A causa del rinvio dovuto alle incerte condizioni meteorologiche si concentrano in una settimana i due incontri previsti dalla manifestazione "Per mare, di villa in villa" condotti dalla storica dell'arte Caterina Olcese Spingardi, storica dell'arte della Soprintendenza per i beni storici e artistici della Liguria intorno alle emergenze architettoniche sia cittadine che rivierasche, si partirà con la navigazione lungo la parte di levante della città, dalla foce allo scoglio di Quarto:
Martedì 30 luglio 2013 (già prevista il 18 luglio e rinviata a causa di cattive condizioni meteo)
Navigando in corso Italia: edifici pubblici e residenze private dalla Foce allo scoglio di Quarto
con il commento di Caterina Olcese Spingardi
Partenza da Camogli h 17,30 Rientro a Camogli h 20,30 costo € 20
partenza da Genova h 18.30 Rientro a Genova h 19,30 costo € 20
Mini Buffet offerto
Tra i nuovi appuntamenti di questa V edizione, questa uscita si propone come una sfida: l’invito a esplorare e guardare con occhi diversi uno dei luoghi della città più frequentati e amati dai genovesi.
Partendo dal Porticciolo Duca degli Abruzzi, la navigazione consentirà anzitutto di osservare edifici di destinazione pubblica realizzati da noti progettisti, come le sedi dello Yacht e del Rowing Club, rispettivamente opera di Giuseppe Crosa di Vergagni e Luigi Carlo Daneri; la Chiesa del Sacro Cuore e San Giacomo di Carignano, di Luigi Rovelli; il grande complesso della Fiera del Mare, spunto per offrire anche cenni sull’area della Foce, caratterizzata da un’eccezionale concentrazione, in termini sia di qualità che di quantità, di architetture del periodo tra le due guerre (basti ricordare le Case dei Pescatori, di Luigi Vietti e Mario Braccialini; il Ristorante San Pietro, di Mario Labò; la sede dell’ACI, di Camillo Nardi Greco e Lorenzo Castello; la Casa del Mutilato, di Eugenio Fuselli; la Questura, di Alfredo Fineschi e il Liceo Doria, di Carlo Canella), per giungere infine all’Ospedale Gaslini, di Angelo Crippa, a Quarto.
La zona è tuttavia soprattutto caratterizzata da un’edilizia residenziale di altissimo pregio. E’ il caso dell’ottocentesca Villa Mylius, di gusto inglese Tudor, cui, a inizio Novecento e per Luigi Figari, Luigi Rovelli aggiunse le splendide loggette neogotiche, tuttora su Corso Saffi; di Villa Croce, oggi Museo d’Arte Contemporanea, ma già residenza privata di un’illustre famiglia genovese; di Villa Ollandini, nata sul sito della residenza dell’armatore Raffaele Rubattino e capolavoro del secondo dopoguerra di Robaldo Morozzo della Rocca; della Villa San Nazaro (ex Park Hotel), di Luigi Ferrari; della Villa Canali Gaslini, della Palazzina Profumo e del Castello Turcke, tutti e tre firmati da Gino Coppedè; dei neomedievali Castelli Casareto e Carrara, ma anche di moderni complessi razionalisti, come quelli di Piazza Rossetti e Corso Italia 40, progettati da Daneri.
Un’analisi più puntuale condurrà inoltre a scoperte sorprendenti, soffermandosi su meno conosciute o inedite opere di architetti come Mario Labò, Luigi Vietti, Giulio Zappa, Piero Gambacciani.
Non mancheranno cenni ad architetture purtroppo non più esistenti, ma che segnarono profondamente la storia della città nel Novecento: dagli allestimenti espositivi, per loro natura effimeri, per le mostre che da inizio secolo e fino agli anni Trenta, con il Giugno Genovese e il Villaggio Balneare, si tennero alla Foce; alle imponenti architetture del Lido d’Albaro e di Villa Inga e al raffinato arredo urbano della corso Italia di metà anni Trenta (composto da pavimentazioni a mosaico ceramico, fontane e lampioni); saranno inoltre possibili sintetici richiami agli sviluppi della scultura nella prima metà del XX secolo (il percorso include infatti monumenti emblematici, come la statua del Navigatore alla Foce, di Antonio Morera, e il Monumento ai Mille di Quarto, di Eugenio Baroni).
Giovedì 1 agosto 2013
Grandi Alberghi e Ville della Belle Epoque nel golfo del Tigullio
con il commento di Caterina Olcese Spingardi
Partenza da Genova h 17,30 Rientro a Genova h 21,30 costo € 27
Partenza da Camogli h 18.30 Rientro a Camogli h 20,30 costo € 20
Mini Buffet offerto
Il secondo appuntamento della settimana, porterà invece a navigare nel golfo del Tigullio costeggiando da Portofino a Zoagli per soffermarsi a godere della visione dal mare di ville e grandi alberghi costruiti nel pieno della Belle Epoque e che hanno ospitato personaggi e famiglie che ha determinato la fama internazionale di questi luoghi Il percorso ha inizio da Portofino, dove spiccano alcune emergenze architettoniche legate alla scoperta di questo luogo da parte di alcuni inglesi nel secondo Ottocento: dal Castello che dal 1870, il console inglese a Genova, Montague Yeats Brown, fece restaurare come dimora dall’architetto Alfredo D’Andrade, a Villa Altachiara, costruita negli anni 70-80 dell’Ottocento per Lord Carnavon, egittologo che finanziò gli scavi che portarono alla scoperta della tomba di Tutankamen, fino al Castello di Paraggi (poi Bonomi Bolchini), anch’esso realizzato a fine ‘800, in forme neogotiche ed eclettiche, su un’antica costruzione fortificata, opera dell’ing. Tamburelli per il fratello di Montague, Frederick Brown.
