Sabato 9 marzo al Galata Museo del Mare, in occasione del Dinghy Centennial Day, verrà esposto Pierino, numero velico I 1, il primo Dinghy 12’ italiano. La piccola barca famosa per aver reso popolare l’andare a vela per sport, sarà visibile al pubblico dal 10 marzo fino al 13 ottobre al quarto piano del Museo, nell’ambito di una mostra fotografica dedicata ai 100 anni del Dinghy 12’.
L’esposizione realizzata in collaborazione con il Mu.MA, l’Associazione Promotori Musei del Mare onlus e con il supporto del Gruppo Cambiaso Risso, è organizzata dall’AICD (Associazione Italiana Classe Dinghy 12’) per dare il via alle celebrazioni dei cent’anni del progetto di questa barca, che oggi viene realizzata in legno, ma anche in vetroresina e legno e solo in vetroresina. Il Dinghy 12’ è molto popolare in Italia dove si disputano un centinaio di regate all’anno, disseminate lungo la penisola, con timonieri che vanno dai 12 agli 80 anni di età, un fenomeno unico nel panorama velico.
Oltre alla mostra, grazie alla quale è possibile rivivere attraverso grandi pannelli fotografici - alti quattro metri per uno - la storia di questa barca che ha attraversato tutto il ‘900, ed ha superato in piena salute il 2000, sono molte le celebrazioni in programma a partire da sabato 9. Il Dinghy Centennial Day sarà un momento di aggregazione di tutti gli appassionati di questa deriva: dopo l’inaugurazione della mostra - su invito - verrà presentato anche il nuovo libro che lo storico Paolo Rastrelli ha preparato proprio per il Centenario. Tra gli altri eventi, l’emissione di un francobollo di Poste Italiane in occasione del Campionato Nazionale del Centenario-Trofeo SIAD Bombola d’Oro, per il quale sono previsti oltre 100 concorrenti che sarà organizzato dallo Yacht Club Italiano a Santa Margherita Ligure dal 21 al 26 maggio con il supporto del Circolo Velico Santa Margherita Ligure, il club che ha la più alta concentrazione di campioni in questa disciplina; una World Cup a Napoli a metà luglio a cura del Comitato Circoli Napoletani guidati dallo Yacht Club Canottieri Savoia che insieme al Dinghy 12’ festeggerà i suoi 120 anni; la prima partecipazione del Dinghy 12’, sia di legno che di vetroresina, alla Monaco Classic Week dello Yacht Club di Monaco a metà settembre.
LA STORIA DEL DINGHY
Questa popolare deriva singola è nata nel 1913 dalla penna di George Cockshott, inglese, 38 anni, avvocato, ma progettista per passione, che vinse il concorso indetto dalla Boat Racing Association per individuare una piccola deriva monotipo che rendesse più accessibile l’andare a vela per sport, in un periodo in cui dominavano i grandi yacht e in cui le barche da regata erano comunque economicamente impegnative.
Il Dinghy 12’ ha da subito un gran successo, tanto da partecipare sia all’Olimpiade del 1920 in Belgio, che a quella del 1928 in Olanda. In quest’ultima, per la quale venti Dinghy 12’ realizzati dal cantiere tedesco Abeking e Rasmussen sono messi a disposizione dall’organizzazione, partecipa anche l’italiano Tito Nordio, che sale su un Dinghy 12’ per la prima volta e arriva sesto.
Assiste alle regate un marchese genovese, Emilio Nicolò Reggio, che è colpito da questa barca in legno con scafo tondo a clinker (fasciame sovrapposto) di poco più di tre metri e mezzo e pensa possa essere ottimale come barca scuola per il figlio Pierino. Da qua ad ordinare al cantiere Depangher di Capodistria un Dinghy 12’ il passo è breve, ed è così che nel 1929 arriva a Genova Pierino, numero velico I 1, il primo Dinghy 12’ italiano.
http://www.galatamuseodelmare.it
Nessun commento:
Posta un commento