ghio
Giovanna Rotondi Terminiello


Museo di Palazzo Reale
Via Balbi 10, Genova
Tel. 010.2710236/286
palazzorealegenova@beniculturali.it
http://www.palazzorealegenova.it

mercoledì 27 novembre 2013

Verdi e Wagner a confronto. Conferenza di Giorgio Pestelli alla Biblioteca Universitaria di Genova

In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, Lunedì 2 dicembre 2013 alle ore 17,00, la Biblioteca Universitaria di Genova propone una conferenza del Prof. Giorgio Pestelli, Storico della musica, già ordinario di Storia della musica all'Università degli Studi di Torino. L'incontro si terrà presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria, in via Balbi, 40 (ex Hotel Colombia).

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

Dall’intervista a Radio Vaticana del  22.05.2013
Bicentenario wagneriano. Pestelli: "L'uomo al centro del suo teatro innovativo" 

Wagner fu indubbiamente una delle figure più complesse del secolo scorso, che ha incarnato le più forti contraddizioni del Romanticismo tedesco. Ma cosa resta indelebile della sua arte a distanza di 200 anni? Gabriella Ceraso lo ha chiesto al critico e musicologo, Giorgio Pestelli: 

R. – Una conquista indelebile resta legata al fatto che ha reso il linguaggio musicale ipersensibile, capace di esprimere stati d’animo anche complessi, sottili, ineffabili, cose cioè dell’interiorità mai espresse in musica e che, dopo di lui, hanno avuto un grande seguito. Senza di lui, uno Strauss o un Mahler non sarebbero concepibili e anche, fuori dalla Germania, un Debussy o un Franck, o anche – fuori dalla musica, in pittura, in letteratura – un Baudelaire o un Proust. La prosa di Proust e tutta la concezione del suo grande romanzo ciclico senza la presenza di questo fluire della musica di Wagner sarebbero state diverse.
D. – Lei ha parlato di un fluire e in effetti l'idea di "opera totale" di Wagner è un’idea nuova. Cosa voleva dire?

R. – Un’idea più interiore dello spettacolo, in cui la parola, il canto e la scena, tutte confluissero in un ideale di unità quasi mistica, quasi da rito.

D. – Lei lo definirebbe un autore difficile?

R. – Senza dubbio, è un autore difficile soprattutto da rappresentare, perché ha delle pretese musicali di orchestra, di voci, di fatica di voce e sceniche molto importanti. Per il pubblico è indispensabile, secondo me, sapere cosa questi personaggi dicono, perché Wagner è un grande moralista, è uno che va a fondo nei dialoghi. 

D. – Qual era la visione che aveva Wagner dell’umanità e dell’uomo?

R. – Un mondo che nella realtà che lui rappresenta è sempre dominato da questa oscura presenza del male, oscura e misteriosa: non si sa perché c’è il male nel mondo, ma l’uomo è veramente oppresso da questo peso. A questo si contrappone un riscatto lontano o un’illusione suprema, che è quella dell’amore. In tutta la sua opera, poi, c’è questo tema della rinuncia e cioè una concezione della vita in cui solo la rinuncia – la rinuncia all’amore, la rinuncia al potere, all’oro e alla ricchezza – dà un orizzonte ottimista.

D. – Lo trova un autore con contenuti e idee attuali?

R. – Sì, senza dubbio, perchè in Wagner il ricorso a leggende mitiche è una copertura che egli usa per analizzare l’uomo in se stesso. Diceva: “A me interessa quello che è tipicamente umano, l’eternamente umano”. Secondo me, quindi, Wagner è attualissimo, ma bisogna saperlo trattare, nelle regie, negli aspetti giusti. 

D. – Un contemporaneo di Wagner – e il bicentenario è anche il suo – è Verdi. La storia li ha sempre un po’ contrapposti. E’ corretto contrapporli? Non hanno veramente niente in comune i due?

R. – I due certamente hanno avuto una carriera parallela, ma venivano da due ambienti molto diversi. In Verdi, c’era una matrice molto più popolare e scriveva opere italiane secondo la ricetta usuale. Resta un musicista in cui il teatro è soprattutto voce. Per Wagner, invece, i personaggi erano immersi nell’orchestra, che rappresentava il cosmo, la vita dell’universo, e i personaggi erano minori. In comune certamente avevano la morale del lavoro e poi, in fondo, in tutti e due il centro del loro teatro era l’uomo, le passioni dell’uomo, la coscienza umana.

D. – C’è qualcuno che trova in comune tra i due anche un ruolo svolto nella costruzione di una certa idea di nazione libera, democratica, nei loro rispettivi Paesi, Germania e Italia...

