Dal 20 maggio al 16 agosto 2011 al Galata Museo del Mare.
L'esposizione, coerentemente con il Port Day, prende spunto da un reportage fotografico che Lanzardo realizzò tra il 1989-90 in occasione del riallestimento delle vele dell'Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare Italiana.
Questa prima sezione, allestita sia sulle pareti sia lungo il parapetto della rampa a creare una sorta di scia di immagini che sfilano come nelle pubblicità visibili da una scala mobile, documenta in tutta la sua durata il processo di realizzazione delle vele: dall'acquisto del tessuto alla sua lavorazione, dal processo artigianale di fabbricazione fino alla messa in opera. La stampa su tela conferisce alle foto quella texture comune alla vela, consentendo così di tracciare una continuità ideale e reale tra l'oggetto, la sua traduzione in fotografia e la percezione visiva da parte del fruitore.
Oltre a questo corpus, il progetto espositivo, si articola in altre due sezioni.
La seconda sezione presenta Water Body, cerniera tra il lavoro più strettamente professionale di Lanzardo e quello dedicato alla pura ricerca artistica. I visitatori attraversano un'acquosa struttura, camera di decompressione tra l'uno e l'altro mondo. Grazie alla stampa su materiale trasparente e all'immedesimazione suggerita dal sonoro, affiorano sintonie compositive e visive tra la fluidità dell'acqua e il movimento del corpo umano che sembra immerso, liquefatto come una medusa in un acquario.
La terza sezione espone una selezione di fotografie fine-art estratte da Rock Carving, ricerca nodale nella produzione di Lanzardo, il quale ha ripreso al buio corpi umani illuminati da un pennello intinto di luce che lui stesso calibra.
Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.galatamuseodelmare.it/
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