Proseguendo verso est, e riservando qualche cenno sia all’Hotel Splendido, che al Castello Odero, oggi Costa Ardissone, opera di Gino Coppedè del 1913 circa (edificata per un famoso industriale ligure, Attilio Odero, proprietario degli omonimi cantieri navali, fondati nel 1886), oltrepassata la Cervara, uno sguardo, entrando in Santa Margherita, a Villa Costa Lo Faro, dell’architetto Luigi Rovelli, infaticabile costruttore di ville e grandi residenze anche a Genova (sua opera più famosa è il distrutto Castello Raggio di Cornigliano), nonché al Grand Hotel Miramare, uno dei più sontuosi e antichi alberghi della zona (nato nel 1903, fu frequentato da D’Annunzio e dalla Duse e nel 1933 divenne famoso come sede di alcuni esperimenti di Guglielmo Marconi), e infine a Villa Luxardo, eclettica costruzione in stile neogotico “veneziano”.
Nell’abitato di Santa Margherita spicca il volume di Villa Durazzo, nell’Ottocento appartenuta ai Centurione e trasformata in Grand Hotel a inizio Novecento, tanto da essere scelto per un soggiorno della regina Margherita nel 1904, per poi ritornare dimora privata, sotto la proprietà di Alfredo Chierichetti; sulle alture, sulla strada per Ruta, si riconosce, anche se oggi trasformato all’interno, il grande corpo di fabbrica del Grand Hotel Eden Guglielmina, nella stessa epoca molto ricercato dagli stranieri, nella stagione invernale, per la sua posizione panoramica e la sua ottima esposizione.
Proseguendo verso Rapallo, si notano due importanti e storici alberghi, l’Imperiale Palace Hotel e il Continental Hotel: in particolare il primo, nato come villa della famiglia Costa nel 1889, ospitò numerosi esponenti di famiglie reali di tutta Europa e fu scelto come sede per la firma del trattato di Rapallo, con il quale Russia e Germania firmarono la pace separata; il secondo, datato 1904, è uno dei tanti alberghi fondati dalla famiglia Ciana, giunta qui da Novara a fine Ottocento, e ospitò tra gli altri la moglie di Wagner.
Tra le numerose residenze private della zona, in molti casi dotate di torri (come i Castelli Figari, di Marco Aurelio Crotta, Piaggio e Villa Lagomaggiore), emergono, vicine al mare, la Villa del Trattato, singolare architettura neogotica di gusto inglese Tudor, eretta per volontà degli Spinola (il marchese Ugo) nel 1915, da essi utilizzata come dimora per ospiti illustri e soprattutto nota per essere stata il luogo in cui venne firmato il trattato tra Italia e Yugoslavia alla fine della prima guerra mondiale.
Accanto a essa il grande parco e l’edificio di Villa Pagana, anch’essa a lungo proprietà degli Spinola (dopo essere stata degli Odero e poi dei Cattaneo), che la restaurarono (Giacomo, che tra l’altro acquistò i resti dell’antico Castello di Punta Pagana, sul mare, e soprattutto Francesco Gaetano, che, a metà XIX secolo, fece edificare la torre e probabilmente anche risistemare il giardino, a opera di Giuseppe Rovelli, specialista in questo genere di interventi, autore di altri imponenti lavori, come quelli per i parchi della Badia di Cornigliano, della Villa della Duchessa di Galliera a Voltri e altro) e infine, con Franco Spinola, la lasciarono nel 1958 al Sovrano Militare Ordine di Malta.
Proseguendo ancora verso Rapallo, si riconoscono sul mare il Kursaal (1901) dell’architetto Cuneo, vero ritrovo dei turisti stranieri della Belle Epoque, struttura polifunzionale che riuniva attività diverse, dotata di sale di lettura, da concerto, verande, giardino d’inverno, biliardo, autovelogarage, cabine per i bagni di mare; alle sue spalle il New Casino Hotel, poi divenuto l’Excelsior Palace, aperto nel 1908, opera dell’architetto svizzero Verrey, che ebbe tra i clienti abituali reali e principi e ospitò diversi importanti eventi politici.
All’interno dell’abitato alcuni degli alberghi storici in prossimità dei giardini pubblici (Beaurivage, Royal Grand Hotel, Savoye, Rosabianca) e più avanti, in prossimità del Castello, il Grand Hotel et d’Europe, il più antico e a lungo anche l’unico grande albergo della cittadina, fondato negli anni Settanta dell’Ottocento da Angelo Prandoni in un palazzo storico, appartenuto agli Spinola e ai Serra, che ospitò tra gli altri Roosevelt, Maupassant, Liszt, la regina Margherita.
Tra le ville di Zoagli, importanti quella Merello, opera di Gino Coppedè del 1913 circa e il Castello di Sem Benelli, realizzato su disegno dell’architetto Giuseppe Mancini (noto più come scenografo che come progettista di edifici) nel 1914 per il poeta, scrittore e drammaturgo autore noto per La cena delle beffe e altri lavori teatrali: un edificio compatto, intorno al corpo centrale della torre, nel quale furono accostati materiali diversi: pietra, mattoni, marmi e inserti cromatici dipinti, con esiti in parte vicini al decorativismo dello stesso Coppedè.
Per motivi organizzativi è indispensabile prenotare presso Soc. Battellieri “Golfo Paradiso” tel. 0185.772091
In caso di condizioni meteomarine sfavorevoli l’iniziativa sarà sospesa
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