mercoledì 13 luglio 2011

Galata Museo del Mare: Il Deposito Racconta e altre novità

Al Galata Museo del Mare di Genova.
Martedì 12 luglio 2011. Valorizzazione e conservazione delle Collezioni con uno sguardo attento al ruolo internazionale del Museo. Con questi obbiettivi l’Istituzione Mu.Ma presenta oggi il progetto “Il Deposito racconta” e il rinnovato Comitato Scientifico riunito per la prima volta questa mattina al Galata Museo del Mare di Genova. Oltre alla Presidente Maria Paola Profumo, il Direttore Pierangelo Campodonico e ai membri dello staff, il comitato scientifico si ricostituisce con la prestigiosa presenza di Michel Balard, professore della Università La Sorbonne di Parigi; Antonio Gibelli, professore all’ Università di Genova; Carlo Bitossi, professore dell’Università di Ferrara e Paolo Borelli, già Ingegnere responsabile Ufficio Sommergibili della Direzione Navi Militari di Fincantieri S.p.A.. Tutti specialisti sui vari temi affrontati negli allestimenti del Mu.MA.


Il Deposito Racconta
A partire da domani i visitatori del Galata Museo del Mare possono scoprire parte delle collezioni mai esposte, di proprietà del Museo o donate da privati. Al primo piano del museo,  “Il Deposito racconta” è uno spazio “operativo” di circa 200 mq dove, su prenotazione e in compagnia dello staff scientifico del Mu.MA, è possibile ammirare diverse tipologie di oggetti tra cui: oltre 200 dipinti tra oli e acquarelli di navi a vela di varie tipologie, appartenenti  per lo più al genere dei “captain portraits”; circa 300 stampe originali del XVI e XX secolo, tra cui notevoli vedute di città italiane ed europee; 200 lastre fotografiche in vetro di navi a vela scattate prima del varo; 150 piani di costruzione di navi a vela e piroscafi tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, in gran parte originali a china su carta e in parte copie elio cianografiche dal caratteristico tratto bianco su carta blu. Tra essi si segnala il fondo del cantiere Cadenaccio, che fu uno dei maggiori cantieri di navi a vela dell’800 e che varò il Cosmos (il più grande veliero oceanico in legno costruito in Italia, con le sue 1.000 tonnellate di stazza) e restò attivo fino al 1880, quando spazi e macchinari vennero rilevato da Ansaldo. Ultimi giunti, grazie a una importante donazione privata, 100 cannocchiali di marina originali,  del XVIII e XIX secolo: attualmente in studio e catalogazione.
La visita al Deposito viene effettuata sotto la guida dello staff scientifico per garantire al pubblico la miglior comprensione dei materiali, dalla loro produzione, al loro interesse storico e tecnico. I depositi sono infatti elementi vitali delle strutture museali, risorse inestimabili che garantiscono la possibilità di continuo rinnovamento del percorso espositivo. Di particolare interesse  è  inoltre la possibilità di assistere al lavoro dei curatori: durante la visita il personale scientifico è impegnato a catalogare e a effettuare studi sulle opere. Infine i partecipanti possono sfogliare virtualmente il catalogo informatizzato delle opere - già in parte accessibile dagli utenti via web – che dà conto della consistenza delle collezioni del Galata Museo del Mare, tra le più importanti e composite del panorama storico-marittimo europeo. L’iniziativa prevista dal lunedì al venerdì in orario museale, è compresa nel biglietto d’ingresso e per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 0102345655 oppure scrivendo a accoglienza@galatamuseodelmare.it.
Il progetto “Il deposito racconta” risponde all’esigenza di raggiungere gli standard tecnico qualitativi nell’ambito della catalogazione, conservazione e valorizzazione delle collezioni, previsti dal Codice dei Beni Culturali, in vigore dal 2004, ma ancora largamente disatteso a causa delle problematiche che affliggono il settore. Se, la qualità dell’istituzione museale si misura in relazione alla capacità di soddisfare le specifiche esigenze di gestione del museo, di cura delle collezioni e di servizi al pubblico, con “Il deposito racconta”, il Galata Museo del Mare fornisce ulteriori servizi alle collezioni, al personale e al pubblico.  In questo senso va evidenziata l’importanza che tale occasione assume per le scuole e per le università, oltre che per gli studiosi e i cultori della materia che a Genova, città dalla forte vocazione marittima, sono sempre molto numerosi.
Il progetto, curato dal Responsabile delle Collezioni Nautiche Gianni Carosio, e coordinato dal Direttore del Mu.MA Pierangelo Campodonico, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Liguria – Assessorato alla Cultura, da sempre fortemente impegnato per la valorizzazione del patrimonio culturale ligure e che, a breve, inserirà le schede delle opere nell’ Inventario Catologo Beni Culturali (ICBC) della Regione.