R. – Per Verdi, si può dire senz’altro che sia così. Ha rappresentato l’identità della coscienza italiana nel suo diventare nazione. Per Wagner non direi: Wagner era più un anarchico e nella sua concezione teatrale si è tenuto al di fuori della politica Che poi la nazione tedesca e, peggio ancora, l’epoca del nazismo abbiano usato la sua musica per i loro fini propagandistici, è un altro discorso.
   
Giorgio Pestelli. Figlio dello scrittore Leo Pestelli e nipote del compositore Luigi Perrachio.Ha insegnato presso le Università di Torino, Genova, Bologna, Fribourg, Roma, Venezia. Si è occupato di storia dell'opera e di storia della critica musicale. Ha sempre cercato di meditare i significati della musica in rapporto agli altri linguaggi espressivi. 
E’ fondatore e condirettore dei periodici "Il Saggiatore musicale" e "Rivista Musicale Italiana"; dirige per l'editore Dell'Orso la collana "Musica e letteratura"; fa parte del Comitato Editoriale delle "Opere di Verdi" in stampa presso le Chicago University Press e l'Editore Ricordi di Milano; è membro del Comitato Scientifico dell' "Istituto Nazionale di Studi Verdiani" di Parma; con Lorenzo Bianconi dirige la Storia dell'Opera Italiana. 
Tiene regolarmente cicli di conversazione radiofoniche e collabora con il quotidiano «La Stampa»; dal 1982 al 1985 è stato Direttore Artistico dell'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino.Dal 1996 al 2001 ha fatto parte della Commissione Musica presso il Ministero dei Beni Culturali-Dipartimento dello Spettacolo. É Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell'Accademia Filarmonica Romana. 
Ha scritto importanti saggi sul classicismo viennese e sul barocco tedesco. Tra le sue opere si ricordano Le Sonate di Domenico Scarlatti (1967), L'età di Mozart e Beethoven (1979; 2a ed. 1991), Canti del destino. Studi su Brahms (2000, premio Viareggio per la saggistica nel 2001) e Gli immortali. Come comporre una discoteca di musica classica (2004).



Per maggiori informazioni:
Biblioteca Universitaria di Genova
sede di via Balbi, 40 (ex Hotel Colombia)
Tel.: +39 010.254.6453
Fax: +39 010.254.6454
bu-ge.eventi@beniculturali.it
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it

Due nuovi appuntamenti al Museo Diocesano

Sabato 30 novembre 2013, alle ore 15.30, ultimo appuntamento con UN DRAGO...IN BLUE JEANS!
Ultimo appuntamento  al Museo Diocesano per i laboratori per bambini dai 5 agli 11 anni dedicate ai celebri teli “Blu di Genova”, eccezionali scenari dipinti in bianco su blu, risalenti alla prima metà del Cinquecento e considerati antenati del jeans. Attraverso giochi e attività creative i bambini impareranno come furono realizzate questo straordinarie tele, oltre a conoscere l'affascinante storia del tessuto più amato al mondo: il jeans! I pomeriggi del Drago ... in Blue jeans offrono una nuova e coinvolgente possibilità per avvicinare i più piccoli al patrimonio culturale della nostra città.
Il ciclo dei “Teli della Passione” è di proprietà della Soprintendenza BSAE Liguria ed è in deposito presso il Museo Diocesano.
Solo su prenotazione, quota di partecipazione € 6,00. Durante le attività che possono essere fruite senza l’assistenza degli adulti, gli accompagnatori possono scegliere di visitare gratuitamente il Museo. 
Evento a cura di Arti&Mestieri
   
Natale si avvicina? Metti in agenda un giro nel Presepe di Cartapesta.
Dal 7 dicembre 2013, ore 15,00 fino  all'11 gennaio 2014.
Torna per la quarta edizione, in una veste rinnovata con nuove figure, il grande allestimento presepiale di Marco Laganà, artista contemporaneo esperto di una tecnica antica.
Si tratta infatti di grande e poetico Presepe di cartapesta, con figure a grandezza poco meno che naturale, che sarà ambientato nella suggestiva cornice del chiostro medievale del Museo per tutto il periodo natalizio, arricchendo ulteriormente un percorso già pressoché raddoppiato con la recente inaugurazione delle nuove sale del pianterreno.
Al presepe faranno da corollario tanti eventi per grandi e piccini: clicca qui per la programmazione.
Il Presepe è realizzato grazie al sostegno di Latte Tigullio.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Museo Diocesano  - Chiostro dei Canonici
Via T. Reggio 20 r – Genova
tel. 0102475127 –
e-mail: info@museodiocesanogenova.it
http://www.museodiocesanogenova.it