     250.000 visitatori in un anno
L’importante traguardo, che porta il Museo a registrare un incremento di 100 mila visitatori  dal momento dell’apertura al pubblico del sommergibile ad oggi, rispetto al periodo omologo dell’anno precedente, conferma il gradimento del pubblico sia per il sommergibile sia per il Galata Museo del Mare. La struttura museale con questi dati risulta la più visitata di Genova e della Liguria e nella top ten dei musei italiani più innovativi e graditi al pubblico (ricerca sito Trivago).






Progetti futuri
Negli ultimi anni il concetto di “museo” è cambiato. Da esposizioni statiche si è passato al concetto di “museo polo culturale” che come tale vive di esposizioni, di allestimenti, della ricerca e della divulgazione di ciò che produce.
Al pubblico  oggi viene riconosciuto un ruolo attivo di “visit-attore”, in grado di dialogare  con il museo, facendosi interrogare e a sua volta e scegliendo percorsi di approfondimento differenti su tematiche e livelli diversi. Da qui la necessità di intervenire costantemente sul percorso espositivo per cambiare, innovare rispondendo così ad una crescente domanda di un pubblico sempre più esigente.
A sette anni dall’apertura al pubblico oltre il 30% del Galata Museo del Mare è già cambiato. L la mostra La Merica! e l’apertura al pubblico del sommergibile Nazario Sauro con il suo pre-show all’interno del Museo, sono solo le ultime innovazioni presentate.
Entro il 2013 il Galata Museo del Mare sarà nuovamente oggetto di importanti interventi che andranno a migliorare ulteriormente l’offerta museale. Entro ottobre 2011 il pubblico in visita al terzo piano potrà percorrere la nuova sezione dedicata alle migrazioni, il “MeM”. Dopo Ellis Island il visitatore, vestendo i panni di un emigrante, sbarcherà in Argentina e in Brasile; uno sguardo particolare sarà dato all’immigrazione contemporanea, ai suoi protagonisti e alle tragedie dei viaggi per mare. Il 2012 sarà l’anno della galea. Grazie ad un riallestimento multisensoriale in linea con lo stile del Galata,  il visitatore potrà salire a bordo e apprendere alcune nozioni sulla dura vita dell’andar per mare ai tempi delle galee. Nello stesso anno anche la Sala della Tempesta e dei Naufragi, situata al secondo piano del Museo, vedrà importanti adeguamenti alle nuove tecniche di visualizzazione e di interattiva, per condurre il visitatore nella terribile tempesta fino a Capo Horn; un importante spazio verrà dato, inoltre, alla Zattera di Ambrogio Fogar, già lì posizionata. Il 2013 infine aprirà un nuovo filone tematico: i pirati. Al posto della Galleria dei dipinti di Marineria, attualmente visibili al primo piano, verrà  ricostruito un ponte di batteria di un vascello del XVIII secolo, nelle parti del quadrato e cabina del comandante, un settore con tre cannoni navali d’asino e portelli. Grazie a scenografie suggestive e visualizzatori multimediali il pubblico potrà immedesimarsi nella ciurma e, agendo su semplici pulsanti posizionati sui cannoni, sparare virtualmente ad una nave avversaria.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.galatamuseodelmare.it/  

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